PARCO DELLA RIMEMBRANZA- CADUTI-TARGHE E RICORDI

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            Parco della Rimembranza, caduti, targhe e ricordi.

Con la fine della guerra nacquero in tutta Italia comitati che avevano lo scopo di finanziare monumenti o cippi di commemorazione ai caduti, fu in questo clima che si inserì la circolare Lupi (1922) volta a istituire in ogni città i Parchi della Rimembranza. Circolare che non aveva valore vincolante, ma visto il periodo vincolante lo era eccome, tant’è vero che la circolare diventò legge il 02 dicembre del 1925, rendendo obbligatori i parchi in quelle città che avevano subito un preciso numero di caduti.
Empoli ebbe e ha ancora il suo Parco della Rimembranza, qualcosa come vedremo non è rimasto, e non sono gli alberi. Descriveremo qui come si componeva il nostro “Parco”, alcune curiosità sul monumento alla Vittoria e sul primo ricordo dedicato a Empoli ai nostri caduti.

Parco della Rimembranza

Nel giugno del 1923, grazie all’impegno del Comitato appositamente creato, venne inaugurato il Parco, alla presenza di 6.000 persone e del Sottosegretario alle Colonie Marchi. Come previsto per ogni caduto era stato piantato un albero, ognuno riportante una targa relativa al caduto a cui era dedicato (nella seguente lista dei caduti, i nominativi con asterisco, sono coloro che erano stati censiti e ai quali fu dedicato un albero). Fin qui quello empolese era uguale a tutti quelli che stavano sorgendo in Italia, iniziamo con le particolarità “nostre”.
Da noi gli alberi furono nove in più rispetto ai caduti, i 9 alberi in più formanti un boschetto nel lato ovest erano dedicati ai caduti per i fatti del 01 marzo 1921, anche queste piante avevano la loro targhetta.
L’altra peculiarità del nostro parco fu la presenza dell’ara votiva, forse il monumento empolese con la vita più breve e anche il più sconosciuto. L’ ara fu scoperta il giorno dell’ inaugurazione dall’ orfano di guerra Renato Scardigli che nell’occasione indossava le decorazioni del padre. Andiamo a descriverla:
Opera degli scultori Nello Alessandrini e Valfredo Grassi, era stata realizzata dalla Ditta Cinelli. Nella parte frontale riportava i versi dei Sepolcri del Foscolo “Avrete onori di pianto, ove sia santo e lacrimato il sangue per la Patria versato…”, nella parte tergale erano riportati i versi del Carmen secolare di Orazio “alme sol…possis nihil urbe Roma visere maiu”. L’ opera si reggeva su 8 leoni, nel bassorilievo che si trovava sul lato destro erano raffigurati un elmetto, l’ala della vittoria e un ramo d’alloro. Sul lato sinistro l’elmo romano, l’ala della vittoria e un ramo di quercia. L’ ara era circondata da sette cipressi rappresentanti i sette ufficiali empolesi caduti e decorati in guerra. Anche loro sono indicati nell’elenco caduti con asterisco.
P.S. L’ara in cemento si deteriorò velocemente e dopo neppure due anni era già malandata, tanto che gli empolesi chiedevano di sostituirla con una identica in travertino.

Il primo ricordo ai caduti.

La prima targa scoperta a Empoli per i caduti, fu quella che la Pubblica Assistenza dedicò nel 1918 ai suoi soci periti o dispersi in guerra. La targa fu opera dello scultore empolese Dario Manetti.

Curiosità sul monumento di P.zza della Vittoria.

Quasi tutto si sa sul monumento di P.zza della Vittoria, mi limiterò a alcune curiosità che lo riguardano.
-i 20 quintali di bronzo, necessari per il monumento furono donati dal Ministero della Marina e ingombrarono per un po’ il magazzino comunale.
-I bozzetti per il monumento furono presentati da diversi artisti, vennero esposti per 10 giorni nella biblioteca comunale. Per evitare di collegare l’ artista al bozzetto, influendo così sulla Commissione esaminatrice, ogni bozzetto riportava solo il “motto” dell’opera: Fiorenza mia-Roma-Maria Grazia-Eureka–Resurrexit-Omnia Vincit Labor- +24-Azzeta-Firenze-Etruria-Mater-Ferruccio-Italia Italia-Imperia I- Imperia II.
-La prima pietra fu posata dallo scrittore Sem Benelli, con benedizione del Cappellano militare pluridecorato Don Conti.
-Altra curiosità sulla prima pietra deposta da Sem Benelli eè che al suo interno è contenuta una capsula in piombo con frase e dedica.
Un paio di parole sugli autori del monumento.
Carlo Rivalta: aveva 38 anni quando lavorò alla “Vittoria”, era figlio del famoso Augusto, aveva vinto vari premi internazionali e aveva creato splendidi monumenti nei cimiteri di Staglieno, Firenze e Nevey. Ottimo incisore di medaglie; suoi erano i monumenti di Cetona, Porto San Giorgio e Detroit. Le sue opere più importanti sono: il gruppo Vedove di animatori, le Mendicanti,
e Nudo di donna (acquistato personalmente dal Re). Sono di Rivalta anche le decorazioni del Palazzo Municipale di Montecatini.
Dario Manetti: empolese D.O.C. suoi sono i monumenti ai caduti di Limite e Marcialla, è pure sua la targa a Ippolito Neri che si trova agli Agostiniani, così come lo sono la cappella Bini nel cimitero della Misericordia, il busto di Garibaldi e la targa alla Pubblica Assistenza di cui ho scritto prima. Il Manetti morì prima che il monumento fosse terminato. Sempre il Manetti era stato anche incaricato di creare una lapide da apporre in Comune, con iscrizione del Prof. Vittorio Fabiani dedicata all’aiutante di battaglia Luigi D’Oronzo e al Cap. Virgilio Scardigli, lo scrivente ne ignora la presenza.

ELENCO CADUTI EMPOLESI

*Abati Duilio 20/02/1883 Soldato 73° reggimento fanteria, morto sul Carso il 02/11/1916 per ferite riportate in combattimento

Alderighi Angiolo 06/11/1896, Soldato del 205° reggimento fanteria, disperso in combattimento sull’ altopiano di Asiago il 21/05/1916

Alderighi Antonio 24/02/1897, Soldato 20° reggimento bersaglieri, morto in Val Sugana il 18/09/1917 per le ferite riportate in combattimento

Alderotti Augusto 01/08/1889, Soldato 4° reggimento bersaglieri, morto in prigionia il 22/01/1918

Alderotti Sestilio 09/11/1899, Soldato 2° reggimento artiglieria da montagna, morto per malattia a Firenze il 11/02/1920

Amidei Vittorio Soldato 3° reggimento genio nato il 02/051880 ad Empoli morto il 20 novembre 1919 ad Empoli per malattia

Ancillotti Carlo 01/10/1889, Soldato 1° reggimento artiglieria da fortezza, moro di malattia in prigionia il 01/02/1918

Annibali Mario 09/11/1893, Soldato 9^ Compagnia reggimento lancieri di Firenze, morto a Empoli per malattia contratta in guerra il 20/12/1917

Antonini Carlo 07/04/1898, Soldato 204° batteria bombardieri, morto per malattia ad Acqui Terme il 02/10/1918

Antonini Giulio 27/03/1890, Caporale del 69° reggimento fanteria, morto in Val Padola il 18/07/1915

Arrighi Alessandro 30/06/1884, Soldato del 205° reggimento fanteria, morto per malattia a Empoli il 09/01/1917

Arrighi Gino 27/04/1894, Soldato del 67° reggimento fanteria, morto a Lecce il 31/12/1918

Arrighi Giuseppe nato nel 1891, di Corniola, morto il 25/03/1916

*Arrighi Pietro 12/02/1882, Soldato del 5° reggimento alpini, deceduto nell’ospedale da campo 61 per malattia il 08/03/1917, era di Cerbaiola

*Arrighi Reneo 02/01/1894, Soldato del 27° reggimento fanteria, morto per le ferite riportate combattendo sul Monte Grappa il 24/08/1918 (valle S.Lorenzo)
era di Ponzano

Bagnoli Faustino 02/06/1893, Soldato dell’ 89° reggimento fanteria, morto per le ferite riportate sul Tolmino il 28/10/1915

Bagnoli Giulio 06/03/1891, Soldato 8° reggimento artiglieria da fortezza, morto per malattia a Empoli il 27/11/1919, era di Martignana

Balsotti Guido 06/02/1897, Soldato 6° reggimento alpini, morto per malattia a S. Miniato il 14/05/1920

Bargigli Agostino 06/02/1893, Soldato 12° reggimento fanteria, morto sul Podgora per le ferite riportate in combattimento il 02/11/1915

Bargigli Armando 27/12/1889, Soldato 8° compagnia di sussistenza, morto il 18/03/1918 a Firenze per malattia

Baronti Beniamino Soldato del 128° reggimento fanteria nato il 22 febbraio 1891 a Cerreto Guidi morto il 9 febbraio 1916 ad Empoli per malattia

*Baronti Pietro 29/07/1894 Sergente del 2° reggimento genio, nato a Vinci e residente a Empoli morto il 10/10/1916 colpito da una granata, il fratello era prigioniero, decorato con medaglia d’ argento al valor militare

Bartolesi Eliseo 07/10/1890, Soldato del 4° reggimento genio, morto per malattia il 06/11/1918 a Empoli

Bartoli Angiolo 25/10/189, Soldato 227° reggimento fanteria, da S.Donato, morto il 14/10/1916 sul medio Isonzo in combattimento

Batistoni Ottavio 07/03/1889, Soldato del 7° reggimento artiglieria da campagna, di Pontorme, fu uno dei tre fratelli Battistoni caduti di guerra. Morto il 23/08/1916 per le ferite riportate in combattimento

Batistoni Paolo 26/08/1893, Soldato del 28° reggimento fanteria, morto per le ferite riportate in combattimento 26/11/1915

Batistoni Pietro 27/01/1878, Soldato 3° reggimento artiglieria da fortezza, morto di malattia in prigionia il 01/02/1918

Bellucci Guido nato a Montelupo il 25/04/1885 e residente a Cortenuova, Caporale del 225° regg.to Fanteria. Aveva 3 figli, il fratello era rimasto vittima del terremoto in Abruzzo, morto il 22/10/1916 per malattia nell’ospedale da campo 54

*Berti Gaetano nato a S.Miniato il 20/11/1885, Soldato dell’ 89^ compagnia presidiaria, morto per malattia il 16/09/1918 nell’ospedaletto da campo 320 Delvino

Bertini Giovanni Soldato 216° battaglione M. T. nato il 24 maggio 1875 a Sesto Fiorentino, morto il 05/101918 a Empoli per malattia

Bertini Luigi Soldato dell’8°reggimento genio, nato il 02/1898 a San Miniato morto a Empoli per malattia il 25/01/1920

Bettini Dante 04/09/1883, Caporale maggiore dell’83° reggimento fanteria, morto in combattimento il 12/04/1916 in Valsugana

Bezzi Renato 09/06/1897, Sergente del 63° battaglione del 2° Genio, morto il a Trieste il 18/01/1920

Bindi Niccolò 12/04/1899, Soldato del 6° reggimento bersaglieri, morto per malattia il 16/01/1918 in prigionia

*Bini Ascanio nato 12/07/1881, Soldato del 205° reggimento fanteria, macellaio, morto combattendo a S.Marco di Gorizia il 14/05/1917. Lascia moglie e due figli

Bini Giuseppe 27/09/1889, Soldato del 7° reggimento fanteria, morto per malattia a Empoli il 14/09/1920

Bini Otello 08/10/1890, Tenente di complemento 388° compagnia mitraglieri, di S.Maria a Ripa, morto a Empoli per i postumi dell’ incendio di Roncegno il 24/07/1917

Bini Santi 30/12/1899, Soldato del 2° reggimento artiglieria da montagna, morto a Pisa per malattia il 24/10/1918

Biotti Cesare 05/09/1891, Soldato del 205° reggimento fanteria, disperso in combattimento sull’altopiano di Asiago il 21/05/1916

Boldrini Angiolo 06/07/1885, 1° reggimento del Genio, morto in prigionia il 03/11/1918

Boldrini Giulio 11/06/1899 Soldato della 7^ compagnia di sanità morto il 9 novembre 1918 in Albania per malattia

Bonfanti Vittorio 18/01/1892, Caporale maggiore 83° reggimento fanteria, morto in ospedaletto da campo il 30/09/1917 per le ferite riportate in combattimento

*Bonianti Vittorio di S.Giusto, caduto il 30/09/1917 a Bainsizza

Boretti Curzio 08/12/1891 Sergente Maggiore del 49° Regg.to Fanteria, morto nell’ospedale da campo di Tappa/Cornuda il 09/07/1917. Precedentemente ferito da un colpo nemico ad un polmone veniva catturato, dopo essere riuscito a fuggire tornava tra i ranghi italiani, appena guarito veniva rimandato in battaglia dove perdeva la vita.

Borsellini Galliano 16/11/1896, Soldato reggimento cavalleggeri di Udine, morto il 06/10/1918 a Brescia per malattia

Borsellini Giovanni 08/05/1877, Soldato 141° battaglione M. T., morto il 06/10/1918 a S.Gimignano per malattia

Brogi Angiolo 10/11/1896 Soldato 1° reggimento genio, di Pagnana, morto il 01/11/1916 per ferite riportate in combattimento

Brogi Angiolo nato il 10/04/1897, Sergente del 1° reggimento genio, deceduto per infortunio il 14/08/1919 a Valeggio sul Mincio

Brogi Idilio 27/12/1893 nato a Vinci, Soldato del 159° reggimento fanteria, morto il 06/07/1916 sul monte Zebio, lavorava alla tipografia Guainai

Brogi Giovanni Soldato del 141° battaglione M. T. nato il 23/02/1876 a Castelfiorentino e morto l’ 8/01/1919 a Empoli per malattia

Brogi Giuseppe 21/07/1899, Soldato del 68° reggimento fanteria, morto combattendo sul Montello il 20/05/1918

Brogi Pellegrino 17/09/1898, Soldato del 5° reggimento genio, morto a Temù per malattia il 01/03/1918

Brogi Tito 28/08/1892, Soldato del 28° reggimento fanteria, morto in combattimento sull’Isonzo il 06/08/1916

*Busoni Rizziero 17/03/1895 infermiere di sanità ucciso il 09/06/1916 mentre curava un ferito in una capanna

Calderani Umberto 09/11/1886, Soldato dell’ 8° reggimento fanteria, morto in prigionia per le ferite riportate in combattimento il 23/06/1918

*Calucci Aufelio 26/03/1895, Soldato del 28° reggimento fanteria, morto in combattimento sul monte Sabotino il 22/10/1915, parrucchiere in Via Roma

Calugi Alfredo nato a Cerreto Guidi il 24/09/1885, Soldato 2° reggimento fanteria, di Pontorme, morto il 05/09/1915, la famiglia non fu avvisata, ebbe notizie della morte del congiunto a seguito di ricerche promosse dalla famiglia

Camiciottoli Eugenio 23/03/1897, Caporale della 743^ compagnia mitraglieri, disperso in combattimento sul Carso il 25/05/1917

Cammilli Luigi 15/04/1888, Soldato del 126° reggimento fanteria, di S.Donato/Villanova, morto per le ferite riportate in combattimento nell’ospedaletto da campo 110 (monte Sabotino, esistono altre informazioni) 22/07/1915

Campani Femio 03/09/1885 Soldato del 161° reggimento fanteria, morto in Macedonia il 28/01/1917

Cantini Giulio 05 /01/1892, Soldato del 68° reggimento fanteria, morto in combattimento il 20/05/1917 sul monte Santo

*Cantini Giuseppe 13/12/1896, Soldato della 262^ compagnia mitraglieri, morto in combattimento sul Carso il 21/08/1917 (pendici Hermada)

Cantini Valentino 17/03/1888, Soldato del 48° reggimento fanteria, morto per malattia a Firenze il 02/12/1918

Capaccioli Corrado 01/03/1899, Soldato del 6° reggimento bersaglieri, morto a Empoli per malattia 05/09/1919

Capaccioli Giuseppe 10/05/1888, funerali tenuti in S.Stefano, Soldato del 12° reggimento fanteria, morto per malattia a Milano il 01/01/1916

Caponi Pietro 29/07/1888, Soldato dell’ 8° reggimento artiglieria da fortezza, morto per malattia a Empoli il 01/10/1918

Caponi Ugo 29/09/1891, Soldato dell’ 8° reggimento bersaglieri, morto a Empoli per malattia il 19/10/1918

Cappelli Agostino 02/10/1893, Soldato dell’ 83° reggimento fanteria, di Fontanella, morto per malattia il 04/08/1915 all’ospedale di Verona

Cappelli Attilio 13/02/1890, Soldato del 160° reggimento fanteria, disperso in combattimento il 03/10/1917 sul San Gabriele

Cappelli Giuseppe (mamma Argilli) Caporale del 1° Rgg.to Fanteria, morto mentre tornava a casa nel siluramento della Umberto I il 08/06/1916

Cappellini Angiolo 22/02/1882, Soldato dell’ 8° reggimento artiglieria da fortezza, morto a Castelfiorentino per malattia il 19/10/1918

*Carboncini Arturo nato il 15/09/1891, morto il 23/07/1915 nell’ospedale da campo 103, calzolaio, la salma fu traslata a Empoli nel dicembre del 1923

Carli Giuseppe 29/03/1887, Caporale 1° reggimento genio, morto per malattia il 24/08/1916 a Empoli

Carli Ugo 16/06/1881, di Monterappoli, morto il 06/07/1918 all’ospedale Tappa di Vicenza

Carli Valentino 16/07/1881, Soldato del 223° reggimento fanteria, morto il 06/07/1918 a Vicenza

Carmignani Adelindo 31/10/1891, Caporale del 3° reggimento bersaglieri, di Marcignana, morto in combattimento sul Col di Lana il 17/07/1915

*Carmignano Adolfo nato a Vinci il 26/09/1883, Soldato del 215° reggimento fanteria, morto il 05/06/1917 nell’ospedaletto da campo 79 a Gradisca

Carmignani Emilio 04/12/1897, Soldato del 225° reggimento fanteria, disperso in prigionia,

Carmignani Pietro 02/01/1888, Soldato 22° reggimento fanteria, morto per malattia a Firenze il 20/02/1916

Carmignani Pietro 29/06/1878, Soldato 308° battaglione M. T. morto per malattia a Milano il 24/12/1918

Carovani Alberto nato il 09/08/1874, Maggiore in servizio attivo nel 137° reggimento fanteria e caduto sul Carso il 15/05/1916

*Casini Bruno nato a Campi Bisenzio il 23/07/1897, residente a Empoli, Soldato del 159° reggimento fanteria, morto sul Monte Vodice il 29/05/1917

Castaldi Alfredo 03/06/1883, Soldato del 1° reggimento genio, morto il 13/08/1915 nell’ospedaletto da campo 100, messa in suffragio nella chiesa di S.Antonio

Castaldi Paolo 26 /02 /1883, Soldato del 115° reggimento fanteria, di Brusciana, morto in combattimento a Peuma il 07/08/1916

Ceccanti Alfredo nato a S.Miniato il 02/12/1882, Soldato del 7° reggimento fanteria, di S.Maria a Ripa morto all’ospedale di Milano il 11/11/1916

Cecchi Gino 05/12/1895, Soldato dell’ 8° reggimento fanteria, morto a Empoli
per malattia il 28/01/1920

Cei Attilio 22/09/1885, Soldato del 7° reggimento fanteria, morto a Milano per malattia il 22/07/1917

Cei Dino 01/07/1897, Soldato del 21° reggimento artiglieria da campagna, morto in Belgio per malattia il 12/03/1919

Cei Giovanni Battista 11/09/1895, della Bastia, Soldato del 27° reggimento fanteria, morto a Bergamo per ferite riportate in combattimento il 24/12/1915

Cei Pietro 26/03/1888, Soldato dell’83° reggimento fanteria, morto a Pavia per malattia il 09/11/1917

Cerbioni Umberto 22 /10 /1896, Soldato del 205° reggimento fanteria, di Monterappoli, morto il 31/08/1916 per ferite riportate in combattimento

Checcucci Eugenio 13/10/1887, Soldato 95° reggimento fanteria, morto per malattia a Pordenone il 02/09/1917

Chelini Pietro nato a Vinci il 15/12/1893, Caporale maggiore del 111° reggimento fanteria, di Monterappoli, morto il 21/10/1915 sul monte Sabotino

Chiarugi Dante 27/01/1880, Soldato battaglione complementare brigata Aquila, morto per malattia nell’ospedaletto da campo 47 il 23/11/1918

Cianetti Sergio 11/05/1895, Soldato del 248° reggimento fanteria, morto in combattimento sul monte Codice il 16/05/1917

Ciappelli Flaminio 14/04/1883, Soldato del 6° reggimento bersaglieri, morto a Empoli per malattia il 03/04/1920

*Ciardi Pirro nato il 31/08/1890 a Montelupo F.no, Sergente del 267° reggimento fanteria, decorato con medaglia d’argento al V.M. morto il 18/06/1918 a Candelù

Cinali Quirino 02/05/1892 Soldato del 205° reggimento fanteria, nato a Pontorme e poi trasferitosi a Naiana, disperso in combattimento il 19/05/1916

Cioni Angiolo 24/04/1882, Soldato del 73° reggimento fanteria, morto per malattia in prigionia il 30/04/1918

Cioni Angiolo 22/06/1878, Soldato della 738^ centuria lavoratori, morto nell’ospedale da campo 51 per malattia il 02/06/1917

Cioni Gaspero 29/12/1890, Soldato del 64° reggimento fanteria, della Tinaia, morto durante un assalto sul Carso il 08/08/1915

Cioni Giovanni 06/09/1893, Caporale 32° reggimento artiglieria da campagna, caduto in combattimento il 12/08/1917

Cioni Giovanni 01/03/1887, Soldato del 27° reggimento fanteria, morto per malattia a Empoli il 06/10/1916

Cioni Oreste 17/08/1898, Soldato della 204^ batteria bombardieri, morto in combattimento sul medio Isonzo il 19/08/1917

Cioni Paolo 06/09/1889, Soldato del 3° reggimento genio, morto per malattia a Empoli il 11/03/1918

Cioni Raffaello 25/03/1895, Soldato dell’ 89° reggimento fanteria, di Avane, morto il 02/02/1918 a Caporetto

Cioni Sesto 19/07/1891, Soldato del 7° reggimento artiglieria da campagna, morto in prigionia per malattia il 16/03/1918

Cioni Tiziano 19/07/1891, morto il 16/03/1918

Cioni Vittorio 11/08/1888, Soldato del 126° reggimento fanteria, morto per malattia a Empoli il 06/12/1916

Cirri Angiolo 10/04/1888, Soldato del 5° reggimento bersaglieri, morto per malattia a Savona il 18/09/1918

Conti Gino 08/03/1882, Tenente di complemento del 35° reggimento fanteria, morto in combattimento a Podgora il 09/06/1915

Corsinovi Angiolo 06/06/1881, Soldato del 39° battaglione M. T., morto per malattia a Milano il il 07/04/1916

Corsinovi Paolo 13/12/1877, Soldato della 20^ compagnia lavoratori, morto per le ferite riportate in combattimento nell’ambulanza chirurgica mobile “Città di Milano” il 24/09/1918

Corsinovi Pietro 08/07/1885, Soldato del 1° reggimento genio, morto per malattia a Roma il 06/10/1918

Corti Adolfo 14/10/1889, Soldato del 2° reggimento granatieri, morto nell’ospedaletto da campo 230 per malattia il 11/11/1915

*Corti Angiolo 31/12/1888, Soldato del 126° reggimento fanteria rep. sanità, morto in combattimento sul monte Sabotino il 25/11/1915 (osp. “Battaglia”)

Degl’innocenti Giuseppe 09/03/1884, Soldato del 76° reggimento fanteria, disperso in combattimento sul Carso il 16/06/1916

Degl’Innocenti Settimio Soldato del 201° reggimento fanteria nato il 05/04/1891 a Bibbiena e morto il 23/09/1916 nell’ospedale di Empoli per malattia

Dei Emilio 16/03/1883 Soldato 115° reggimento fanteria, del Molin Nuovo, morto il 11/10/1916 combattendo sul medio Isonzo

Delari Romeo 04/09/1887, Soldato della 131^ compagnia mitraglieri, morto per malattia in prigionia il 08/01/1918

Del moro Maurizio 05/09/1890, Soldato del 3° reggimento bersaglieri, morto a Cividale del Friuli il 06/01/1916

Del Vivo Paolo Emilio nato a Livorno il 28/12/1893, Sottotenente di complemento del 63° reggimento fanteria, laureando in legge, morto in combattimento il 21/10/1915 sul Carso

*Dicomani Oberdanch 08/12/1891, Soldato della 732^ Compagnia mitraglieri, operaio. Morto in combattimento il 16/05/1917 sul Monte Cucco (Plava)

Dori Giovacchino morto a 27 anni per malattia contratta in guerra

*D’ Oronzo Luigi 02/01/1866, agente di polizia municipale a Empoli. Decorato con 3 medaglie d’argento al valor militare, promosso sul campo per meriti di guerra. caduto a Cicer Vhe il 25/10/1917

Elmi Fortunato Soldato del 216° battaglione M. T. nato il 28/02/1875 a San San Miniato morto a Empoli il 13/10/1918 per malattia

Fanciullacci Renato 13/05/1895, Soldato del 28° reggimento fanteria, morto per malattia nell’ospedaletto da campo 69 il 11/10/1915

Faraoni Gennaro 24/07/1893, Soldato del 14° reggimento artiglieria da campagna, morto per malattia a Empoli il 04/04/1920

Fastelli Angiolo nato a S.Miniato il 13/04/1882, morto in combattimento il 04/11/1916, di S. Donato, lascia moglie e figlio

Fatichi Olderigo 17/12/1883, Soldato del 1° reggimento genio, caduto in Val Lagarina il 03/05/1918

Ferretti Dario Soldato del 42° reggimento fanteria nato il 01/051894 a Pistoia morto a Empoli il 18/02/1919 per malattia

Fensi Fensio 18/04/1893, Soldato 228° reggimento fanteria,morto dopo essere tornato gravemente malato dalla prigionia 02/11/1918

Fondelli Giovanni Battista 25/05/1889, Soldato del 6° reggimento bersaglieri, caduto combattendo sul medio Isonzo il 20/04/1917

Fontanelli Cesare 21/06/1885 Soldato 206° reggimento fanteria, di Ormicello, morto il 10/02/1917 combattendo sul medio Isonzo

Fossi Gabbriello 31/03/1890, Soldato dell’ 83° Regg.to Fanteria, di Monterappoli, morto il 30/06/1915 combattendo in Valsugana. Viene indicato come il primo caduto empolese

Francioni Alfredo 08/10/1897, Soldato del 252° reggimento fanteria, morto per malattia in prigionia il 11/09/1918

Frediani Giuseppe 06/09/1894, Soldato del 128° reggimento fanteria, morto nell’ospedaletto da campo 110 per malattia il 22/02/1916

*Frosini Renato 06/07/1894, Soldato 12° reggimento bersaglieri, morto in combattimento il 18/05/1917 a Cambreska

Fulignati Cesare 24/11/1896, 6° Bersaglieri morto sul Carso il 17/11/1917, di S.Donato. La salma fu trasportata a Empoli nel giugno del 1924

Fulignati Giovanni Battista 18/01/1892, Soldato del 2° reggimento artiglieria da montagna, morto per malattia a Vicenza il 18/03/1918

Fulignati Roberto 27/07/1897, Soldato del 6° reggimento bersaglieri, caduto combattendo sul Carso il 26/05/1917

Fulignati Ugo 04/10/1894 da Pontorme, tenditore di uccelli, caduto sul campo il 16/04/1916 in Valsugana

Fusi Lazzero 09/03/1891Bersagliere, di S. Andrea. Ferito in battaglia fu ricoverato in condizioni gravissime all’ospedale di Tolmezzo, fu avvisata la madre che non fece in tempo a vederlo ancora vivo, morto il 20/07/1916

Fusi Nazzareno 02/02/1895, Soldato del 48° reggimento fanteria, morto per malattia a Catanzaro il 17/03/1916

Galiberti Fabio 31/07/1876, Soldato del 9° battaglione M. T., morto a Castelfiorentino per malattia il 29/12/1917

Gamberucci Remigio Soldato del 21° reggimento cavalleggeri di Padova
nato il 26/05/1892 a Montaione e morto il 20/07/1918 a Empoli per malattia

*Gamucci Ruffo Gino 31/03/1894, Caporale dell’ 83° reggimento fanteria, appena tornato sul campo di battaglia dopo una licenza, morto in combattimento il 13/04/1916 in Valsugana

*Gasparri Duilio 23/10/1883, Soldato del 3° reggimento artiglieria da montagna, morto in combattimento sul Carso il 13/10/1917 (dolina Garofalo)

*Gasparri Odoardo 08/01/1893, Soldato del 12° reggimento fanteria, vetraio, morto per le ferite riportate in combattimento sul Podgora il 29/10/1915

Gelli Giovanni 22/02/1881 Soldato 95° reggimento fanteria,di Monterappoli, morto il 03/11/1916 nell’ospedale da campo 245 per ferite riportate in combattimento

Giacomelli Francesco Soldato dell’ 81^ compagnia presidiaria, nato l’08/08/1878 a Cerreto Guidi, morto il 16/01/1918 a Empoli per malattia

Gianetti Giovanni 10/06/1886, Soldato 70° reggimento fanteria, di Martignana, morto il 13/09/1916 nell’ospedale di Schio per ferite riportate in combattimento

Giani Giuseppe 28/03/1892, Soldato del 26° Regg.to Fanteria, morto per malattia a Empoli il 15/10/1916, era di Pontorme, aveva già combattuto in Libia nella guerra Italo/Turca

Gianneschi Dino 16/04/1896, Soldato della 6^ compagnia automobilisti, morto per malattia a Empoli il 28/11/1917

Gianneschi Gino 11/01/1893, Caporale maggiore della 9^ compagnia di sussistenza, morto a Empoli per malattia il 31/01/1920

Giannini Pietro 01/10/1886, Soldato del 1° reggimento genio, morto a Empoli per malattia il 12/11/1917

Gigli Carlo 05/08/1888, Soldato del 95° reggimento fanteria, morto per malattia a Montebello il 20/04/1919

*Gillio Ettore nato a Viterbo, Maggiore di Fanteria morto a Oslavia il 24/01/1916 Oslavia

Giovannetti Alfredo 19/04/1897, Soldato del 5° reggimento alpini, morto a Torino per malattia il 28/06/1917

Giovannetti Cesare 03/07/1883, Soldato del 20° reggimento bersaglieri, morto in prigionia il 23/04/1918

Giovannetti Vittorio 23/09/1886, Soldato del 9° reggimento fanteria, morto nell’ospedaletto da campo 60 per le ferite riportate in combattimento il 03/10/1916

Giunti Alessandro 17/08/1887, Soldato del 1° reggimento genio, morto per malattia a Firenze il 21/10/1918

Giunti Armando 17/04/1891, nato a Castelfiorentino e residente a Monterappoli, Soldato dell’ 83° reggimento fanteria, era nello stesso reparto del Gamucci, morirono lo stesso giorno combattendo sul

Giunti Dario 15/06/1882, Soldato del 227° reggimento fanteria, morto per malattia a Trieste il 18/11/1918

Giunti Olderigo 24/05/1882, Soldato del 5° reggimento alpini, morto in prigionia il 13/05/1918

Gori Camillo Soldato di Fanteria, 21/03/1898, morto a Piacenza il 30/04/1917. Di Cortenuova. La salma tornò a Empoli nel 1920 e sepolto nel cimitero dei Cappuccini

*Gracci Vincenzo Sergente del 247° Regg.to Fanteria, nato il 15/01/1886, calzolaio. Morto il 17/05/1917 per le ferite riportate in combattimento sull’Isonzo (Plava)

Grazzi Eugenio 21/07/1896, Soldato del 6° reggimento bersaglieri, disperso sul Carso il 18/11/1916

Grazzini Gino Soldato del 3° reggimento genio, nato il 30/06/1892 a Firenze e
morto a Empoli il 24/10/1918 per malattia

Guainai Dino nato il 04/12/1887, Capitano di complemento deposito mitraglieri, morto il 27/02/1918 nell’ospedale della Croce Rossa di Ferrara. La salma tornò a Empoli da Ferrara nel 1923.

Gualtierotti Virgilio 21/10/1894, Soldato del 122° reggimento fanteria, morto per malattia in prigionia il 11/03/1917

Guarnieri Giovanni (madre cognome Fiorini) 21/04/1893 Sottotenente di complemento 150° reggimento fanteria, di Pontormo, figlio del commerciante di cappelli di paglia, morto il 14/05/1917 sul monte S.Marco

Guasti Felicino 26/01/1895, Soldato del 1° reggimento bersaglieri, morto in combattimento sul monte Pasubio 10/10/1916

Guerrini Dino 06/07/1894, Soldato del 73° reggimento fanteria, tipografo, morto il 14/09/1915 colpito da una bomba sul medio Isonzo

Iori Colombo 13/07/1895, Soldato della 173^ compagnia lavoratori, morto nell’ospedale da campo 64 per malattia il 24/11/1918

Iserani Arturo (15/12/1895) nato a Brozzi, 8^ artiglieria di fortezza, caduto il 24/07/1918 a Isola Morosini. La salma tornò a Empoli a giugno del 1924

Lami Cesare Soldato del 5° reggimento bersaglieri nato il 01/11/1889 a Montelupo Fiorentino, morto per malattia il 02/04/1916 a Empoli

*Latini Alfredo nato il 02/07/1887 Soldato 19° reggimento fanteria, deceduto nell’ ospedale da campo 95 (Medea) il14/05/1917

Latini Arturo la salma fu traslata a Empoli nel dicembre del 1923

Latini Gino 10/05/1893, Caporale maggiore del 119° reggimento fanteria, morto in combattimento sul Carso il 28/08/1917

Latini Guido Caporale maggiore del 2° reggimento bersaglieri nato il 21/03/1893 a San San Miniato, morto a Empoli per malattia il 20/10/1918

Latini Pietro 10/01/1891, Soldato del 158° reggimento fanteria, disperso in combattimento sull’altopiano di Asiago il 05/12/1917

Lazzaretti Orlando 10/10/1881, Soldato del 67° reggimento fanteria, morto sul Carso per le ferite riportate il 30/08/1917

*Lazzeri Dante 28/09/1892, Caporale 7° reggimento artiglieria da campagna, morto in combattimento sul medio Isonzo il 27/10/1917 (Lucinicco)

Lazzeri Gino 12/11/1897, Soldato dell’8° reggimento artiglieria da fortezza, morto in combattimento in Val Trivignolo il 25/03/1917

Lazzeri Giuseppe nato il 02/08/1893 a Montespertoli, residente a S.Donato vdb, Soldato 131° reggimento fanteria, morto il 27/06/1916 sul S.Michele

Lazzeri Luigi 24/10/1881, Soldato dell’ 88° reggimento fanteria morto per malattia a Empoli il 03/01/1917

Lazzeri Raffaello 16/09/1899, Soldato del 1° reggimento artiglieria da fortezza, morto per malattia a Empoli il 13/02/1920

Lelli Cesare 03/01/1894, Soldato del 66° reggimento fanteria, morto nell’ospedaletto da campo 28 il 24/01/1916 era di S.Donato vdb

*Lensi Pietro 05/07/1891, Soldato del 1° reggimento granatieri, morto in combattimento il 25/02/1916 sul medio Isonzo, trincee di Peumica, il fratello Lorenzo morì contemporaneamente a Empoli per malattia

Lensi Romeo 15/05/1890, Soldato del 1° reggimento genio, morto per malattia a Montecchio Emilia il 17/12/1917

*Lombardi Giovanni Battista Gaspero 17/04/1886, Soldato 3° reggimento bersaglieri, morto 18/07/1916 nell’ospedaletto da campo 122 per ferite riportate in combattimento (Pian di Gonera)

*Macii Gino 10/01/1893, (cognome madre Masini), Soldato 56° reggimento artiglieria da campagna, morto il 27/06/1918 combattendo sul monte Grappa
presso colle Moschino

Maestrelli Angiolo 05/10/1875, Soldato del 178° battaglione M. T., morto il 02/10/1917 a Pistoia per malattia

Maestrelli Manoli 26/10/1890, Soldato del 132° reggimento fanteria, morto il 17/05/1916 nell’ospedale da campo 29

Maestrelli Orlando 26/10/1885, Soldato della 8^ compagnia di sussistenza, morto a Ramo di Palo per malattia il 12/03/1918

Mancini Adolfo 15/02/1899, Soldato del 308° battaglione M. T., morto a Milano per malattia il 30/09/1918

Mancini Angiolo 03/06/1885 Soldato dell’8° reggimento fanteria, morto per ferite in combattimento il 01/08/1916

*Mancini Enrico 08/05/1893, Caporale maggiore del 26° reggimento fanteria, morto il 20/08/1917 sul medio Isonzo, Vertoibizza Gorizia

Mancini Ottavio (madre cognome Dei) 12/09/1892, Caporale artigliere di Brusciana, morto il 17/09/1916 colpito da una granata mentre cercava di soccorrere un compagno

Mancini Priamo 07/04/1887, Caporale maggiore del 2° reggimento granatieri morto il 06/07/1917 per malattia in prigionia

Mandriani Gabbriello 31/07/1887, Caporale del 18° reggimento fanteria, morto combattendo sul Carso il 27/10/1917

Mandriani Umberto 29/12/1883, Soldato del 159° reggimento fanteria, morto a Empoli per malattia il 04/11/1917

Manetti Cesare nato nel 1896, Sammontana, morto il 20/08/1916

*Manetti Natale 18/04/1896 Soldato 205° reggimento fanteria, morto in combattimento il 09/05/1917 sul monte S.Marco

*Mannaioni Inigo 28/04/1889, Sergente del 126° reggimento fanteria, disperso in combattimento il 21/07/1915 sul monte Sabotino, nello stesso attacco era stato ferito a una mano, velocemente curato era tornato in battaglia

Mannini Antonio 29/05/1898, Soldato del 78° reggimento fanteria, morto il 17/03/1918 a Bergamo

Mannini Dante 12/11/1889, Caporale 238° reggimento fanteria, morto per malattia in prigionia 08/02/1918

Mantelli Alberto 31/08/1884, Soldato del 56° reggimento artiglieria da campagna, morto a Este per malattia il 02/11/1918

Marmugi Adolfo 15/12/1887, Soldato 1° reggimento granatieri, di Pontorme, morto il 07/08/1916 sul S.Michele

*Marchetti Pietro nato a Vinci il 12/04/1881, Caporale del 36° reggimento fanteria, morto il 13/12/1915 in combattimento a Oslavia

Marmugi Corrado 29/09/1896, Soldato del 62° reggimento di marcia, morto per malattia nell’ospedale da campo 131 il 31/10/1918

Marsili Foscolo 22/10/1899, Soldato del 243° reggimento fanteria, morto per le ferite riportate in combattimento nell’ospedale da campo 238 il 20/12/1917

Marzi Giacomo 14/01/1896, Soldato della 9° compagnia di sussistenza, morto per malattia a Cividale del Friuli il 19/05/1917

Marzocchini Giulio 13/01/1883, Soldato del 268° compagnia mitraglieri, disperso in combattimento il 13/09/1917

Marzocchini Niccolò 22/02/1898, Soldato deposito mitraglieri, morto a Porretta Terme il 06/09/1919

Mascagni Giovanni 06/12/1889, Soldato della 3^ compagnia lavoratori, morto in Francia per malattia il 06/02/1918

*Masini Cesare 05/02/1890 nato a Montelupo, sarto a Empoli, musicista nella Filarmonica G. Verdi, morto per malattia il 08/04/1916 nell’ ospedale da campo 69

Masini Ettore 11/11/1886 Caporale maggiore del 142° reggimento fanteria, disperso in prigionia

Masoni Francesco 02/04/1877, Soldato del 1° reggimento fanteria, morto per malattia nell’ospedaletto da campo 152 il 19/12/1917

Massaini Nello 18 /02 /1898 23/03/1918

*Mati Santi 31/10/1897, (cognome madre Francini), Soldato del 225° reggimento fanteria, agricoltore di Martignana, morto combattendo sul Piave il 13/06/1918 (Capo Sile)

Matteoli Giovanni 17/09/1892, Soldato del 21° reggimento cavalleggeri di Padova, morto per malattia a Empoli il 22/08/1920

Matteoli Umberto 27/12/1879, Soldato del 233° reggimento fanteria, morto combattendo sul Carso il 25/05/1917

Matteucci Luigi 26/09/1890, Soldato del 21°reggimento cavalleggeri di Padova, morto a Torino per malattia il 22/03/1917

Matteucci Narciso 03/03/1892, Soldato del 25° reggimento fanteria, morto in combattimento a Palmanova il 08/10/1917

Matteucci Natale 01/12/1897, Soldato del 2° reggimento artiglieria da montagna, morto per malattia nell’ospedale 100 il 23/01/1917

Matteucci Ovidio 27/03/1896, Caporale maggiore del 10° reggimento artiglieria da fortezza, morto nell’ospedale 121 il 16/08/1919

Matteucci Pasquino 05/06/1892, Soldato dell’ 89° reggimento fanteria, morto per malattia in prigionia il 16/02/1918

Mazzoni Angiolo 06/04/1892, Soldato del 205° reggimento fanteria, morto all’ ospedale di Milano per ferite riportate in combattimento il 11/06/1916, era del Molin Nuovo

Mazzoni Angiolo 10/05/1892, Soldato del 205° reggimento fanteria, da Pontorme, morto a seguito di scoppio di granata il 09/02/1916 all’ ospedale di Milano

Mazzoni Armando 23/03/1879, Soldato del 21° reggimento fanteria, morto nell’ospedaletto da campo 54 per le ferite riportate in combattimento il 26/06/1917

Mazzoni Garibaldo 13/12/1895, Soldato del 2° reggimento artiglieria da montagna, morto nell’ospedale chirurgico mobile “Città di Milano” il 18/08/1917

Mazzantini Filiberto nato a Vinci il 30/12/1891 S.Tenente, prima artigliere di montagna poi Granatiere. Partito il 19/07/1915 e morto il 14/07/1916. Sepolto nel giardino di una casa diroccata a Gabrje Go Renje. Decorato con medaglia d’argento al valor militare

Menichetti Dante 14/06/1891, Maresciallo ordinario del 48° reggimento artiglieria da campagna, morto a Rapallo il 19/12/1918

*Menichetti Ezio caduto sul monte Ursic il 14/09/1915

Menichetti Omero 29/03/1897, Caporal maggiore del reggimento lancieri di Firenze, morto nell’ospedaletto da campo 38 per malattia il 10/10/1918

Montanelli Francesco 18/09/1892, Soldato 11° reggimento bersaglieri, di Cortenuova, morto il 20/07/1915 combattendo sul S.Michele, decorato con Medaglia d’argento al V.M. (disponibili altre informazioni)

Montanelli Gino 18/07/1898, Soldato del 2° reggimento granatieri, morto in prigionia il 19/02/1918

Montanelli Luigi 02/08/1898, Soldato del 31° reggimento fanteria, disperso in combattimento sul Carso il 05/09/1917

Monti Giulio 15/02/1892, Caporale maggiore 156° reggimento fanteria, disperso nell’assalto del 16/10/1915

Morelli Corrado 02 /05 /1896 Soldato del 6° reggimento bersaglieri, di S.Maria a Ripa, tornato malato in convalescenza, morto il 16/01/1917

*Morelli Mario 09 /12 /1896, del 1° Granatieri, morto a Milano il 09/11/1916. La salma tornò a Empoli nel giugno del 1924

*Mori Giuseppe 04 /02 /1899, Tenente dell’ 89° Fanteria, decorato con medaglia d’argento al valor militare, caduto a Croix Sans Tēte il 05/10/1918

*Mori Luigi 29 /11 /1886, Soldato 11° reggimento fanteria, detto Contino, era impiegato nel cinema del F.lli Cecchi, morto a Podgora il 02/11/1915 per ferite riportate in combattimento

*Mori Torino 17/02/1887, Soldato del 259° centuria lavoratori, morto combattendo sull’ altopiano di Bainsizza il 25/10/1917 (valle Ausceck, Auzza Isonzo)

Mugnaini Guglielmo 26/01/1892, Sergente del 9° reggimento artiglieria da fortezza,di S.Maria a Ripa, morto il 01/12/1917 in combattimento sul Piave

Nacci Giulio 05/05/1890 a Montaione Soldato 83° reggimento fanteria mitragliere, da La Farfalla, morto il 04/07/1916 fu sepolto sul campo di battaglia (Val Sugana) dai commilitoni, gli oggetti personali furono riconsegnati alla famiglia

Nardini Numa nato il 26/07/1895, Soldato del 261° reggimento fanteria, deceduto nell’ ospedaletto da campo 211per ferite riportate in combattimento il 11/03/1917

Niccolai Guido 26/08/1895, Soldato del 111° reggimento fanteria, del Molin Nuovo, disperso nell’assalto del S.Michele il 28/08/1915

Nutarelli Antonio 27 /01 /1899, Sottotenente di complemento 8° reggimento artiglieria da fortezza, morto per malattia il 30/11/1918 a Empoli

Nutarelli Pietro allievo pilota di 19 anni morto il 11/11/1918. I funerali si tennero in Collegiata il 03/02/1919

Orefici Umberto 31/12/1889, S.Ten. compl. del 242° Regg.to Fanteria, decorato con medaglia d’argento al V.M. morto combattendo sul Monte Cucco. Per i due anni precedenti aveva combattuto in Cadore

*Padovani Angiolo 04 /05 /1891, Soldato del 6° reggimento bersaglieri, disperso dal 1915 sul S.Michele, lavorava al pastificio di Alfredo Del Vivo, morto il 21/11/1915

*Padovani Tito 27 /04 /1896, Soldato 225° reggimento fanteria, di Corniola morto il 06/07/1916 sul monte Zebio

Pansilli Attilio ,operaio vetraio,morto in combattimento il 11/11/1916, lascia due bambini

Panzani Cassio 24/10/1899, Soldato dell’ 11° reparto d’assalto, morto combattendo sul Piave il 04/07/1918

Panzani Egisto 24/02/1896, Soldato del 17° reggimento cavalleggeri di Caserta, morto nell’ospedaletto da campo 56 per malattia il 28/10/1918

Paolini Paolo 22/03/1887 Soldato del 240° Rgg.to Fanteria, morto in prigionia per le ferite riportate in combattimento16/12/1917

Parrini Orfeo 10 /12 /1892, Soldato 159° reggimento fanteria, di Pontormo, ferito in combattimento nell’agosto del 1916 morto il 26/11/1916

Passaponti Antonio 06/06/1882, Soldato del 250° reggimento fanteria, morto in combattimento sul Carso il 19/08/1917

*Pausilli Attilio caduto l’11/11/1916 sul monte Corno

Perazzo Riccardo 26/03/1878, Soldato del 178° battaglione M. T., morto per malattia a Empoli il 05/02/1919

Pertici Giuseppe 25/02/1893, Soldato dell’ 86° reggimento fanteria, morto combattendo sul monte Corno il 23/10/1915

Pertici Natale 21/12/1891, Soldato dell’88° reggimento fanteria, morto per malattia a S.Miniato il 02/10/1918

Peruzzi Aurelio 14/02/1885 Soldato del 68° Rgg.to Fanteria, morto per malattia all’ospedale di Milano il 14/01/1918

Peruzzi Francesco 05 /06 /1895, Caporale maggiore 30° reggimento fanteria, di Monterappoli, morto il 11/09/1916 per le ferite riportate in combattimento

Peruzzi Gino di Monterappoli, caduto dopo 8 anni di servizio il 10/11/1918

Peruzzi Lorenzo 10/08/1881, Soldato del 261° reggimento fanteria, disperso in combattimento sul monte Vodice il 25/05/1917

Peruzzi Luigi 06 /04 /1890 Caporale dell’ 83° Regg.to Fanteria, morto convalescente a Empoli il 02/11/1918

Peruzzi Mosè 21/11/1884, Soldato del 3° reggimento genio morto a Firenze il 02/05/1919 per malattia

Peti Olinto 24 /11 /1896 Soldato del 205° Rgg.to Fanteria, morto il 20/08/1917 combattendo sul Monte S.Marco per ferite riportate in combattimento

*Pieraccioni Angiolo 28 /01 /1890, Soldato del 3° reggimento bersaglieri, colono del podere Comparini, morto il 21/10/1915 nell’ospedaletto da campo 59 per le ferite riportate in combattimento, era di Cerbaiola

Pistolesi Gino 20/08/1883, Soldato 5° reggimento alpini, morto per malattia in prigionia il 09/07/1918

Poli Angiolo nato a S.Miniato il 01/07/1883, risiedeva a S. Donato, caduto sull’ Isonzo il 01/011/1916 la salma tornò a Empoli nell’agosto del 1923

Poli Guido 23/03/1892, di S.Donato, sepolto nel cimitero dei Cappuccini, nessun’ altra informazione disponibile

Polverosi Erimio 17/04/1893, Soldato del 4° reggimento fanteria, morto per malattia in prigionia il 16/10/1918

Pozzolini Luigi 17/05/1887, Soldato del 1° reggimento genio, morto sul medio Isonzo il 16/05/1916

Pratelli Raffaello 08/07/1884, Soldato del 161° Regg.to Fanteria morto per malattia nell’ospedaletto da campo 141 il 21/02/1918

Profeti Edo 21/03/1898, Soldato del 14° reggimento fanteria, morto di malattia in prigionia il 10/07/1918

Prosperi Giuseppe 20/10/1896, Caporale 7° reggimento fanteria, di Pagnana 13/10/1916

Pucci Aramis 16 /06 /1893 5^ Compagnia automobilisti, morto per malattia a Padova il 24/09/1918

Pucci Cesare 05/09/1884, Soldato del 3° reggimento bersaglieri, era di S.Andrea, morto il 09/11/1915 a Delegna per malattia

Pucci Dario 03/03/1881, caduto il 02/11/1918

Pucci Zelimme 02 /02 /1896, Caporal Maggiore 1° Reparto d’assalto morto il 06/10/1917 sul monte S.Gabriele

Pulidori Antonio 20/10/1892, Soldato del 1° reggimento artiglieria da montagna, di S.Donato vdb, morto per malattia il 09/09/1915 nell’ospedale da campo 21

*Ragionieri Ulimento nato l’08/03/1895 a Capraia e Limite, residente a S.Giusto, Caporale del 111° reggimento fanteria, morto il 28/08/1915 combattendo sul S.Michele boschetto di Monte S.Martino

*Raffaelli Guido 16/08/1883, Soldato del 2° reggimento fanteria morto combattendo sul Piave il 04/04/1918 (Monte Grappa), era di Ponzano

Raugei Angiolo nato a Vinci il 08/06/1885, viveva a Marcignana, Soldato del 21° reggimento fanteria, disperso in combattimento sul Carso il 21/10/1915

*Reali Guglielmo 25/02/1883, Soldato del 215° reggimento fanteria, morto a Chieti a seguito di ferite riportate in combattimento il 27/12/1917, era di Ponzano

Regini Angiolo 27/10/1885, Soldato del 205° reggimento fanteria morto combattendo nel ripiegamento del Piave il 27/10/1917

*Rigatti Aurelio 02/09/1896, Soldato del 270° reggimento fanteria, morto in combattimento sul Piave il 31/10/1918 (pendici Fadalto)

Ristori Barbato 22/03/1897, Soldato del battaglione tracomatosi, morto a Empoli per malattia il 26/04/1919

*Ristori Carmelo nato il 12 /07 /1891 Soldato del 205° Regg.to Fanteria, colono, di Corniola, morto il 16/05/1917 per le ferite riportate in combattimento sul medio Isonzo

*Ristori Giovacchino 08/08/1883, Soldato del 37° reggimento fanteria, morto per malattia in prigionia il 07/02/1918 (osp. Soldan)

Romagnoli Luigi nato a Vinci il 21/04/1887 residente a Cortenuova, Soldato dell’11° reggimento fanteria, morto in combattimento a Podgora il 09/11/1915

Rosselli Giovacchino 14/07/1898, Soldato del 37° reggimento fanteria, morto sull’ altopiano di Bainsizza il 26/08/1917

Rosselli Italo 26 /02 /1887, Granatiere del 1° Regg.nto, di Avane, morto in combattimento sul Carso il 15/09/1916, lascia un figlio piccolissimo.

Rosselli Renato 15/11/1897, Caporale del 3° reggimento genio, morto nell’ ospedaletto da campo 23 il 11/11/1918

Rovini Ezio 17 /04 /1895 Soldato della 105^ compagnia mitraglieri, morto travolto da una valanga il 20/12/1916

Rovini Raffaello 05/03/1883, Soldato 73° reggimento fanteria, morto per malattia a Empoli il 24/07/1918

Ruglioni Alberto Edo 24/11/1895, Soldato del 112° reggimento fanteria, di Avane, morto per le ferite riportate combattendo sul Carso il 27/07/1915

*Ruini Vittorio 16/11/1887, di Cerbaiola, Soldato del 126° reggimento fanteria, morto il 29/11/1915 a Oslavia (località Lenzuolo bianco) S.Floriano

*Sabatini Alfredo nato il 06 /05/1887, morto il 30/01/1917. La salma fu portata a Empoli dall’ ospedale Gozzadini di Bologna

Salvadori Leonello nato il 18/10/1896 a Castelfiorentino, Soldato 6° reggimento bersaglieri, di Monterappoli, morto il 26/10/1916

Salvadori Oreste 23 /02 /1893 Sottotenente di complemento 115° reggimento fanteria, morto colpito alla fronte (la relazione riporta essere stato colpito mentre tentava di tagliare il filo spinato tra le trincee) il 15/08/1916 a Gorizia, era Capostazione aggiunto a Firenze

Sani Giocondo 02 /02 /1879 Soldato 8° reggimento artiglieria da fortezza, di Marcignana, morto 19/05/1916 a Conegliano

Sani Giovanni 02/06/189, Sergente dell’83° reggimento fanteria, morto in combattimento sul monte Pasubio il 10/08/1918

Santini Alberto 08/09/1892, Soldato del 7° reggimento alpini, morto per malattia nell’ospedaletto da campo 76 il 03/11/1918

*Santini Emilio 26/09/1892, trombettiere del 61° reggimento fanteria, morto in combattimento il 19/10/1915 in Val Giudicarie (cima Palone) di Monterappoli

Santini Gino 21/08/1886, Soldato del 95° reggimento fanteria, morto per le ferite riportate in combattimento il 28/08/1916 nell’ospedaletto da campo 107

Santini Niccolò 08/08/1877, Soldato del 266° battaglione M. T., morto a Empoli per malattia il 01/09/1917

Santini Pietro 17/05/1899, Soldato del 3° reggimento genio, morto per malattia a Pistoia il 22/11/1917

*Sani Raffaello nato a Vinci il 15/03/1879, residente a Empoli, Soldato della 121^ compagnia mitraglieri ,morto il 24/08/1917 a Gabrie (Carso)

Santini Romeo 22/06/1887, Soldato del 69° reggimento fanteria, morto in prigionia per ferite riportate in combattimento il 08/06/1916

Santini Torello 15/07/1883, Soldato del 4° reggimento alpini, disperso in combattimento il 18/12/1917 sul monte Asolone

Scali Angiolo 10/08/1886, Soldato del 22° reggimento fanteria, morto a Voghera per malattia il 02/03/1919

Scali Odoardo 12/01/1882, Soldato del 6° reggimento bersaglieri, disperso in combattimento sul monte Codice il 25/05/1917

*Scardigli Ferruccio 11 /07 /1884, dopo essere rimasto mutilato in combattimento veniva ricoverato all’ospedale di Milano dove moriva il 24/09/1916 senza mai riprendersi. Anche il fratello Aristide morì in guerra ma non esistono notizie. Il funerale fu officiato alla Madonna del Pozzo

*Scardigli Niccolò 17/07/1893, S. Tenente del 153° Regg.to Fanteria lavora come postelegrafonico alle poste, morto il 14/01/1916 a Oslavia

*Scardigli Natale Virgilio 29/01/1887, Capitano di complemento 84° reggimento fanteria, decorato con medaglia d’argento al V.M., caduto nell’assalto di S.Osvaldo in Valsugana il 17/04/1916, era di Pontorme

Scarselli Adamo 27/12/1896, nato a Fucecchio, risiedeva e lavorava nel podere “La Coltellina” a Martignana, Soldato del 6° reggimento bersaglieri, morto per malattia a Bologna il 23/03/1916

*Scarselli Egisto nato il 26/11/1893, Soldato della 682° Compagnia mitraglieri, pagliaiolo. Morto per ferite multiple il 27/05/1917 nell’ospedale da campo 6

*Scardigli Gastone Caporale del 1° reggimento granatieri, nato a Firenze il 24 dicembre 1898, decorato con medaglia d’argento al V.M., morto sul Delta del Piave per le ferite riportate in combattimento il 02/07/1918

Scarselli Pietro 19/11/1897, Soldato del 20° reggimento bersaglieri, morto nell’ospedale da campo 60 il 03/08/1917

Scarselli Virgilio 30/01/1887, Soldato del 4° reggimento artiglieria da campagna, morto a Empoli per malattia il 15/07/1918

Senesi Corrado 18/09/1892, Sergente del 776° compagnia mitraglieri, morto per malattia in prigionia in Austria il 06/11/1918

Sestini Cesare 21/06/1896, Soldato del 7° reggimento fanteria, morto per malattia a Milano il 18/01/1916

Sestini Emilio 19/11/1886, Soldato del 95° reggimento fanteria, morto sul medio Isonzo il 16/06/1917 in combattimento

Sestini Giuseppe 07/10/1892, Soldato del 236° reggimento fanteria, morto nell’ospedaletto da campo 70 il 05/12/1918

Sivieri Giulio nato il 18/02/1897, morto a Montebelluna il 03/12/1918 nell’ ospedaletto da campo 318. La salma tornò a Empoli nel mese di dicembre del 1923. Decorato con croce al merito di guerra

Sollazzi Giulio 16/02/1890, Soldato del 2° reggimento granatieri, morto in combattimento sul Piave il 21/02/1918

*Soriani Pietro nato il 25/11/1894, Soldato del 25° Regg.to Fanteria, da Ponzano, morto in combattimento sul Carso il 21/05/1917

Spagli Angiolo nato il 16/08/1896, Soldato dell’ 8° Regg.to Fanteria, fiammiferaio di Pagnana, morto il 21/05/1917 in combattimento sul medio Isonzo

Spini Armando 01/09/1887, Soldato del 2° reggimento artiglieria da fortezza, morto in combattimento il 24/10/1917

Stanghellini Ezio ,da tempo trasferitosi a Parma, morto il 06/08/1916

*Taddei Elio 15/02/1894 S.Tenente M. T. 128° reggimento fanteria, ucciso sul S. Michele dai gas asfissianti, si era appena sposato con Nelly Cei sorella del famoso aviatore. Caduto il 29/06/1916

*Taddei Giuseppe nato a Pergine il 11/11/1899, residente a Empoli, Soldato 226° reggimento fanteria, morto il 11/12/1917 a S.Michele del Quarto

Tamburini Siro 08/04/1898, reparto Genio Aviazione, morto nell’ ospedale
militare di Milano il 01/01/1919

Tani Giulio 26/06/1874, Soldato del 216° battaglione M. T., morto a Empoli per malattia il 13/08/1918

Tinagli Giovanni 16/06/1895, Soldato dell’ 89° reggimento fanteria, morto a Empoli per malattia il 12/01/1918

Tinagli Giuseppe 25/01/1900, Soldato del 78° reggimento fanteria, morto a Bergamo per malattia il 04/12/1918

Tinagli Guido 18/01/1897, Soldato del 40° reggimento fanteria, disperso sul Monte Grappa il 26/10/1918

Tinti Angiolo 25/08/1888, Soldato del 12° reggimento artiglieria da campagna morto per malattia il 28/01/1919 a Capua

*Tinti Duilio Leonello 16/12/1887, Soldato del 6° reggimento bersaglieri, morto in combattimento sull’ altopiano di Asiago il 25/05/1916 monte Moschiock

Tognetti Giuseppe 11/12/1888, Soldato del 3° reggimento genio (cognome madre Mazzoni) era di Pontorme, dipendente dei F.lli Parri, morto per malattia a Empoli il 07/02/1916

Tozzi Alfredo 17/02/1881, Soldato del 72° reggimento fanteria, morto in Albania il 03/10/1918 per malattia

Tozzi Armando 09/10/1885,Soldato 206° reggimento fanteria, di Pontorme, caduto il 16/08/1916 per ferite alla testa, sepolto a Gorizia

*Vaglini Tebaldo 06/02/1891Soldato 64° reggimento fanteria, morto in Macedonia il 10/03/1917 (Piton Rosceux)

Vannucci Giuseppe 13/01/1883, Soldato del 6° reggimento bersaglieri, morto a Empoli per malattia il 11/10/1917

*Venturi Venturino nato a Capraia e Limite il 21/08/1880, Soldato del 247° reggimento fanteria, morto il 09/09/1917 a S.Gabriele

Venturini Oberdanch 15/07/1883, Soldato del 68° reggimento fanteria, morto per malattia il 16/10/1917 a Varese

*Vezzi Giovanni 17/09/1885, Soldato del 251° reggimento fanteria, morto il 18/05/1918 Val di Pezza (monte Grappa), sepolto presso Casa Tessan, anche il fratello Carlo era arruolato nello stesso periodo

*Vezzosi Alipio nato a Lamporecchio il 21/02/1896, Soldato del 201° reggimento fanteria, morto il 27/05/1916 sull’ altipiano dei Sette Comuni

Vezzosi Emilio 26/01/1891, Soldato del 164° reggimento fanteria, morto per malattia il 26/10/1918 nell’ospedale da campo 92

Vezzosi Francesco 20/12/1883, Soldato dell’ 85° reggimento fanteria, morto il 21/01/1919 a Empoli per malattia

Vezzosi Giovanni 05/05/1877, Soldato del 61° battaglione M. T., morto per malattia nell’ospedaletto da campo 24 il 19/07/1918

Vezzosi Giovanni 04/09/1896, Soldato del 205° reggimento fanteria, morto in combattimento il 09/08/1916

Vignozzi Arturo 04/12/1894, Soldato del 112° reggimento fanteria, di S.Maria a Ripa, morto il 27/07/1915 combattendo sul Carso

*Vignozzi Manlio 05/10/1885 Soldato 159° reggimento fanteria, lascia due figli piccoli, morto in combattimento sull’ altopiano di Asiago il 18/06/1916

Violanti Adolfo 28/09/1888, Soldato del battaglione complementare brigata Brescia, morto per malattia in Francia il 30/09/1918

*Zingoni Angelo 08/05/1894, Soldato della 7^ compagnia di sussistenza, scomparso il 04/12/1915 nell’affondamento della nave Umberto I, era di Cerbaiola e lavorava al Terrafino

Zingoni Guido 07/02/1892, Soldato del 7° reggimento artiglieria da campagna, morto il 15/01/1919 a Empoli per malattia. Era proprietario di un negozio di vini

Il 30/03/1917 giunsero a Empoli 50 prigionieri austriaci. vennero impiegati in lavori agricoli. Due di loro morirono da noi per malattia. Ricordiamo anche loro:

Liethart Isef morto a 28 anni

Müller Georg morto a 26 anni

Il nostro ospedale fu “ospedale di guerra”, furono centinaia i soldati feriti, più spesso ammalati, che furono ricoverati a Empoli, in un ospedale che già doveva combattere la “Spagnola”.

Le informazioni relative ai caduti sono ottenute incrociando e sommando quelle recuperate sul sito cadutigrandeguerra e il giornale “Il Piccolo”

UNA NOTIZIA AL GIORNO (raccolta completa)

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(01/01/1907)
È morto Emilio Allegri padre di Clelia Allegri, la ragazza non vedente premiata da Sua Maestà la Regina Elena e autrice della pubblicazione “tenebre e luce”.

(03/01/1498)
Con Bolla Papale di Alessandro VI alla Collegiata viene riconosciuto il titolo di Insigne. Papa Clemente VII la dichiarò Propositura con apposita Bolla nel 1531.

(04/01/1907)
È stato arrestato in esecuzione di un mandato di cattura il merciaio Gino Santini. Il Santini dovrà scontare due anni due mesi è un giorno per lesioni volontarie nei confronti di Agostino Borgioli e Italo Masini.

(06/01/1562)
In questa data si trovava in Empoli Giorgio Vasari, egli firma così una sua lettera inviata a Vincenzo Borghini:
In Empoli 6 gennaio anno 1562.

(07/01/1392)
Avviene il miracolo del Grosso.
Dopo una partita a dadi, lo sconfitto, in preda all’ira, prese la sua ultima moneta rimasta, un “grosso” (moneta pisana che aveva incisa l’immagine della Vergine Maria su una faccia) bestemmiò e la trafisse con il coltello. Dalla moneta iniziò a sgorgare sangue.
Il Vescovo di Firenze attestò il miracolo il 20/01/1392 e consegnò la moneta alla chiesa dei frati agostiniani di S.Spirito in Firenze.

(10/01/1917)
Gravi danni causati dall’alluvione. La piazza della stazione è completamente allagata.

(24/01/1916)
Il Pievano di Monterappoli Don Antonio Tarchi è stato arrestato da funzionari di P.S. Motivo del fermo: aver dato notizie false sulla guerra, aver istigato i contadini a nascondere i bovini dalla requisizione, aver chiesto agli stessi di denunciare una quantità di grano inferiore a quella reale oltre ad aver proferito frasi antipatriottiche durante la messa.

(24/01/1975)
Mario Tuti, geometra del comune ma anche terrorista e fondatore del Fronte Nazionale Rivoluzionario.
Gli agenti devono procedere all’arresto ed effettuare una perquisizione in casa alla ricerca di armi. 2 giorni prima sono stati arrestati 2 appartenenti al gruppo clandestino e vengono ricondotti al Tuti.
Il geometra è considerato una persona tranquilla, gli agenti sanno già che troveranno armi (il Tuti è un cacciatore ma sono altre le armi che cercano) e non possono sospettare quello che a breve succederà.
Gli agenti cercano di mascherare il vero motivo della visita facendola passare per un controllo amministrativo, cercano molto probabilmente di condurlo al commissariato in modo tranquillo e lì procedere all’arresto.
Improvvisamente il Tuti afferra un fucile SIG calibro 7.62, uccide il brigadiere Leonardo Falco, l’appuntato Giovanni Ceravolo ferisce gravemente l’appuntato Arturo Rocca e scappa.
Verrà catturato in Francia dopo 6 mesi di latitanza.

(26/01/1887)
La colonna del Ten.Col. De Cristoforis viene attaccata tra Dogali e Saati, tra i 400 militari italiani morti, anche l’empolese Giuseppe Pantani di Pianezzoli.

(02/02/1921)
Nasce la “banda dello zoppo”. Per futili motivi scoppia una rissa nella piazza di Certaldo durante la fiera, intervengono i carabinieri ma ben presto tutta la folla si rivolge contro i militari, il Carabiniere Sergianni viene gravemente ferito da una coltellata, l’Ing. Catullo Masini rimane ucciso mentre cerca di calmare gli esagitati. Il gruppo responsabile degli incidenti fugge. In tarda serata un camion di carabinieri arriva alle porte di Certaldo e trova la strada sbarrata da botti, mentre i militari scendono vengono investiti da colpi di arma da fuoco. Il carabiniere Pinna rimane ucciso, il carabiniere Lepri e l’agente Collepiccolo rimangono gravemente feriti (il carabiniere Pinna è cugino del carabiniere Pinna ucciso in maniera praticamente identica un mese prima a Empoli). Gli uccisori si danno alla macchia, la banda è composta inizialmente da 4 fratelli, i fratelli S. Il nome “banda dello zoppo” prende il nome da O.S. uno dei fratelli che era effettivamente zoppo. La banda, che raggiungerà i 20 elementi, fu un mix tra briganti e guerriglieri politici, che per due mesi imperversò nell’empolese con omicidi e furti. L’ultimo omicidio della banda fu quello dell’Ing. Filippi a S.Vivaldo di Montaione. Nel maggio 1921 furono tutti arrestati.

(10/02/1825)
Il Cavaliere De Cambray Digny (l’architetto del teatro dei gelosi impazienti,1818) responsabile delle RR fabbriche nomina l’Ing. Martelli quale responsabile della costruzione della fontana di P.zza Farinata degli Uberti. Scultore della fontana Luigi Pampaloni che si avvarrà di Ottavio e Luigi Giovannozzi per la realizzazione dei leoni. Luigi Giovannozzi si occupò anche della vasca e del fusto che la sorregge.

(08/02/1975)
Si tiene al Palazzetto delle esposizioni l’ assemblea della Polizia di Stato. La scelta del luogo non è casuale, neppure 15 giorni prima sono stati uccisi 2 agenti, freddati dal terrorista Mario Tuti. Per commemorarli viene scelta Empoli.
L’importanza di questa riunione che richiamò circa 1000 agenti è indubbia relativamente all’assetto attuale della Polizia di Stato, basti ricordare che qui vennero messe le basi per la smilitarizzazione di questo Corpo e per l’adesione degli agenti ai Sindacati. Il documento di chiusura prevedeva 8 punti (da allora definiti i punti di Empoli) che furono presentati l’anno successivo alla Camera e che finirono quasi totalmente nella legge di riforma 121/1981.
I punti di Empoli
1) abrogazione dei decreti 31 luglio 1943 nr687 e 24 prile 1945 sulla militarizzazione del Corpo delle Guardie di Pubblica sicurezza;
2) istituzione del servizio civile di Polizia con l’unificazione dei ruoli degli ufficiali e funzionari di P.S.;
3) riconoscimento della libertà sindacale con quelle modalità dettate dalla peculiarità delle funzioni esercitate, tra cui il non ricorso al diritto di sciopero;
4) radicale riorganizzazione dell’Istituto che si basi su un ampio decentramento, l’istituzione o il potenziamento del commissariato urbano dei quartieri o dei posti di polizia, la presenza capillare del tutore della legge, in modo da stabilire un rapporto nuovo di collaborazione tra cittadino e poliziotto, così da esaltare non soltanto il compito di repressione e controllo, ma soprattutto di prevenzione;
5) trasferimento dei compiti burocratici amministrativi non di pertinenza della P.S. agli enti locali e alle amministrazioni periferiche dello Stato;
6) divieto d’impiego di personale in compiti estranei alle funzioni di polizia;
7) riforma del reclutamento e delle scuole di P.S.; promozione di tutte quelle iniziative che garantiscono un alto livello di qualificazione e specializzazione professionali;
8) adeguamento del trattamento economico e normativo a quello di altri dipendenti dello Stato che svolgono compiti meno rischiosi.

(10/02/1921)
Il Consigliere Comunale Angiolo ABATI prende la parola, sancisce la sua uscita dal partito del Sindaco e la sua appartenenza al Partito Comunista. Per la prima volta nella storia di Empoli si attesta la presenza del PARTITO COMUNISTA.

(10/2/1849)
La rivolta di Empoli.
Più di 300 empolesi fedeli a Leopoldo incendiano la stazione ferroviaria, alcuni
vagoni e alcuni capannoni vicini. Verso Montelupo vengono divelti i binari. Il generale D’Apice viene incaricato dal governo provvisorio di sopprimere i tumulti. La brigata composta da 2.000 uomini e 5 pezzi d’artiglieria si muove verso Empoli. Il generale riceve fuori da Montelupo una rappresentanza delle
personalità più importanti che manifesta di dissociarsi dagli avvenimenti. I militari proseguono verso Empoli ed entrano in città in assetto da combattimento si accasermano sul “campaccio” e occupano militarmente la città eseguendo rastrellamenti e arresti di sospettati. La notte del 19 un incendio in zona p.zza S.Rocco fa pensare ad un sabotaggio alla polveriera lì ubicata. Si dimostra un falso allarme e tutto finisce con lo spegnimento dell’incendio da parte dei soldati. Le campane di alcune chiese avevano suonato per chiamare a raccolta i riottosi durante gli incidenti, per tale motivo il generale presenta un documento del governo che ordina di requisire le campane per farne cannoni da usare contro gli austriaci. Dopo 2 giorni i rappresentanti della comunità Empolese e vicine fanno atto di sottomissione al governo provvisorio, consegnando un pezzo d’artiglieria allo scopo di salvare le campane. Termina così la rivolta empolese.

(10/02/1921)
Disordini al teatro Salvini. È in programma la Fanciulla del West, prima dell’inizio una parte del pubblico ha richiesto l’inno dei lavoratori e il direttore d’orchestra l’ha concesso, poco prima del preludio, dalle stesse persone, sono iniziate urla e grida con lancio di panche dal loggione. Quando il Maestro ha abbandonato il palco, dal loggione è stato sparato un colpo di rivoltella. Mentre il pubblico abbandonava anticipatamente il teatro sono giunti i carabinieri.

(12/02/1907)
Per iniziativa del Partito Socialista si è tenuto in P.zza Ferruccio un comizio anticlericale. Per i Repubblicani ha parlato il Prof. Daddoli, mentre per i Socialisti hanno parlato il Prof. Caggese e l’Avvocato Corsi.

(13/02/1945)
530 “ragazzi empolesi” si arruolano volontariamente per andare a combattere la Guerra di Liberazione Nazionale.

(15/02/1907)
Terminano al Teatro Salvini le rappresentazioni dell’ opera La Gioconda del Maestro Ponchielli. Cominceranno subito dopo le prove dell’ opera Tosca del Maestro Puccini. L’impresa è stata possibile grazie all’ impegno del Sig. Basso. È stato confermato il Sig. Vannucci che interpretò l’ Alvise nella Gioconda. L’ egregio artista ha già eseguito la Tosca nella stagione del carnevale scorso al Comunale di Siena.

(20/02/1759)
Dal Dott. Anton Gregorio Chiarugi e Margherita conti nasce Vincenzo Chiarugi.

(20/02/1887)
Il grande Tommaso Salvini si è esibito a Empoli. Il grande artista si è cimentato nella “Morte Civile”. Il teatro era stracolmo come non mai, tutte le persone più in vista di Empoli, S.Miniato e dintorni erano presenti. Al termine del terzo atto il Cav. Gio Batta del Vivo (console dell’Accademia) ha consegnato una pergamena al Salvini preparata da Luigi Davanti che intitola da quel giorno il Teatro allo stesso Salvini. Cena dopo teatro per Salvini e personaggi selezionati. Durante la cena molti brindisi sono stati per l’arch. del teatro Paolo del Vivo che con la sua ristrutturazione ha dato nuova anima al Teatro, da oggi Salvini.

(28/02/1978)
Precipitato a Cerreto un elicottero militare. Morti sul colpo: Rosario Cavallo 30 anni di Lecce (pilota), Angelo Ajello 23 anni di Catania (paracadutista), Antimo Landolfo 24 anni di Caserta (paracadutista). Gravemente ferito il S.M. Aldo Della Fazia 23 anni di Pisa, il ferito figlio di un Col. medico dei paracadutisti, è riuscito a vedere suo padre all’ospedale di Empoli prima di morire.

(01/03/1648)
Nasce Giuseppe Del Papa, figlio di Lodovico Del Papa e Elisabetta Canneri.
Ebbe come insegnante Alessandro Marchetti.

(01/03/1921)
Alcune centinaia di militanti comunisti assaltano due camion di marinai in transito da Empoli. 9 tra militari e carabinieri di scorta vengono linciati, uccisi e orrendamente mutilati, 18 furono feriti mentre i restanti riuscirono a fuggire.
Lo sciopero dei ferrovieri stava paralizzando l’Italia, ed i marinai (appartenenti alle navi: Elena, Varese, Pisa, Ferruccio ed al sommergibile Mocebigo) erano stati comandati per sostituire gli scioperanti.
Appena giunti alla strettoia di Via Chiarugi la colonna fu fatta oggetto di colpi di arma da fuoco e lanci di materiali dalle finestre. I militari scesero dai camion e cercarono di qualificarsi, ma l’eccidio continuò.
Per tale episodio gli imputati furono 132, i condannati 92. Esisteva fino alla fine della guerra una lapide che ricordava l’accaduto.
LE VITTIME:
Marinai:
Bottini Enrico
Incarbone Alberto
LoPinto Salvatore
Santaniello Salvatore
Sergianni Antonio
Tulli Carlo Alberto
Carabinieri:
Cinus Francesco
Masu Salvatore
Pinna Giovanni

(04/03/1944)
Le fabbriche di Empoli aderirono alla serie di scioperi che si stavano svolgendo in tutta Italia fin dai primi di marzo.La partecipazione allo sciopero fu altissima, molti furono gli operai delle vetrerie e le fiascaie che sfilarono per la città ed a cui si associarono (forse per la prima volta i lavoratori della mezzadria).
La manifestazione, oltre a reclamare salari migliori era una vera e propria sfida al regime. Sembra che gli scioperanti furono scortati, durante le manifestazioni, da uomini della Resistenza armati, allo scopo di difenderli da eventuali aggressioni fasciste.
La risposta delle Autorità fasciste e tedesche fu spropositata; lo scopo di tale repressione era duplice: mandare un messaggio alla popolazione e stroncare l’organizzazione sindacale (clandestina) che stava trovando spazio nelle fabbriche.
La mattina dell’ 8 marzo gruppi di fascisti e tedeschi iniziarono la retata con perquisizioni casa per casa. Alla vetreria Taddei in 23 vennero prelevati con la forza. In tutto furono 55 gli empolesi arrestati ed immediatamente deportate nei campi di concentramento. Sopravviveranno solo in 9.

(08/03/1510)
L’8 marzo 1510 muore, all’età di 50 anni, nel comvento di S.Maria a Ripa,
Fra Bartolomeo Magi da Anghiari. Fra Bartolomeo non è un frate come tutti
gli altri, ormai da anni vive in odore di santità e diversi miracoli gli sono riconosciuti,
Fra Bartolomeo è inoltre colui che più di ogni altro ha postulato la
costruzione della chiesa della S.Croce a Anghiari. Proviamo a farne una piccola biografia aiutandoci con la “vita de Snti e Beati fiorentini” di Giovanni
Maria Brocchi.
Fra Bartolomeo all’età di 19 anni entra in convento al Santuario della Verna,
anche suo fratello seguirà il medesimo percorso col nome di Fra Girolamo.
Anche se giovane viene nominato “Maestro dei novizi” per la sua ferrea osservanza alle regole dell’Ordine. Diversi avvenimenti miracolosi gli vengono
riconosciuti in questo periodo: riceve la notizia della morte della sorella durante una visione e più volte viene visto lievitare nella posizione del crocefisso.
Viene infine destinato al convento di S.Maria dove, fino al giorno della sua
morte, continuerà con la sua convinta osservanza delle regole francescane,
oltre al ripetersi di eventi e guarigioni miracolose. Dopo la morte le spoglie
verranno sistemate sotto l’ altare maggiore, fino a quando,per paura di furti,
il corpo viene spostato in sacrestia. Su iniziativa del guardiano del convento,
Fra Valerio Martelli, si decide di riportare Fra Bartolomeo sotto l’altare maggiore. Viene interessato anche il Granduca Ferdinando che si prende a cuore della cosa. Lo stesso Granduca volle essere presente il giorno della traslazione, giorno in cui diversi prodigi vennero osservati.
Negli anni seguenti,sempre più forte si fece la devozione verso il frate Beato.
Riportiamo di seguito alcune “guarigioni” avvenute nell’empolese, anche in
queste descritte nella “vita de Santi e Beati fiorentini”:
– “fanciulla di anni 10, per nome Caterina, figliuola di Michel Biancone,
guarita da febbre quartana,dopo aver toccato la cassa mentre veniva
portata in processione;
– Lisabetta Fugnietti di Bassa;
– Maddalena di Silvestro;
– “Michele Zerini travagliato da gran dolore di testa in maniera che da
molti giorni non poteva prendere riposo, invocato il Beato Bartolomeo
restò subito libero.
Da notare che questo miracolo viene attribuito al frate Beato nei primi
anni del 1600, e che come si evince da documenti conservati
presso L’Archivio storico del comune di Empoli, viveva un tal “Michele
Zerini, titolare di un osteria.
Nel mese di agosto 1603 le spoglie mortali (una parte) poterono tornare
al paese natale.

(08/03/1849)
Sulla porta della Collegiata è stato apposto un documento così riportante:
“DICHIARAZIONE. Empolesi le elezioni dei Deputati alla Costituente Toscana e Italiana sono imminenti. Accorrete a dare il voto, e non ascoltate chi vi sussurra all’orecchio che incorrerete la Scomunica. Io posso e debbo dichiararvi che secondo i principii della Morale Cattolica e della ragione non vi è ne’ Scomunica ne’ peccato di sorta per gli Elettori alla suddetta Costituente. Vostro affezionatissimo P.Pasquale Martelli Proposto”.

(10/03/1917)
I bambini Aurelio Moggi di anni 7 e Attilio Scardigli di anni 9, sono caduti in Arno. Si è subito tuffato il Ten. Romagnoli che è riuscito a salvare dai mulinelli solo lo Scardigli.

(18/03/1333)
La Signoria di Firenze delibera: “di rifare i muri, gli steccati e bertesche della Terra di Empoli.

(18/03/1632)
Nasce a Pontorme da Angiolo Marchetti e Luigia Bonaventura Alessandro Marchetti.

(18/03/1767)
Il proposto Giovan Carlo Falagiani benedice l’edificio dell’ospedale. Essendo la vigilia di San Giuseppe, a tale santo viene intitolato il nosocomio. Inizialmente l’ospedale poteva contare su 28 posti letto (16 per gli uomini e 12 per le donne).
La costruzione dell’ospedale ebbe inizio il 19/04/1743. Gli empolesi decisero di utilizzare una parte dell’immensa eredità di Giuseppe del Papa per tale scopo. Il del Papa con il suo lascito (donato al popolo empolese) aveva voluto creare borse di studio in medicina per i meno abbienti, una parte veniva assegnato alle ragazze del circondario con lo scopo di crear loro una dote.
Gli esecutori testamentari rappresentarono la necessità di un ospedale per la città di Empoli. Il Granduca Francesco I autorizzò la costruzione il 18/04/1743 dedicando al mantenimento dell’ospedale 600 scudi ogni anno. Il costo dell’edificio ammontò a 14.000 scudi. Non essendo sufficienti i 600 scudi annuali, venne aumentata tale cifra, integrandola con altro denaro derivante dall’eredita di Giuseppe del Papa, togliendo l’appannaggio alle donne che a 33 anni ancora non si erano sposate.
Infine il mercante empolese Agostino Cecchi lasciò all’ospedale un eredità di 8.000 scudi.

(19/03/1523)
Divampa l’incendio che distrugge l’albergo la Cervia di proprietà della Compagnia di S.Andrea. Tre soldati del signore Vitello di Città di Castello, Capitano delle Bande Nere, rimasero uccisi nell’incendio. Il gestore dell’albergo Iacopo del Cornacchino (Rapa) sopravvisse all’incendio morendo però di colera due anni dopo (Iacopo fu sepolto in S.Agostino.
La mancanza degli introiti derivanti dall’albergo, costrinse la Compagnia di S.Andrea a chiudere il suo ospedale e ne concesse il caseggiato alle Benedettine per farne Convento.
La distruzione fu completa, rimasero solo cenere e macerie. Miracolosamente venne rinvenuta intatta un immagine della Beata Vergine che era posizionata sopra un pozzo del giardino. I confratelli della Compagnia di S.Andrea decisero di costruire una chiesa sulle macerie dell’albergo, nella quale posizionarono l’effigie della Maria Santissima. La chiesa si chiamerà da allora “la Madonna del Pozzo”. L’architetto della cupola e del loggiato esterno fu l’empolese Andrea Bonistalli soprannominato “il Fracassa”. La costruzione fu terminata nel 1621.

(29/03/1815)
Il Papa a Empoli.
Papa Pio VII ed il Sacro Collegio attraversano Porta Pisana; dopo il ritorno di Napoleone a Parigi, temendo il ripetersi dei fatti del 1809, il Papa fugge da Roma. Durante il veloce tragitto verso Genova il Pontefice transita da Empoli nel più totale anonimato.
E’ certo che lo stesso Pio VII fosse già passato da Empoli la mattina del 09/07/1809, quando tratto in arresto fu trasferito in Francia. Si può dedurre che i militari francesi con un detenuto tanto importante abbiano evitato di passare dal centro della città.
Pio VII non fu comunque il primo Papa a passare da Empoli. E’ documentato, ma anche in questo caso non localizzabile, che il 27/06/1434 passò Papa Eugenio IV diretto a Firenze.

(02/04/1799)
2 Aprile 1799: Dall’entrata in Firenze dei soldati repubblicani francesi, non era passata una settimana, che come previsto venne eretto “l’Albero della Libertà”. Il cipresso piantato nel centro della piazza fu estirpato dal convento dei Cappuccini (dal 1615 esisteva in piazza una colonna poggiante sul Marzocco). Per gli empolesi, fedelissimi al Granduca, l’albero veniva visto come il simbolo della conquista francese. Pochi giorni dopo il cipresso, considerato albero cimiteriale, fu sostituito da un olmo (l’olmo fu scelto per conciliare l’obbligo napoleonico di avere un albero nel centro delle piazze principali, con la tradizione empolese. Infatti fino alla costruzione della colonna medicea, un olmo esisteva da sempre in Piazza Farinata degli Uberti, tanto che il mercato di Empoli era chiamato “il mercato all’olmo”.
20 Aprile: Viene abbattuta la colonna Medicea e sostituita con un capitello a 4 facce riportante il motto della Repubblica francese. Il tutto era circondato da una cancellata. Venne organizzata una cerimonia per l’erezione dell’albero, la data prevista era il 13 maggio.
4 Maggio: Si sparse la voce (infondata) che le truppe asburgiche di Francesco II stavano entrando in Firenze. Ad Empoli ci furono scene di giubilo: il capitello francese fu distrutto e venne portato in processione lo stemma mediceo. Assistette alla scena un soldato francese di passaggio che torno’ immediatamente a Firenze ed avvisò il suo comandante.
5 Maggio: La festa ad Empoli stava ancora andando avanti; essendo domenica anche molti paesani dei dintorni si erano radunati in città. Nel primo pomeriggio arrivò la notizia che alcuni cavalieri francesi erano in arrivo. Le campane richiamarono più di 1000 empolesi che si radunarono, con armi di fortuna, al Campaccio (piazza della Vittoria) con lo scopo di difenderla. I 60 cavalieri francesi si fermarono a Pontormo. Non essendosi dispersi i rivoltosi del Campaccio, il comandante Pinarr (comandante del plotone francese) chiese rinforzi da Firenze.
6 Maggio: Arrivarono da Firenze 120 cavalieri e 100 fanti francesi. Ristabilita la calma il comandante Espert obbligò gli empolesi a rimettere l’albero in piazza. In data 6 Maggio venne di nuovo sistemato l’albero.
5 Luglio: La Francia stava perdendo la guerra ed i francesi in ritirata abbandonarono anche Empoli. Dopo l’esperienza del 4 maggio gli empolesi non festeggiarono.
6 Luglio: L’arrivo dei militari granducali confermò la liberazione, venne di nuovo abbattuto l’ “albero repubblicano” sostituendolo con lo stemma mediceo.

(03/04/1906)
Col treno da Firenze, giunse alle ore 07.00 l’ Arcivescovo Monsignor Mistrangelo. Dopo essersi recato a Monterappoli per benedire la chiesa romanica (XII-XIII sec.) restaurata dal sacerdote Tarchi, ripartì col treno pomeridiano.

(04/04/1892)
Omicidio. Alle ore 3.30 pomeridiane, in P.zza Farinata degli Uberti, un giovane operaio è stato colpito da numerose coltellate.
La lite, nata per motivi di gioco, ha avuto un esito tragico, due coltellate sono risultate mortali; quella al lato sinistro del collo ha causato “una copiosa emorragia versando sangue in larga copia e lasciando uno strascico per la piazza e la via che lo separava dall’ ospedale, producendo in tutti coloro che l’ hanno incontrato per strada profonda commozione”.
Tre suoi compagni sono stati arrestati, ma l’autore dell’ omicidio si nasconde ancora “in cotesta città, o nei dintorni”.

(04/04/1892)
Un ex fidanzato, dopo aver visto un altro uomo entrare nella casa della donna “con cui un tempo era in amichevole relazione”, lo ha seguito.
La donna, veduto “l’ antico amante a origliare ha preso ad ingiurarlo, e quindi sempre invelenita si è avventata sull’ uomo sgraffiandolo al volto”. Accorsi i Carabinieri hanno arrestato la donna, rilasciandola poco dopo per la lievita’ delle ferite causate.

(04/04/1910)

Oggi 04 aprile la Società di Pubblica Assistenza ha deciso: che nel prossimo mese di maggio verrà effettuata una fiera di beneficenza. A tale scopo il Municipio ha concesso a titolo gratuito il piazzale presso le ferrovie.
Volendo favorire il buon esito della manifestazione, la società di ginnastica “Emporium” e l’ Unione Ciclistica Empolese, organizzeranno ogni domenica di maggio: feste sportive e gare ciclistiche.

(05/04/1894)
Grande successo a Pontorme per la conferenza sulla “LIBERTÀ” di don Augusto Del Vivo. Fu fatto prezioso dono al predicatore di un mazzo di fiori del fioraio Giuseppe Sostegni, brevettato da S.A.R. il Duca d’Aosta.

(06/04/1892)
Serata dedicata.
Ha avuto luogo questa sera uno spettacolo dedicato al bravo baritono Antonio Bezzi.
“Antonio Bezzi, nella stagione di quaresima ha sostenuto, con successo, la parte del dottor Malatesta nell’ opera Don Pasquale. Non sono mancati applausi, chiamate sul proscenio e poesie di circostanza”.
Nella serata si è voluto omaggiare la di lui maestra: Maria Ercolani Fanciullacci.

(06/04/1908)
L’ Unione Ciclistica Empolese richiede al pubblicista Guido Rabetti, di tenere la sua “applauditissima conferenza sul raid Pekino-Parigi”, illustrandola con 200 splendide proiezioni.

(06/04/1909)
Si terrà questa sera, nel chiostro annesso alla propositura, una conferenza dell’ Avv. Donati, il tema sarà: ” i diritti della famiglia”. Sono attese circa 1.000 persone.

(07/04/1875)
Si è diffuso in tutto il circondario un manifesto anonimo. Gli autori, abitanti nelle frazioni di Ripoli-Gavena-Bassa, chiedono di distaccarsi da Cerreto ed aggregarsi a Fucecchio; accusano inoltre il comune cerretese di essere completamente dipendente da quello di Empoli. Tutte le strade costruite dalla municipalità di Cerreto, sarebbero state costruite per favorire i commercianti di Empoli.

(08/04/1912)
Ogni 4 anni il popolo di Ponte a Elsa, “con pompa solenne” effettua la processione del Cristo redentore.
Tutte le vie anche quest’anno erano illuminate subito dopo il tramonto. “La Ditta Nazzareno Bartalucci incendiava la bellissima e artistica illuminazione”. A seguire il simulacro del Redentore, c’erano i giovani del paese in abiti storici e la banda del paese diretta dal Maestro Innocenti.
Si ringraziano:
parroco don Baldassarre Ficini; cappellano don Quintino Lotti; presidente del comitato Tebaldo Fontanelli e la corale di Fucecchio.

(09/04/1908)
Dopo giorni di attente indagini, il delegato di P.S. Forini, arresta L.G. di anni 27 residente in Via Ridolfi. L.G. avrebbe avvelenato la madre aggiungendo del sublimato corrosivo nel brodo. L’ interrogatorio della sorella avrebbe confermato l’accusa. Sconosciuti i motivi del gesto. Le indagini proseguono.

(09/04/1908)
Il giorno 09 aprile il delegato di P.S. risolve il caso del furto di un cavallo.
Giorni addietro venne rubata una cavalla al Sig. Borghini. Nella stessa notte fu rubato anche il barroccio del vicino Giani David. Pochi giorni dopo, a Pelago, uno chaffeur con la sua auto, aveva incrociato 2 uomini su un barroccio; li aveva riconosciuti come quelli che gli avevano venduto un cavallo. Insospettito aveva allertato i Carabinieri che con l’auto guidata dallo chaffeur riuscivano a raggiungerli. Una volta fermati avveniva una colluttazione. Dopo l’arresto veniva informato il Forini. Si recavano a Pelago il Sig. Borghini ed il delegato di P.S. Il derubato riconosceva il cavallo. Lo stesso delegato scopriva che gli empolesi: G.L. e U.N. avevano effettuato il furto su commissione giunta da Genova.

(10/04/1753)
Nasce il futuro Monsignor Giovanni Marchetti. Sono suoi genitori Giuseppe Marchetti e Dorotea Brandi.

(10/04/1908)
Questa mattina alle ore 10.00, in via G. del Papa, di fronte al negozio del Cinali, una vettura pubblica investiva la piccola Brunetta Sani di Faustino di anni 7. La piccola, che si stava recando a scuola, veniva visitata dal Dr. Pandolfi che la giudicava guaribile in pochi giorni.

(10/04/1912)
“Al Teatro del Popolo di Castelfiorentino si è tenuto un concerto a beneficio del Ricovero di mendicita’ Ciapetti”. Protagonista il bravissimo musicista empolese Fanfulla Lari col suo maestro Franci. Accompagnatori vocali sono stati: la soprano Sig.na Biancalani, il tenore Bersellini ed il baritono Antonio Casini; al pianoforte il Sig. Bogani.

(11/04/1896)
Al Circolo Musicale Empolese (diretto dalla Maestra Fanciullacci), la simpatica signora Livia Del Vivo, soprano, nell’ aria dell’ Aida e della Gioconda, fu applauditissima.

(11/04/1901)
È ormai sicuro che l’ Ing. Lorenzo Antonini, offrirà al comune o ai comuni che estendono la loro amministrazione in questo borgo, di costruire senza compenso, ampi locali per uso scuole sul suo teatro. L’ubicazione sulla piazza e la posizione aerata, renderebbe le scuole più salubri e belle.

(12/04/1851)
Con la nomina dell’ Ispettore Pietro Frosini, nasce la Polizia Municipale di Empoli.

(12/04/1894)
Nasce il Veloce Club Empoli (società ciclistica). Il giorno di festa non poteva essere meglio omaggiato, ieri il “socio” Guido Santini ha conquistato il 2° posto alle gare ciclistiche di Firenze (categoria 15 chilometri). I soci dopo l’inaugurazione si sono recati in visita al loro presidente, Conte Papudoff, residente al Terrafino.

(12/04/1899)
Il bravo orologiaio empolese Sig. Tebaldo Cesari, ha omaggiato giorni fa S.M. la Regina di un “Remontoir” costruito con una pentola in ceramica. Per ringraziarlo Sua Maestà ha inviato al Cesari un gioiello in brillanti con monogramma Reale.

(12/04/1900)
La sera del 12, in occasione delle funzioni della Settimana Santa, la Società Corale di Santa Cecilia, diretta da Ivo Salvi, ha eseguito un “Miserere” composto dal rinomato maestro Alfonso Dami. Il nostro concittadino Alfonso Dami (Direttore del Conservatorio musicale di Ginevra, Direttore della prima Società musicale di Ginevra, Direttore delle principali orchestre europee) compose il Miserere da giovane.

(13/04/1906)
Il Magistrato della Misericordia invia la somma di L.50 a S.A.R. il Duca d’Aosta, presidente del comitato centrale per le vittime dell’ eruzione del Vesuvio.Il Magistrato si scusa per l’ esiguità dell’offerta, dovuta alle ristrettezze del bilancio dell’Opera Pia.

(15/04/1866)
Presso il teatro, ha tenuto un concerto la Banda musicale della Società degli Operai. In collaborazione con la Società musicale si esibirono: Ferdinando Busoni (maestro di clarino), Giovanni Lotti (maestro di flauto). Accompagnò al pianoforte Raffaele Felici. Il giovane Cesare Noccioli, maestro della banda, ha diretto in maniera impeccabile .

(15/04/1893)
Furto in propositura a danno del Preposto Gennaro Bucchi. Mentre l’ instancabile Preposto era intento con la Messa, un malvivente si annunzio’ come vecchio amico alla perpetua. La povera donna lo lasciò ad aspettare. Quando il Bucchi rientrò vide lo scrittoio aperto da cui mancavano 200 lire. L’Autorita’ indaga.

(15/04/1909)
Banchetto. Dopo la notizia del suo trasferimento ad Aosta, il Pretore Giuseppe Tosca, ha offerto un banchetto di ringraziamento. La serata ha avuto luogo alla locanda dell’ “Aquila Nera”. Erano presenti: Ugo Chiarugi (assessore anziano), sig. Palvani (direttore della locale Banca d’Italia), cassiere Capriata, gli avvocati Lami Giovanni, Pacilli Michele, Lensi Alberto, Picchiotti Giacomo, Del Vivo Tommaso, Chellini Roberto, vicepretore Traversari Vitaliano, Salvadori Umberto, Franchi Giulio, vice cancelliere Banchi, ufficiali giudiziari Del Ferraro Isidoro e Luigi Corsini.

(16/04/1882)
Alle ore 14.00 del 16 aprile, la Banda di Empoli è invitata a tenere un concerto nel parco di Villa Alberti.

(17/04/1905)
Sciopero dei ferrovieri. In pieno sciopero dei ferrovieri, alle 06.23 giungeva il treno 171 da Livorno. Il macchinista ed il fochista si rifiutavano di proseguire. Due ferrovieri si rendevano disponibili per la sostituzione, per tale motivo venivano minacciati. Il Delegato di P.S. procedeva all’ arresto dei facinorosi .

(18/04/1908)
Riuscitissima la festa del Cristo Redentore. Molto partecipata la processione. Il coro degli uomini ha eseguito il Miserere, mentre quello delle donne, diretto dalla Signora Ida Gillio, ha splendidamente intonato una laude alla Vergine. Perfetta l’illuminazione delle ville: Del Vivo, Municchi e Palleschi. Un ringraziamento al presidente del comitato Tobaldo Fontanelli, Don Baldassarre Ficini, Don Quintino Lotti, Don Cesare Terreni, Don Domenico Tinagli e Pucci Antonini.

(18/04/1911)
Disastro ferroviario. Questa mattina, alle ore 12, mentre sostava il diretto per Livorno, per un cambio binario, veniva investito in coda da un treno. Alcuni vagoni deragliavano causando un danno di L. 3.900. Fortunatamente non ci sono state vittime.

(19/04/1899)
Inizia oggi il processo per le malversazioni alla Banca Popolare Cooperativa di Empoli. Sono imputati il ragioniere capo, l’aiuto ragioniere ed il cassiere. La Banca si è costituita parte civile.

(19/04/1908)
Censimento di bestiame.
A seguito del censimento del bestiame ecco i risultati: equini 917, bovini 1716, suini 216, ovini 871, caprini 191.

(19/04/1908)
A seguito della legge nazionale, vietante il lavoro nei giorni festivi, è stata emanata una disposizione municipale che esclude: macellerie, panetterie, pizzicherie e tutti gli esercizi che trattano generi alimentari. In tal modo la legge viene praticamente aggirata.

(19/04/1908)
Ha aperto oggi in via G. Del Papa il cinematografo del Sig. Leo Sestilio. A breve ne aprirà uno “grandioso”. Verrà installato nello stabile ove si trova “La Tazza D’oro”.

(20/04/1893)
Questa notte, una pattuglia composta da due RR CCa cavallo e due appiedati, ha avuto uno scontro con alcuni ladri. Lo scontro è avvenuto tra Ponte a Elsa, Brusciana e La Bastia. Uno dei carabinieri, gravemente ferito, si è presentato all’ Osteria Bianca, qui ha ricevuto le prime cure; in seguito è stato trasportato a S.Miniato. Nessun arresto è stato effettuato.

(20/04/1900)
Il vino empolese: Gatteschi “nobile Pio”, è stato premiato alla mostra campionaria internazionale dei vini che si tiene a Firenze.

(20/04/1910)
Alle ore 19.30 di oggi, 20 aprile, è avvenuto un incidente sul lavoro. Nel pastificio elettrico di Leone Borgioli, sito in Pontorme, mentre l’ operaio Fulignati era intento alla pulizia delle macchine, si feriva ad una mano. La prognosi è di 30 giorni .

(20/04/1915)
Circa 300 donne sono arrivate a Empoli da Montalbano, Vinci e Cerreto Guidi, in città si sono aggiunti molti empolesi. La folla ha percorso la città gridando “abbasso la guerra”, è stata ordinata la chiusura del Municipio e di tutti i negozi, i dimostranti si sono diretti alla stazione. Alla stazione era distaccato l’87’ fanteria, insieme a molti poliziotti e carabinieri. Il delegato Adorni ha spiegato alla folla, che ormai consisteva di 2.000 persone, che non avrebbe permesso l’invasione della stazione. Sono avvenuti disordini e parapiglia, un carabiniere e il Ten. dei CC di S.Miniato sono rimasti gravemente feriti. I Sig. Ferdinando Panzani e Ilio Liserani sono rimasti feriti dalle percosse mentre cercavano di placare gli animi dei più esagitati.

(20/04/1921)
Il Commissario Prefettizio decide di cambiare il nome a un tratto di Via del Giglio. Il tratto di strada che va da Via Marchetti a P.zzetta Garibaldi si chiama da oggi Via dei Martiri, in ricordo dei militari uccisi circa un mese prima.

(20/04/1922)
Rubate nella Collegiata di Empoli quattro tavole del 1300. Le tavole sono state restituite da un collezionista milanese su invito dal Commissario Modigliani di Firenze che ha promesso l’immunità a chi restituisce opere d’arte rubate, di cui è venuto in possesso non conoscendone la provenienza dolosa. Gli autori materiali del furto furono Carobbi, Giovagnoli e Pertica. I tre avevano formato una banda dedita al furto di opere d’arte in Toscana. Furono centinaia i furti compiuti dalla banda, furono sempre loro a trafugare la pala della circoncisione a Massa Marittima. I tre furono processati al tribunale di Lucca.

(21/04/1905)
La signora G.L. di anni 89 è stata accoltellata. Il colpevole è il marito, tuttora latitante. Si sono occupati delle ferite il Dott. Paladini, Fracassini e Chiarugi. La prognosi è riservata. Il vicepretore avv. Figlinesi ed il Delegato Di Battista indagano sul caso.

(21/04/1908)
Il Delegato di P.S. Forini ed il brigadiere Novi, hanno rinvenuto nel fienile di un colono, nel villaggio della Tinaia, una pezza di “verzatino”; detto materiale era stato rubato nei giorni scorsi. La stessa associazione a delinquere, viene ritenuta responsabile anche del furto avvenuto ieri a P. a Elsa. Ignoti si sono introdotti nel magazzino dell’ impresa della luce elettrica, asportando 2 quintali di rame.

(21/04/1910)
Alle ore 22.00, la figlia diciassettenne del legnaiolo detto “CORONAIO”, cadeva in Arno all’ altezza dei macelli. Grazie al coraggioso intervento di Corti Paolo e Allegri Olinto, che si sono tuffati, la giovane è stata salvata.

(21/04/1910)
Si è tenuta, nei locali del nostro ospedale, la riunione della Società Toscana di Ostetricia e Ginecologia. Hanno partecipato i direttori di tutte le cliniche toscane. I medici empolesi erano rappresentati da: Dott. Santini, Dott. Salimbeni, Dott. Cav. Pandolfi e Dott. Pagliai. Nella successiva visita ai locali dell’ ospedale, la Commissione ha espresso un plauso per l’ottima organizzazione e funzionalità dei reparti.

(22/04/1900)
Nasce l’ Associazione Monarchica empolese V. Salvagnoli. Viene invitato per l’inaugurazione l’ On. Carlo Ridolfi. Alle 10.00, ad attenderlo alla stazione ci sono: cav.uff. Lami (presidente dell’ associazione), sig. Pandolfi (segreterio), sig. Raudini (sotto-prefetto), cav. Del Vivo (Sindaco), avv Bilenchi (pretore), sig Del Pela (deputato provinciale), sigg. Martelli e Ridolfi (consiglieri provinciali), assessori, consiglieri e rappresentanti dei comuni vicini. Alle ore 11.00 viene inaugurato il vessillo, donato dalle signore empolesi. Al Teatro Salvini, circa 500 persone, ascoltano il discorso dell’On Ridolfi. Nella sua oratoria ripercorre la vita di V. Salvagnoli. Alle 13.00, inizia il banchetto con 150 invitati. In questo giorno vengono gettate le basi della Federazione delle associazioni monarchiche.

(22/04/1904)
È morto questa notte, Padre Benedetto Pinotti di Cairo Montenotte, Cavaliere dei SS Maurizio e Lazzaro; fondatore e per anni rettore delle scuole pie empolesi. Padre Benedetto lascia un vuoto immenso in tutti gli empolesi. Amico del Salvagnoli, era rimasto vicino a tutti i suoi ex allievi.

(22/04/1910)
La “lega dei muratori e manovali”, dichiara lo sciopero per il 2 maggio, a meno che non vengano accolte le richieste presentate: muratori, aumento del salario orario da L. 0.30 a L. 0.40; manovali, aumento del salario orario da L. 0.20 a L. 0.30.

(23/04/1896)
Nel Consiglio comunale tenuto in data odierna, è stato commemorato l’ ex Gonfaloniere Vannucci Zauli. Sono state espresse le condoglianze alla vedova ed ai figli: avv. Antonio e Tenente Angiolo. Nella stessa seduta, il Consiglio, a malincuore, ha dovuto accettare le dimissioni del Cons. Giulio Ricci Barzky, che divenuto suocero del Cons. Paolo Bini, è quindi incompatibile con la carica.

(24/04/1778)
Il Senatore e Gran Priore di Pisa, Siminetti Niccolò, ha sposato in data odierna, la nobile dama di Firenze Masetti Maria. Il matrimonio si è tenuto nella villa del Senatore in Empoli vecchio.

(24/04/1908)
Il nostro concittadino Arturo Romboli, ha organizzato al regio Teatro Salvini, un concerto di beneficenza per il “ricovero dei vecchi” Vincenzo Chiarugi. Ecco il programma: 1) orchestra; 2) vernacolo pisano con A. Pescioni; 3) Nello Palai e Arturo Romboli “Gioconda atto 1°”; 4) Argia Romboli nell’ opera “Roberto il diavolo”; 5) Arturo Romboli romanza; 6) Argia e Arturo Romboli duo e romanza nel “ballo in maschera”. Direttore d’orchestra Maestro cav. Enrico Calosi. Al piano la maestra Maria Ercolani Fanciullacci. Molte le eleganti Signore e Signorine presenti: Rina Bini, Augusta Del Vivo, Elisabetta Caramelli, Angelica Ricci, Claico Castellani, Maria Del Vivo, Giulia e Alessandrina Del Vivo, T.Romboli, Cogliati, Comparini, Pistolesi, Nardi, Maria Vannucci, Figlinesi-Maccari, Cantini, Fanciullacci, Michelotti-Riasi, Parri, Cecchi, Bini Ida, Rita Fucini, Isola Del Vivo, Gazzarri, M.Picchiotti, Colucci, Salvadori, Salvagnoli-Marchetti, Montepagani, Masini, Mannucci, Mannaioni, Fiorenzuoli, Arpioni e Tilde Scardigli.

(25/04/1903)
Omicidio.
Oggi a Cortenuova in località STRADA, una lite tra cugini si è trasformata in omicidio, quando uno dei due ha sparato un colpo di carabina al cugino. L’assassino è ancora latitante. Si occupa del caso il Pretore avv. Mosca.

(25/04/1907)
Si sono uniti oggi in matrimonio Carlo Nardi (figlio di Ranieri Nardi industriale empolese) e Titty Maria Carlotta Salvadori (figlia del cav. Alceste Salvadori di Montespertoli). Il matrimonio civile è stato celebrato dal Sindaco U. Baldi, testimoni: Bastianini A. (Segr. comunale) e Bandolfi E. (ragioiere).

(26/04/1909)
Incidente sul lavoro presso la stazione ferroviaria. Il manovale Giuseppe Ronchetti, è rimasto incastrato tra un tender e una locomotiva. Subito soccorso dai colleghi Ottorini Tesi e Maestrelli, è stato accompagnato in ospedale. I dottori Paladini e Salimbeni, hanno stilato una prognosi di 70 giorni .

(26/04/1912)
Ponte a Elsa.
Per la sicurezza del “transito”, si è finalmente deciso di rimuovere i pericoli esistenti nel tratto di Provinciale al “Pozzino”. Si spera vengano allineate anche le casupole sul ponte.

(26/04/1912)
Si sono uniti oggi in matrimonio, il Sig. Cesare Becattini e la Sig.na Bianca Rousseau. Al Signor Becattini, macchinista della Regia Marina, ed alla Signorina Rousseau, sono stati offerti fiori e doni.

(26/04/1912)
Col treno da Pisa delle 21.50, sono giunti i reduci empolesi della Tripolitania appartenenti all’ 11° Bersaglieri: Salani Leonello, Bagnoli Paolo e Lombardi Gaspero. Ad attenderli, oltre alle famiglie, il Sindaco Del Vivo, gli Assessori, il Pretore Salis, la Banda della città e le Associazioni empolesi.

(27/04/1909)
I nostri fornai hanno aumentato il prezzo del pane, portando quello di prima qualità a 45 centesimi al kg, e quello di seconda a 39 centesimi al kg. Fortissimo il malcontento in tutta la città. Si temono disordini.

(28/04/1899)
Alle ore 08.00 di stamattina, un violento incendio è divampato nella fabbrica dei F.lli Rosselli a Pontorme. Per spengere le fiamme sono intervenuti i pompieri della Pubblica Assistenza: Calosi Cesare, Calosi Ludovico e Marmugi Guido. Durante l’opera di spegnimento, durata 2 ore, il pompiere Calosi Cesare è rimasto ferito .

(29/04/1776)
È morta oggi la Signora Maddalena Ristori. La signora era ormai famosa per la sua età: 110 anni

(29/04/1894)
La Compagnia Maggi ha presentato la brillante commedia: “Viaggio del Berlouron”, tradotta dal Sig. Giuseppe Brignone. L’ opera è esclusiva della Compagnia Maggi; ottima l’interpretazione del Sig. Zoppetti.

(29/04/1901)
Grande successo per la conferenza del prof. Vieri Bongi, con oggetto Vincenzo Gioberti. La conferenza si è svolta al Ginnasio.

(29/04/1901)
Il sottosegretario di Stato On.Niccolini, ha informato il Sindaco che sono stati approvati i progetti, per l’ampliamento della stazione ferroviaria e l’aumento dei binari.

(29/04/1912)
Ponte a Elsa ha festeggiato il ritorno del proprio figlio, Fontanelli Giuseppe, bersagliere dell’ 11°, reduce dalla Tripolitania. Il giovane ha attraversato il paese acclamato dai suoi concittadini.

(30/04/1897)
Si sono uniti in matrimonio nel comune di Cerreto Guidi, l’ avv. Adolfo dei Conti Figlinesi e la Sig.na Margherita Fucini, figlia di Patrizio Fucini. Tra gli invitati, il Sindaco di Empoli Paolo Del Vivo e lo zio della sposa, il Capitano d’ artiglieria Pucci. La festa è proseguita a Villa Fucini.

(30/04/1902)
Sua Maestà il Re, visto il profitto e la diligenza, dello studente Vannini Gesualdo (studente in lettere) ha inteso premiarlo con la somma di L. 250.

(30/04/1904)
“La nuova legge sugli alcool”, che consente l’ impiego dello “spirito” per la distillazione delle vinacce, crea opportunità di sviluppo nella nostra zona. L’ Accademia di scienze economiche tiene una conferenza a riguardo. Durante tale converenza verrà spiegato l’utilizzo dei macchinari utilizzanti lo spirito denaturato.

(30/04/1905)
Si sono presentati alle urne l’ 80% degli iscritti. Ci sono stati disordini. Il socialista C. è stato arrestato dal delegato di P.S.

(30/04/1905)
Splendida serata musicale al Circolo Musicale Empolese. Nella serata, organizzata dalla M. Ercolani-Fanciullacci, si sono esibiti: baritono A. Bezzi, tenore Cioni, la mandolinista Sig.na Giorgini ed il flautista Pietro Fabiani. Ottime prove di Alfredo Cecchi (oboe, allievo di P. Fabiani), e Ottone Cecchi (clarino, allievo di G. Fabiani). I due bravissimi fratelli Cecchi sono figli di Giuseppe Cecchi. Si sono esibiti anche: il Sig. Bini (fagotto) e Sig. Cipolli (corno). Presenti alla serata le eleganti signore e signorine: Ambrech-Del Gamba, Del Vivo, Fabiani, Fonio, Jacopini, Giorgini e Tofanari.

(30/04/1906)
Si è tenuta a S.Maria a Ripa la festa del Crocefisso. Ha curato l’organizzazione Padre Tito Marconcini dei Frati Minori. La Società musicale del Sig. Pietro Bini ha eseguito una messa a 3 voci del Perosi. Dirigeva P. Fabiani. Il Sig. Angiolo Pratesi ha eseguito un “elegia” da lui composta. Il giovane Angelo Cecchi ha eseguito una melodia per oboe, con trascrizione del Maestro F. Fanciullacci. Ha officiato la Messa Monsignor Bucchi. Suggestiva l’illuminazione del paese.

(01/05/1898)
Si inaugura oggi la “luce elettrica” a Empoli (pubblica e privata). Accollatrice dell’ impresa è la ditta Ing. Rodolfo Klein e C. Nessuna somma è stata sborsata dalla Municipalità, la ditta Klein ha acconsentito ad accettare, come canone annuo, quello che il Comune spendeva in petrolio. Tre bande musicali, festeggeranno l’avvenimento, esibendosi in vari punti della città.

(01/05/1900/8)
1900 Giornata senza incidenti. Solo gli operai delle vetrerie hanno “desistito” dal lavoro.
1901 Bella giornata, alcuni operai hanno disertato il lavoro, pochi i negozi chiusi. Socialisti e Mazziniani hanno pubblicato manifesti simili. I Socialisti anarchici hanno pubbicato un manifesto stampato a Ginevra e sequestrato dal delegato di P.S. La sera conferenza dell’ Avv. Salvadori al Politeama Borsellini.
1902 Il previsto discorso di G. Masini, da tenersi in P.zza Farinata degli Uberti, è stato vietato per motivi di ordine pubblico.
1904 Giornata passata senza incidenti. I Socialisti hanno pubblicato un manifesto. Vietato quello degli anarchici. Dopo il discorso dell’ Avv. Lensi c’è stata la solita passeggiata campestre. Al ritorno nell’ex caserma di Naiana, il Prof. Marini ha tenuto un discorso. Era presente una Compagnia del 4^ fanteria in caso di disordini.
1906 La Camera del Lavoro e la Sezione Socialista, hanno pubblicato manifesti che invitano a disertare il lavoro. I negozi sono tutti aperti. Era prevista una passeggiata campestre alla Villa del Cotone, di proprietà del Prof. Bottai. Il brutto tempo ha rovinato suddetta camminata. In serata all’ Arena Borsellini, il Deputato Masini ha tenuto un discorso.
1907 Programma: ore 08.30 arrivo alla stazione della banda musicale di S. Casciano. La banda empolese e quella sancascianese, dalla stazione si recheranno alla Camera del Lavoro. Ore 10.00 concerto in P.zza Farinata degli Uberti. Ore 14.00 riunione alla Camera del lavoro e gita campestre. Ore 18.00 discorso della compagna Balanoff. Ore 21.00 fiera gastronomica alla Camera del lavoro.
1908 Giornata tranquilla. Fabbriche aperte al mattino e chiuse nel pomeriggio. Alle 15.00 passeggiata alla Villa del Cotone. In serata comizio in P.zza Ferruccio, parlano l’ On. Masini e l’ operaio Busoni Raffaello.

(01/05/1909)
Inizia il Convegno turistico promosso dall’ Unione Ciclistica Empolese e sotto il patronato del Touring club italiano. Presidente onorario il Sindaco Cap. Angiolo Vannucci. Società partecipanti: Touring club italiano, Audax, Routier autonomo e Touring Triestino. Presiede il Comitato della festa il Cav. Giuseppe Ricciardi (Presidente Unione Ciclistica Empolese e delegato del Touring di Francia). Vice Presidente del Comitato Mazzinghi Giuseppe, Provveditore Vignozzi Ero, Cassiere Luchetti Azeglio, Segretario Mancini Oreste e Terreni Umberto, vice Segretario Ricci Barazky Nob. Cap. Giuseppe, Consiglieri: Mazzinghi Prof. Mario, Mari Emilio e Tinti Italo. Il programma è pubbicato dalla ditta Noccioli di Empoli.

(02/05/1905)
Giungono oggi i risultati delle elezioni di domenica 30 aprile. Schiacciante vittoria monarchica. Ecco i risultati degli eletti con i relativi voti: MONARCHICI: Paladini cav. dott. Luigi 1064; Del Vivo comm. ing. Paolo 1054; Castellani Olderigo 1049; Vannucci Angelo 1046; Picchiotti cav. ing. Giulio 1046; Moretti ing. Luigi 1037; Capoquadri avv. Tito 1028; Chianini cav. avv. Gregorio 1023; Lami comm. avv. Giovanni; Chiarugi cav. dott. Ugo 1018; Del Vivo avv. Gino 1011; Del Vivo ing. Agostino 1006; Del Vivo ing. Alfredo 1004; Figlinesi conte avv. 1004; Ricci-Bardzky cap. Giuseppe 964; Mancini Angelo 959; Fabiani Paolo 956; Comparini Emilio 955; Rosseau Bruno 954; Rosselli Giuseppe 945; Mancini Tito Bonfiglio 941; Montepagani Armando 931; Riccetti Alfredo 912; Romagnoli cav. Giuseppe 822. SOCIALISTI: Bottai prof. Filippo 854; Lensi avv. Alberto 880; Traversari avv. Vitaliano 873; Salvadori avv. Umberto 871, Mannaioni Lattanzio 859.

(02/05/1908)
Questa mattina si è svolta in Pretura, la causa per gioco d’azzardo contro 36, tra frequentatori e dirigenti del Circolo Popolare. Il delegato di P.S. nel gennaio scorso li aveva denunciati, avendoli scoperti a giocare a “palline” (buchette). Il perito ha stabilito che trattasi di gioco d’abilità e non d’azzardo. Tutti gli imputati sono stati assolti.

(02/05/1910)
Non essendo riusciti a raggiungere l’intesa, sono entrati oggi in sciopero i muratori. La situazione è tranquilla.

(02/05/1911)
Col cerimoniale di rito, il Rev. Sacerdote G. Rossi, ha preso oggi possesso della Curia dei SS Giacomo e Filippo al Pino.

(02/05/1912)
Si è tenuto oggi, nelle stanze del R. Teatro dei “Gelosi impazienti”, un banchetto per i reduci della Libia. Il banchetto è stato offerto dai Partiti Costituzionali empolesi.

(02/05/1915)
Con deliberazione d’urgenza il Comune rinnova l’accordo con le PP.AA. per il servizio dei Pompieri.

(03/05/1776)
Il Dottor Roberto Francesco Dolci (Priore di S.Pietro a Riottoli), ha chiesto al suo popolo, di pregare per la salute del Sovrano e della Real famiglia. Ha ricordato inoltre, come R.A.S. abbia donato a tre povere fanciulle di questo popolo, la “dote” a loro mancante.

(03/05/1901)
Inaugurato questa mattina il Ginnasio “Leonardo da Vinci”. La cerimonia si è svolta nelle stanze della biblioteca. Erano presenti al banco della presidenza: cav. A. Capoquadri (f.f. del Sindaco); il Sotto-prefetto di S.Miniato; il cav. Renato Fucini (Regio Ispettore Scolastico); U. Chiarugi (assessore); i professori del Liceo, del Ginnasio e delle Scuole Tecniche. Presente anche il Sindaco di Vinci. Tra il pubblico gli Assessori del Comune cav. ing. P. Del Vivo e cav. avv. G.B. Del Vivo, i Consiglieri comunali e provinciali: Vannucci-Zauli e cav. Ciardini, oltre a Autorità civili e militari. Dopo la “Marcia Reale”, intonata dalla banda comunale diretta dal Maestro G. Fabiani, ha parlato il cav Capoquadri. Il prof. Renato Fucini ha portato il saluto del Ministro della pubblica istruzione. Il preside del nuovo ginnasio, prof. Danelli, ha ricordato tutte le personalità a cui Empoli ha dato i natali, inserendo tra loro R. Fucini. Il giovane prof. Zippel ha ricordato i fatti salienti della vita di Leonardo da Vinci. Il dott. Chiarugi, padrino della bandiera della scuola (confezionata con trapunte in oro dalle signorine Figlinesi) ha consegnato la stessa, agli alunni della scuola.

(04/05/1908)
Si è tenuto, al Teatro Salvini, nella serata del 4 maggio un “Esperimento ginnastico”. Le società ginniche “Libertas” (Pistoia), “Emporium” (Empoli) e “Pro Italia” (Montecatini) hanno dato prova delle loro abilità. Il Maestro Terzilio Bizzari è stato chiamato più volte alla ribalta. Sono state presentate: combinazioni figurate con bastoni e clavette, esercizi alle parallele ed agli anelli. Le signorine della società montecatinese, hanno presentato il programma che porteranno alle nazionali del 24 maggio. La serata ha avuto una coda musicale, bravissima la cantante signorina Noemi Mori e bravo il baritono Nello Gattai.

(05/05/1897)
Ieri sera, il colono Arrighi, dei Signori Vannucci-Zauli, è stato rapinato in località “Castagneto” a S.Giusto. L’ Arrighi è stato derubato di L. 1032 mentre tornava da Castelf.no. Appena giunto a Empoli, il colono denunciava il furto al delegato di P.S. Morelli. Il denaro era il provente della vendita di 3 bestie.

(05/05/1898)
L’ aumento del prezzo del pane, che sta creando disordini e rivolte in tutta Italia, ha creato malcontento anche da noi. Oggi, giorno di mercato, si temevono disordini, per fortuna il “calmiere” che ha ridotto di L.3 il prezzo al quintale, ha rasserenato gli animi. Domani inizierà la vendita del pane allo spaccio comunale; il giorno successivo è previsto l’arrivo del 67^ fanteria, comandato dal Tenente Colonnello Corsi nobile Carlo. I militari “prenderanno quartiere” al Convento delle Benedettine. Sarà compito del 67° intervenire in caso di disordini.

(06/05/1905)
Le Guardie di Città hanno arrestato S.G., S.S. e F.M., sospetti di essere gli autori del furto alla stazione .

(06/05/1906)
Sciopero degli stecchinai in una fabbrica di Pontorme. Non si tratta di rivendicazione alcuna, solo di divergenze tra la Direzione milanese e gli operai sul metodo di lavorazione.

(06/05/1907)
Il Sindaco riferisce in consiglio comunale riguardo alla risposta del Maestro F. Busoni. A seguito della richiesta fatta dal consiglio comunale, con lo scopo di organizzare un concerto del Maestro a Empoli, il Busoni così rispondeva: “dovendo sorvegliare l’andata in scena a Berlino, di un mio lavoro teatrale, sono impossibilitato a venire, ma la voglia è tanta e non risponderò negativamente al prossimo appello.

(07/05/1898)
Ha aperto questa mattina lo spaccio comunale del pane. Il prezzo “calmiere” deciso dalla Giunta è di L. 0.30 al kg.

(08/05/1910)
IL prof. Stiattesi ha tenuto alle 21, una conferenza sulla “cometa di Halley”.

(08/05/1911)
Il Consiglio comunale, avendo deciso il restauro del Palazzo Pretorio (sede della Dieta di Empoli), ha convocato il “Comitato per il monumento a Francesco Ferrucci”; il Sindaco avv. Gino Del Vivo (presidente del comitato), ha ascoltato il vice-presidente cav. Giuseppe Romagnoli. Il Comitato ha deciso di contattare lo scultore empolese Romeo Pazzini per i bozzetti ed i progetti.

(09/05/1896)
Un fulmine ha colpito il campanile della chiesa di S. Giusto. Il fulmine ha distrutto parte del campanile e 3 stanze della canonica. Erano presenti Don Raimondo Cioni (illeso) ed il chierico Emilio Campagli (ustionato leggermente).

(09/05/1898)
Il Ten. Gen. Heuschil, pubblica il compiacimento per l’ App. dei Carabinieri Brandi ed una pattuglia del 67° fanteria. La motivazione è la seguente: nella mattina del 9 maggio corrente mese, approfittando dei disordini che coinvolgono le campagne toscane, 150 abitanti di Monterappoli e alcuni empolesi, si aggiravano per le fattorie, taglieggiando e derubando. L’ App. Brandi Giovanni, il Carabiniere Corsi Giovanni e 10 soldati del 67° fanteria, accorsero e fronteggiarono i banditi con la baionetta innestata, riuscendo a trattenerli in arresto per un ora, fino al giungere dei rinforzi da Montespertoli.

(09/05/1908)
Il municipio ha stabilito che dal 14 maggio, si terrà un corso teorico-pratico di conferenze agrarie. Il corso, gratuito, avrà luogo per tutto l’anno scolastico. Inaugura il corso medesimo il prof. Giuseppe Gori-Montanelli (direttore della cattedra ambulante di agraria).

(09/05/1910)
In occasione dei 9 anni dalla costituzione della PP.AA. di Ponte a Elsa, si è deciso di organizzare una festa di beneficenza, allo scopo di raccogliere fondi. Ecco i nominativi del comitato organizzatore: Giagnoni Stefano (presidente), Capoquadri Luigi (vice-presidente), Bastianoni Vittorio (direttore), Caparrini Giuseppe (vice-direttore), Terreni Angiolo (segretario), Gazzarri Lanciotto (vice-segretario), Santini Zelindo (provveditore), Conforti Raffaello (sotto-provveditore), Antonini Torello (cassiere), Rousseau Bruno e Antonini Tito (revisori). Consiglieri: Nacci Artidoro, Giuseppe Bagnoli, Fontanelli Tebaldo, Antonini Eugenio, Fucini Siro, Giuseppe Scardigli, Gillio Ulrico, Umberto Becattini, Lupi Ruggero (farmacista), Antichi Ferdinando, Pelleschi Francesco, Pagni Enrico, Pagni Manlio, Bagnoli Italo, Faraoni Paolo, Campigli Giuseppe, Ronchi, Menichetti, Marzappi Giulio, Fontanelli Gino, Matteoli, Arpiani, Viviani, Lari Ferdinando, Naldi Baldassarre e Giani Mario.

(10/05/1898)
È giunto a Empoli da Siena l’ ottavo squadrone appartenente al 6° cavalleria di Montebello. L’ invio dei soldati si è reso necessario a seguito dello “Stato d’ Assedio” proclamato in Toscana.

(10/05/1902)
La Conferenza di A. Frilli nella p.zza del paese di Limite è stata interrotta da gravi tumulti. Circa 100 socialisti giunti da Empoli hanno creato disordini nella p.zza costringendo la Forza Pubblica a sospendere la conferenza.I contestatori empolesi sono stati espulsi dal paese.

(11/05/1834)
Dalle 06 di mattina alle 18 di sera si tiene una preghiera, con esposizione dell’immagine dell’Immacolata Concezione.
Tale preghiera doveva essere di buon auspicio per la gravidanza della Granduchessa Maria Antonia. Le preghiere ebbero buon esito perchè il 21/05/1834 nacque Maria Isabella d’Asburgo Lorena.

(11/05/1894)
Sono stati inaugurati e collegati con l’ ufficio di Empoli, quelli di Cerreto G. E Limite. Con l’ aggiunta di questi 2 uffici Empoli può dedicarsi ai suoi soli abitanti.

(11/05/1905)
Il Ministero della Guerra ha elevato la Sezione locale dei RR.CC. a Sezione di 1′ Classe. Dal 1′ di luglio la Sezione verrà quindi comandata da un Ufficiale. Anche i ranghi di Sottufficiali e Carabinieri verranno aumentati.

(12/05/1879)
Nasce a Pontorme Odoardo Giannelli. Spese la sua vita in marina. Molti brevetti sono riconducibili a lui, il più famoso di tutti quello scelto dall’Ammiragliato che consentì di riportare a galla la nave Leonardo da Vinci, affondata a seguito di un’esplosione. Lo stesso sistema inventato dal Giannelli venne utilizzato recentemente per il recupero della Costa Concordia. Al Giannelli sono riconducibili alcuni brevetti relativi ai sommergibili. Fu sotto la sua direzione all’Arsenale di Castellammare di Stabia, che venne varata l’Amerigo Vespucci.

(12/05/1895)
Con una lettera aperta, rivolta al Collegio di Empoli, il marchese Carlo Ridolfi ha ringraziato per la candidatura ed ha promesso il massimo impegno in caso di rielezione.

(12/05/1906)
Si è tenuta a Firenze una riunione tra rappresentanti empolesi e tutti i sindaci della Val di Nievole oltre alla presenza del Cons. Regionale Cav. Montanelli, Ing. Agostino del Vivo e Avv. Gino del Vivo (Assessori empolesi) ed i sigg. Parlanti e Ing. Colzi di Monsummano. Ha presieduto il Sindaco di Empoli. Nessun accordo è stato possibile.

(13/05/1530)
Inizia l’assedio di Empoli.

(13/05/1897)
Ministero della Guerra ha reso noto oggi la lista dei prigionieri componenti la “colonna de Baillon”, tra loro l’empolese sold. Pelagatti. Probabilmente rientreranno con la nave “Adria”.

(13/05/1897)
Intervento dei pompieri empolesi al mulino di Granaiolo appartenente alla Società Puccioni Luigi e C. L’ incendio è divampato nel reparto zolfo ed è stato circoscritto dai pompieri. Il macchinario è andato distrutto, la caduta di una tettoia ha ferito gli operai Masoni e Bussotto. I danni ammontano a 1.000 lire.

(13/05/1904)
Si è costituito oggi un comitato per onorare Padre Benedetto Pincetti, fondatore delle scuole pie di Empoli. Il 20 maggio, in occasione dei funerali la Società empolese di musica sacra, presieduta dal Sig. Pietro Bini, eseguirà la messa funebre a 3 voci del maestro Perosi. In detta data verrà scoperta una lapide nella chiesa di S. Agostino. Compongono il comitato vecchi frequentatori delle scuole pie: Mons. Bucchi Gennaro presidente onorario, cav. dott. Chiarugi Ugo presidente effettivo, Daddi d. Giuseppe, prof. Bini Ferruccio, avv. Tito Giuntini, d. Raffaello Rossini, Cantini Pietro, Comparini Emili, Del Vivo Alfredo, avv. Del Vivo Gino, prof. dott. Vittorio Fabiani, cav. uff. avv. Pandolfi, ten. G. Ricci Bardzky, Montepagani Gino e Salvi Ivo.

(13/05/1905)
Si è tenuto oggi il primo Consiglio comunale. All’ ordine del giorno il passaggio di consegne tra il Regio Commissario ed il Sindaco. Intemperanze della minoranza socialista, il Regio Commissario, Cav. Mascolini, ha dovuto ordinare lo sgombero dell’ aula; è stato in questo momento che il Delegato De Battista ha dovuto arrestare il socialista R.B. per aver definito “zampognaro” e altro il Regio Commissario. A porte chiuse la maggioranza monarchica ha eletto il Cav. Gregorio Chianini alla carica di Sindaco. Eletti in Giunta come Assessori effettivi: cav. dott. Chiarugi Ugo, Vannucci Angelo, ing. Del Vivo Agostino, avv. Capoquadri Tito. Eletti come Assessori supplenti: dott. Paladini Luigi e avv. Gino Del Vivo.

(13/05/1906)
Moltissimi empolesi si sono recati in pellegrinaggio al Santuario di Petroio. Sono terminati oggi i festeggiamenti per il IV centenario dall’ istituzione della Congregazione della Vergine del Rifugio. Ha officiato la S. Messa Monsignor Bucchi. Si ringrazia il comitato presieduto dai Sigg. Conti degli Alessandri ed il parroco A. Zanieri. Al termine della S. Messa ci sono stati fuochi pirotecnici e l’ esibizione della Filarmonica Cerretana.

(14/05/1911)
È stato inaugurato il ricreatorio festivo per i ragazzi del popolo. Il complesso è stato realizzato grazie all’impegno dei padri scolopi. Tutti i locali sono illuminati da luce elettrica. Le decorazioni sono dell’ emplese Zelindo Maestrelli. Bello il teatro a doppio prospetto e ampia la palestra. Ottima musica ha allietato la giornata: l’orchestra empolese “G. Puccini” diretta dal maestro Fanciullacci ha eseguito “Festa Andalusa”; le cantanti fiorentine Procacci e Arcangeli hanno duettato accompagnate dal violino dell’ empolese Walter Graziani, lo stesso ha poi tenuto un concerto pianistico; ottima l’esecuzione del prof. Carlo Nucci. Ha benedetto il ricreatorio il Proposto G. Bucchi.

(14/05/1912)
Si è svolta a Prato l’importantssima gara ciclistica Prato-Pistoia-Prato, la gara della lunghezza di 65 km ha seguito il percorso Prato/Poggio a Caiano/Pistoia/Poggio a Caiano/Prato. I corridori dopo 2 ore circa si sono presentati all’ arrivo in volata. Vincitore Pizzorno Gettullio su bici DEI (squadra G.Cei di Empoli), 5° classificato Scarselli Angelo di Empoli.

(16/05/1860)
La Toscana, da pochi mesi entrata a far parte del Regno Sabaudo, si trova per
la prima volta a celebrare la “Festa dello Statuto”.
La “Festa dello Statuto” viene celebrata dalla Chiesa col “Te Deum” (inno del
ringraziamento). L’uso del “Te Deum” per tale ricorrenza è palesemente osteggiato dalle alte gerarchie ecclesiastiche; tale avversione si concretizzerà col divieto imposto dai Vescovi al suo utilizzo.
Il divieto vescovile è continuamente ignorato, talvolta per opportunismo e più spesso per paura (molti sono i vescovi ed i preti arrestati, su ordine del Ministro Farini,).
Empoli, trovatasi per la prima volta di fronte a tale scelta, sembra adeguarsi
al volere dei nuovi governanti. “La Nazione” esalta la serenità e l’entusiasmo delle celebrazioni empolesi, sottolineando l’utilizzo del Te Deum.
Due canonici empolesi si distinsero e non piegarono il Te Deum a celebrazioni di parte: Padre Ulisse Linari, Parroco della chiesa di Santa Maria a Cortenuo-
va, ed il Canonico Niccolò Notari, Parroco a Pontorme ed Economo spirituale della chiesa di San Donato.
I due parroci si rifiutarono di solennizzare la Festa dello Statuto. Non soddisfatti, quando il “Monitore Toscano” etichetto’ i due come -disobbedienti- ribadirono la loro posizione con una lettera comune alla rivista “L’Armonia”, spiegando che i disobbedienti erano stati quei preti che avevano ignorato l’ordine del Vescovo.
Padre Niccolò Notari Parroco di Pontorme dal 1842 al 1879 fu eletto Canonico nel 1857.
Così la Gazzetta di Firenze descriveva il suo arrivo a Pontorme il due
settembre del 1842:
“Il popolo di Pontorme omaggio’ di sincerissima gratitudine, ed affetto speciale il Molto Rev.do signor D. Niccolò Notari già Priore a Campriano
allorché eletto a reggere la Parrocchia di S. Michele, posta nel Castello di Pontorme, il 2 del mese di ottobre, asceso sovra la carrozza con la seconda
Dignità del Capitolo, circondato da un Popolo esultante di gioia, lietemente
accompagnato dai suoni dell’abilissima Banda Militare, da Empoli alla nuova
Parrocchia di Pontorme recavasi, numerosa folla di sue pecorelle stava attendendo anelante da molto tempo il desiderato Pastore, il quale finalmente
comparve, e disceso sulla porta maggiore del Tempio, vestitosi degli abiti sacri asperse, con acque lustrali, il suo novello gregge, quindi visitato l’Altare del SS. Sacramento, ascese il Pergamo, da dove aprì l’espansivo suo cuore con bella ed allusiva allocuzione degna d’ogni elogio. Cantò solenne messa di Maria del Rosario, cui accompagnò l’armoniosa Banda Militare per tutto il tempo. Sulla sera ardevano spessi fuochi, le quattro campane tramandavano festante suono. Voci di giubilo, e di letizia udivansi incessantemente ripetere -viva il nostro Pastore, il nostro Padre evviva-. Tutto in somma echeggiava dogn’ intorno esultanza e gaudio. Salve egregio Pastore, salve: pasci il tanto caro affezzionato tuo Popolo che dopo Dio in te confida onde condursi alla salvezza eterna”

(16/05/1904)
È deceduta oggi Giovanna Fucini nata Nardi, madre di Renato Fucini. Il decesso è avvenuto nella propria villa di Dianella presso Vinci.

(16/05/1909)
Si è tenuto al Teatro Salvini il banchetto dell’ On. Gino Incontri, 500 i coperti serviti (la ristorazione è stata gestita dal bravo Bertelli, proprietario del buffet della stazione e del Tazza d’ Oro). Appena giunto a Empoli l’ On. Incontri accompagnato dal prefetto conte Cioja, l’ avv. Gabbrielli e dal comm. Lucurgo Cappelletti, è stato ricevuto dal Sindaco di Empoli cap. Vannucci, dal deputato provinciale Lami, dal Sindaco di Limite cav. G. Picchiotti e dal Sig. Renato Bucchi. L’ Onorevole ed il prefetto hanno visitato l’ospedale egregiamente diretto dal cav. Bucchi, prof. Paladini, dal pres. del consiglio di amministrazione Martelli, marchese Antinori, barone Ricasoli, Sig. Quarratesi e dal segr. del Consiglio avv. Gabbrielli. Grazie a queste personalità l’ospedale è stato ingrandito e sono state create nuove corsie. Al banchetto il tavolo d’onore era così composto: – On. Incontri, On. Queirolo, pref. Cioja, prof. Licurgo Cappelletti, ass. Ugo Chiarugi, comm. Lami, comm. Bachi per il comune di S. Miniato, cav. Gabbrielli, comm. prefettizio di Castelfiorentino Guerrini, il Sindaco di Limite Giulio Picchiotti, cons. provinciale C. Alberto Conti, cav. Ortona sottoprefetto di S.Miniato, cav. Ciapetti Sindaco di Montaione, cav. Bossi Sindaco di Fucecchio, ing. Fucini Sindaco di Cerreto, cav. Marzi per il Sindaco di Vinci, cap. Vannucci Sindaco di Empoli, avv. Del Pela, avv. Iacopo Seghi, avv. Giovanni Luschi, avv. Venturi Sindaco di Montelupo, dott. Arnolfo Pandolfi uff.le sanitario del comune di Empoli, avv. Augusto Pozzolini, avv. Roberto Chelini, cav. Giuseppe Ricciardi, Guglielmo Pucci, ing. Bensa, cav. Mancianti, Giuseppe Verdi, cav. Ugo Palmani, Parravicini, Vincenzo Trotta capostazione, Giuseppe Mantovani, Rigatti, Italo Soldani, Cino Cinotti, dott. Pietro Novelli, cav. Leonori, dott. Paladini, prof. Angelo Signorini, Alfredo Berni, Valente Tozzini, Gaetano Scarselli e Rodolfo Scardigli. Tra i discorsi il più applaudito quello di Fabio Pandolfi, inneggiante alla riconquista del collegio che fu di Salvagnoli e Biancheri.

(17/05/1614)
Santa Maria a Ripa;
A quel tempo (1614) delle 5 chiese anticamente presenti, quella di Santa Maria a Ripa era ormai divenuta la più importante.
In questa data muore a Pisa, all’età di 19 anni, il Principe Francesco dei Medici, figlio di Ferdinando I Granduca di Toscana. Durante il trasferimento da Pisa a Firenze il corteo funebre sosta per la notte nella chiesa di S.Maria; sarà però una sosta brevissima, poiché visto il rango del defunto si ritiene più opportuno trasferirlo in Collegiata.
Il trasferimento diventa una vera e propria processione. La salma, preceduta dai frati, cittadini con le torce e cavalieri di scorta giunge all’Oratorio di San Rocco (attuale P.zza San Rocco), qui ad attenderla ci sono i preti della Collegiata che la portano in Empoli attraversando la Porta Pisana listata a lutto.

(18/05/1895)
Alle ore 21.55 è stata avvertita fortissima una scossa di terremoto durata 5 secondi. Paura e preoccupazione in città. I vecchi non ricordano scosse simili. Alle ore 23.55 una scossa più leggera e più breve. Non sembrano esserci vittime nella nostra zona, vittime che invece ci sono state a Grassina.

(18/05/1909)
È morto oggi, nella sua abitazione di Fibbiana, dopo breve malattia l’ imprenditore Ranieri Nardi, comproprietario di una importante vetreria empolese. Profondo cordoglio a Empoli. Partecipano al funerale il Sindaco cap. Vannucci ed il Deputato parlamentare On. Angiolo Muratori.

(18/05/1903)
Importante serata musicale al Teatro Salvini, la serata organizzata dalla locale Società per l’ Assistenza Pubblica. Hanno contribuito all’ organizzazione: avv. Chianini, dott. Pini, dott. Cinali, dott. Fensi, Del Vivo Giuseppe, Brogi e Guiducci. Si sono esibiti gratuitamente: il violinista F. Lari, il violoncellista Coen, il pianista Bimboni e la bravissima allieva del Lari sig.na Giorgina Dini. Travolgente l’esecuzione del Lari con la rapsodia ungherese. L’ orchestra locale ha eseguito il Bardo del Mercadante ed un Walzer. I proventi della serata andranno, come detto, alla Società di Pubblica Assistenza la cui nuova sede è in costruzione.

(18/05/1911)
Tutti i dipendenti del comune si sono recati presso l’abitazione dell’ ex Sindaco per consegnare le insegne del grado. Al Sindaco dimissionario DelVivo è stato fatto dono di una pergamena, lavoro del giovane pittore Alberto Manetti, l’ incisione è dettata da Vittorio Fabiani. Il prof. Bizzi, a nome delle scuole empolesi, ha ringraziato l’ex Sindaco. Il sig. Del Vivo, la moglie e la figlia hanno offerto champagne agli ospiti.

(18/05/1911)
Il sedicenne Angiolo Desideri, operaio in un pastificio, è rimasto con una mano incastrata nel macchinario per impastare. Subito soccorso e affidato alle cure del chirurgo dott. Paladini riportava l’amputazione di 4 dita.

(19/05/1898)
MISERICORDIA
Il Magistrato della Misericordia empolese ha deliberato di mantenere in funzione la Commissione per le cucine economiche. Tali mense sono un validissimo aiuto per i più bisognosi e per le famiglie dei richiamati al servizio militare.

(19/05/1889)
Si è tenuto all’ Arena Borsellini il dramma in tre atti di Bayard: “Onore per Onore”. La rappresentazione, organizzata dalla Compagnia di prosa e canto diretta dal Sig. Giulio Puccioni. 1^ attrice Argia Petrocchi, 1^ attore Giulio Puccioni. In seguito è stata rappresentata l’operetta: “Un parigino in Corsica”. Applausi per Argia Petrocchi e O. Sommi. Applauditissimo il comico Torquato Petrocchi.

(19/05/1911)
CORSE DI CAVALLI
Di fronte alle ampliate tribune e sulla migliorata pista dell’ ippodromo, la Società delle corse ha organizzato oggi la corsa alla romana. Le corse dei cavalli si ripeteranno nei giorni 24-25 e 29 giugno ed il 2 luglio.

(19/05/1907)
Inaugurazione Mostra Campionaria
Allo scopo di raccogliere fondi per la nuova sede delle Pubbliche Assistenze si svolse nei mesi di maggio e giugno 1907 la II mostra campionaria nazionale. L’esposizione fu anche il modo per far conoscere i prodotti e le attività locali.
Il Comitato organizzatore creatosi per l’ occasione era così composto:
-Presidente Onorario: S.E. On. Sarnelli (inaugurerà l’Esposizione e sarà presente a vari avvenimenti);
-Presidente: Avv. Vincenzo Chianini;
-Segretario generale: Guido Manetti.
Sarano quest’ ultimi a richiedere al Monte Pio uno sforzo economico a favore del progetto (ASCE corrispondenze).
Lo stesso Comune contribuì con una donazione di 300 lire a favore del Comitato (ASCE del.cons. 04/05/1907). Comune che fu costretto in seguito a riaprire i cordoni della borsa per coniare 60 medaglie (180 lire).
Tutti i cittadini più in vista fecero la loro parte, Del Vivo e Incontri contribuirono con 100 lire, ma fu la Principessa di Piombino, Isabella Rondinelli Buoncompagni, la più munifica con una donazione di 200 lire.
Il Ministero dei Trasporti il 23 aprile 1907 accordo’ facilitazioni per le movimentazioni relative alla mostra, imponendo a Ferrovie dello stato, Società di navigazione e ferrovie della Sardegna prezzi simbolici (La Nazione del 27 aprile 1907).

INAUGURAZIONE
L’ On Sarnelli giunto in città il 19 maggio pronunciò “l’applauditissimo discorso inaugurale” nel quale ricordò come: “Empoli non è solo commerci ma anche cuore…quando questa città nel punto massimo di decadimento politico, invece di perdersi, si è dedicata agli altri e grazie al generosissimo Del Papa ed alle famiglie Antinori e Martelli si è dotata di un efficientissimo ospedale”.
Subito dopo il discorso, il corteo delle Autorità si mosse verso il S. Giuseppe preceduti dalla Banda di Limite che intonava la Marcia Reale. Ad attenderli all’ ospedale (da poco ricostruito su disegni dell’ Ing. Casini di Firenze) il Presidente Niccolò Martelli, il Segretario Carlo Gabbrielli, il Direttore amministrativo R. Bucchi, il Direttore sanitario Luigi Paladini e tutti i medici ed infermieri dell’ ospedale.
Dopo aver lodato il Pronto soccorso, le nuove sale operatorie e le stanze a pagamento le Autorità si recarono alla nuova sede delle Pubbliche Assistenze empolesi per inaugurarla. La nuova sede comprendeva anche servizi come dormitori e bagni pubblici.

EVENTI IN PROGRAMMA

– 4 padiglioni: situati in P.zza Umberto I, creati e decorati da Dario e Alberto Manetti, avevano lo scopo di ospitare i prodotti locali=il ferro battuto di Poggibonsi=le eleganti maioliche Fanciullacci di Capraia=i gessi in chiaroscuro del prof. Bini=le biciclette della fabbrica empolese Mari=strumenti musicali=fiori=mezzi agricoli e l’ olio empolese.

-29 maggio: concorso ginnico delle scuole secondarie Toscane. La data fu scelta per commemorare i caduti di Curtatone e Montanara. Presidente del concorso fu il Comm. D’Ambrosio mentre come responsabile esecutivo fu scelto il dott. prof. Angiolo Signorini (Preside della scuola pareggiata di Empoli).
Alcune scuole partecipanti=Reale Ginnasio di Pisa, R. Scuola tecnica di Fucecchio, Collegio M. D’ Azeglio di Firenze, Ginnasio e scuole Tecniche di S. Miniato, R. Ginnasio di Pontedera, R. Scuola Tecnica di Pistoia, tutte le scuole empolesi e “delle 8 province toscane”. Il convegno fu aperto dal discorso dell’ On. Rosati.

-23 giugno: concorso dei pompieri presieduto da ing. Fonio e Antonini.

-29 giugno: concorso ciclistico e motociclistico organizzato dal Sig. Pistolesi, sotto il patronato del Touring club, Routier e Audax, con consegna di medaglie e premi. Il Re inviò una medaglia d’oro per la società vincitrice del concorso motociclistico. La Società Rapid di Viareggio partecipò al convegno ciclistico, come si evince dalla lettera del Sindaco viareggino Stefanini al Comitato organizzatore (ASCE corrispondenze).

-29 e 30 maggio: corsa di cavalli alla romana in P.zza G. Guerra.

29 maggio: tombola di beneficenza in p.zza Vittorio Emanuele (P.zza della Vittoria), organizzata dalla locale Misericordia.

(21/05/1686)
Nasce a Empoli Padre Francesco Bucarelli. Padre Bucarelli fu martirizzato a Tonchino. La sua terribile fine nel 1724 aveva sconvolto il mondo. Furono Monsignor Bucchi e Padre Dhezari a scoprirne le origini empolesi studiando le carte conservate dall’Opera di S.Andrea.

(24/05/1896)
Lo sciopero delle trecciaiole.
Una grave carestia investì la nostra zona a partire dal 1894. Quando il terreno
iniziò a non dar più da vivere, molte donne abbandonarono il lavoro nei campi, reimpiegandosi come lavoratrici per i produttori di cappelli di paglia, o come impagliatrici per i fiaschi della grande industria vetraria empolese.
Il numero delle trecciaiole (nome che racchiude genericamente tutte le lavoratrici della paglia) ebbe una crescita esponenziale; nel 1896 su richiesta dell’ apposita commissione d’inchiesta presieduta da Luigi Ridolfi, fu fatto un censimento volto a capire quante empolesi fossero impiegate nella lavorazione della paglia. Tra il centro e le varie frazioni il loro numero superava abbondantemente le 1.500 unità (cifra indicata per difetto) su una popolazione totale che non raggiungeva i 20.000 abitanti.

AVANE 118 trecciaiole
MARCIGNANA 57 trecciaiole
S.PIETRO/PAGNANA 52 trecciaiole
PONTORME 189 trecciaiole
BRUSCIANA 53 trecciaiole
S.MARIA 215 trecciaiole
BASTIA 32 trecciaiole
RIOTTOLI 22 trecciaiole
PIANEZZOLI 24 trecciaiole
La sovrabbondanza di manodopera, l’elevato costo della materia prima e una
speculazione eccessiva resero la retribuzione delle trecciaiole non solo non dignitosa ma insufficiente per la sopravvivenza. Il compenso giornaliero non raggiungeva le 30 lire; a Empoli la situazione era ancor più grave rispetto
ai paesi vicini per una peculiarità tutta “nostra” nell’ organizzazione del lavoro. Le trecciaiole empolesi compravano di tasca propria la paglia da lavorare che poi consegnavano, come prodotto finito, ai FATTORINI (intermediari che contrattavano direttamente con produttori e negozianti).
Dai primi giorni del 1896 Empoli e le sue frazioni sono teatro quotidiano di di-
sordini e tumulti; il Governo centrale inviò una compagnia del 9° Bersaglieri con compiti di ordine pubblico. Quando a Marzo dello stesso anno è programmato il rientro della compagnia, il preoccupatissimo Comune di Empoli richiede al Governo, con delibera 11/03/1896,di mantenere una presenza
militare sul territorio, accollandosi la spesa per gli alloggi (albergo Giappone,
locanda “L’Italia”). Il Comune nella stessa delibera evidenzia come pericolosa e destabilizzante sia la presenza del Partito Socialista. Nel giugno del 1896
anche la Prefettura richiede rinforzi di polizia, al fine di controllare i “partiti estremisti” presenti in comune. La richiesta di invio di truppe non viene accolta.

Nei primi giorni di maggio sono iniziati gli scioperi nell’area fiorentina. Per cercare di risolvere la situazione, il 22 maggio il Presidente della Camera di
commercio riunisce commercianti e fattorini a nella sala della Borsa.
Al termine della riunione vengono prese le seguenti decisioni:

1) la produzione dei cappelli di paglia sarà retribuita con 0,30/0,40 lire per il 12 e 0,10/0,13 per ogni giro successivo fino al 15 poi 0,07 per ogni giro successivo fino al 20. Per le trecce, non potendo stabilire un minimo si applicherà lo stesso principio di progressività;

2) soppressione dei fattorini secondari;

3) creazione di un sodalizio e immediata apertura di una nota di acquisto;

4) pubblicazione entro la sera stessa di un manifesto contenente le conclusioni.

Lista degli industriali che sottoscrissero l’accordo ed i relativi impegni di spesa:

Franceschini Pietro 30.000 cappelli

Santini Tullio 40.000 cappelli 20.000 trecce

F.lli Filippni 10.000 cappelli 10.000 trecce

Tesi Pietro 50.000 trecce

Conti e Mannozzi 5.000 cappelli 20.000 trecce

Burghisser 25.000 cappelli 25.00 trecce

Tozzi Adolfo 5.000 cappelli 5.000 trecce

Camilli e figli 30.000 trecce

F.lli Ballerini 15.000 cappelli 10.000 trecce

Ladstalter P. 15.000 cappelli 10.000 trecce

Cozzi Amos 5.000 cappelli 5.000 trecce

F.lli Derberg 12.000 cappelli 20.000 trecce

Stagis G. 1.000 cappelli 1.000 trecce
GLI SCIOPERI A EMPOLI
La mattina del 23 maggio, un piccolo gruppo di donne con cartelli inneggianti a pane e lavoro, parte da Pontorme e si riunisce con altre trecciaiole a S.Maria. In prossimità del convento vengono raggiunte dal delegato di Pubblica sicurezza Morelli, dai RR Carabinieri guidati dal M.llo Taddei e dagli agenti di Polizia Municipale che sequestrano le bandiere e disperdono le dimostranti. Le trecciaiole pontormesi, nel rientrare al borgo, sostano di fronte al Comune, l’assenza del Sindaco DelVivo (fuori città) le convince a rimandare la protesta.
La mattina del 24 trecciaiole di Spicchio, S.Maria, Avane e altre frazioni si recano a Pontorme. Le manifestanti raggiungono il numero di 3.000 e si dirigono verso il Palazzo Pretorio. Di fronte al palazzo trovano i RR Carabinieri e gli agenti di P.M. agli ordini del funzionario Morelli. I militari vengono colpiti da una fitta sassaiola. Una pietra ferisce gravemente il Morelli. I Carabinieri sguainano le sciabole ma vengono sopraffatti e calpestati dalle scioperanti.
Viene incendiato il portone del palazzo, a quel punto il Sindaco decide di ricevere una delegazione, le richieste saranno le seguenti:
1) prezzo minimo da pagare alle lavoranti L 1 per fattura di treccia o cucito per ogni cappello;
2) dal mercato successivo di giovedì 28 maggio tutti i fattorini dovranno essere
sostituiti da un rappresente delle fabbriche.
L’ impegno preso dal Sindaco calma le trecciaiole che alle 14.00 iniziano a disperdersi ma durante il lento defluire si sparge la voce di un ribasso nel prezzo dei “fasciatini” (i fiaschi da esportazione), i disordini riprendono e dureranno fino alla tarda serata. Alle 21.15 giunge alla stazione una compagnia del 5° fanteria di linea con compiti di ordine pubblico. I militari comandati dal Cap. Adolfo Senno e Ten. Sgarbi e Pagliesi (acquartierati nel convento delle Benedettine) riescono, nei giorni seguenti, a fermare i disordini.
In questo clima, il 31 maggio, il Col. Cosimini avvisa il Sindaco che il giorno
successivo la compagnia lascerà Empoli.
Purtroppo anche se terminano gli scontri, non finiscono i problemi per le lavoratrici empolesi, rimangono addirittura senza commesse di lavoro.
La sottoprefettura di S.Miniato individua il problema nei fattorini che continuano a gestire gli affari e a decidere i prezzi. Chiede al Sindaco di invitare le trecciaiole a rivolgersi direttamente ai commercianti. Ancora a settembre 1897 un fattorino di Ponte a Signa viene malmenato al mercato settimanale.
Le decisioni intraprese, oltre ad una robusta ripresa dell’economia iniziano a dare risultati. Nel 1898 la crisi delle trecciaiole va lentamente a risolversi.

(24/05/1924)
Viene concessa la cittadinanza ordinaria a Benito Mussolini (revocata nel 2019).

(31/05/1784)
Con la benedizione delle mura del cimitero e dell’annesso “Oratorio di San Donnino”, il Proposto Benedetto Falconcini inaugura il cimitero.
Il Granduca Pietro Leopoldo, decreta nel 1784 che da quel momento: “è vietato seppellire i morti all’interno delle chiese, dei centri abitati ed al chiuso”. In ottemperanza a tale disposizione gli empolesi si adoperano alla costruzione di un cimitero esterno alle mura cittadine. Viene individuato come luogo adatto un campo di fronte al convento dei frati Cappuccini.
Concorsero alle spese che ammontavano a L. 11.000:
Compagnia di S.Andrea;
SS Annunziata;
Ospedale S.Giuseppe;
Monte Pio empolese.
La lapide sul lato destro entrando nel cimitero è di Ser Manetti.

(31/05/1896)
La Giunta Comunale presenta una lettera di plauso agli agenti di Polizia Municipale per il comportamento tenuto durante i disordini derivati dallo sciopero delle trecciaiole.

(02/06/1916)
Il Sottotenente di fanteria Pelagotti Pietro ha ricevuto la Medaglia d’Argento al valor militare.

(12/06/1791)
dopo la morte di Giuseppe II, Imperatore d’Asburgo, il Granduca Pietro Leopoldo fu chiamato a sostituirlo per complicate regole dinastiche. Sul trono del Granducato sedette il secondogenito di Pietro Leopoldo, Ferdinando I. Fu decisa l’esposizione per tre giorni del Ss.Crocifisso come buon augurio per i nuovi regnanti;
Ottobre 1804 viene decisa l’esposizione del Ss.Crocefisso per ben 3 motivi:
*invocarne la protezione dalla febbre gialla che da Livorno si sta diffondendo verso l’interno;
*proteggere Pio VII che si stava per recare a Parigi per incoronare Napoleone;
*mantenere in salute il neonato figlio del re Carlo Ludovico.

(18/06/1835)
Si tiene in Via del Giglio, allora Via San Carlo una corsa di “cavalli sciolti”. Più volte,
come si evince dagli estratti della Gazzetta di Firenze, si sono tenute corse di cavalli in Via del Giglio. Il giorno 24 agosto 1776 la Piazza del Campaccio fuori le mura (P.zza della Vittoria), fu trasformata in un anfiteatro nel quale furono fatti correre 17 cavalli.

(21/06/1925)
Alla presenza del Duca d’Aosta e dell’ On. Martelli è stato inaugurato il monumento ai caduti, opera degli artisti Rivalta e Manetti.

(24/06/1898)
Il Dr Fabio Pandolfi è delegato dal Marchese C.Ridolfi a leggere il discorso di commemorazione per i caduti empolesi. La cerimonia si svolge nel cimitero della Misericordia di fronte al monumento ai caduti e reduci delle Patrie battaglie.

(25/06/1891)
Tale Bigliori detto “Gesù”, ex dipendente ferroviario licenziato, ha aggredito in data odierna il Capo deposito delle Reti Mediterranee Raffaello Florindi. Il Florindi accoltellato alla gola si trova ricoverato all’ospedale di Empoli in condizioni disperate.

(29/06/1847)
Se a Empoli si parla di esploratori, la mente corre subito a Giovanni da Empoli; c’è un altro navigatore “nostro”, di Monteboro per l’esattezza, che anche se meno famoso non fu meno importante: Andrea Corsali. Nato nel 1487 e quindi contemporaneo di G. da Empoli il Corsali può vantare scoperte fondamentali nella storia delle esplorazioni.
LE SCOPERTE:

  • descrisse per primo la costellazione della Croce del sud (ne parla sorpreso nella sua prima lettera a Giuliano de’ Medici);
  • scoprì la Nuova Guinea;
  • capì che le isole di Sumatra e Ceylon erano separate;
  • intuì per primo l’esistenza dell’Australia.
    I VIAGGI-
    Terre lontane, diamanti, oro, navi che distruggono fortezze arabe, animali esotici e Re misteriosi, tutto questo sipuò trovare nelle lettere che il Corsali inviò all’ amico Giuliano de’ Medici.
    PRIMA LETTERA: il Corsali scrive da Cochin (India), parla della sua partenza da Lisbona il 6 gennaio 1515, di come, spinti da forti venti di scirocco e libeccio giunsero speditamente al Capo di Buona Speranza, delle enormi quantità di oro presente tra Capo Verde ed il Mar Rosso, degli usi dei “maomettani” e suggerisce possibilità di commercio.
    LEONARDO DA VINCI VEGETARIANO: descrivendo gli abitanti di Khambhat (India) il Corsali così li paragona aLeonardo da Vinci: “non si cibano di cosa alcuna che tenga sangue, né fra essi loro consentano che si noccia ad alcuna cosa animata come il nostro Leonardo da Vinci. Vivono di risi e latti”.
    Parlando di Paliacate (India), indica come questo il luogo dove Piero Strozzi si procurò il diamante da 23 carati.
    SECONDA LETTERA (secondo viaggio):Fu questo un viaggio politico/militare. Imbarcato con l’ Armata portoghese, comandata da Lopez Soares, partì per una spedizione di conquista (40 navi pesantemente armate, di cui 20 navi grosse, 12 caravelle e 8 galere). Fine ultimo di questa missione era la ricerca di un contatto col “mitologico” PRETE GIANNI e col Re David.Dopo mesi di navigazione, battaglie ed esotici incontri, il Corsali non li raggiungerà ma fa, forse, una scoperta definitiva: il Prete Gianni, il Re David ed il Sultano Aticlabassi sono la stessa persona
    ….IL TUTTO PARTENDO DA MONTEBORO.

(30/06/1901)
Monumento Umberto I
30 giugno 1901 ore 10.00. Empoli è in festa, dalle finestre sventolano i tricolori, la banda prova gli strumenti. In Comune si sta effettuando la consegna della proprietà del busto di Umberto I da parte del “Comitato” all’Amministrazione comunale. Di fronte al Sig. Pietro Pini, notaro in Empoli, ed alla presenza del Colonnello in ritiro Conte Comm. Giovanni Arrivabene, Il Sindaco Cav. Del Vivo riceve dal Conte Pappudoff, Presidente del Comitato stesso, la proprietà del “monumento” Dal municipio escono il Generale Baldissera, il Generale Ademollo, il Sindaco ed il Comitato per il monumento, si uniscono alle personalità più in vista della nostra città, ai veterani giunti da tutta la Toscana ed ai rappresentanti di tutte le associazioni empolesi. Il tempo di sistemarsi ed il corteo, preceduto dalla banda di Limite, si dirige verso il monumento per l’inaugurazione. Il corteo s’incammina verso la stazione perché è lì che è stato installato il monumento, opera realizzata da Oreste Chilleri che, presente per l’occasione, riceve una medaglia d’oro coniata dal “Comitato per il monumento”.
Il busto del Re è stato collocato esattamente al centro della strada che porta da via Roma alla stazione. Per tale motivo, la circolazione nell’attuale P.zza Don Minzoni, diviene come la conosciamo oggi, lato ovest per chi si dirige alla stazione, e lato est per chi si dirige verso il centro (forse la prima rotonda empolese).
In P.zza della stazione, l’ opera di Oreste Chilleri non ebbe una permanenza serena. Il 7 agosto 1902, il Comune “visto il poco rispetto per il busto” si trovò a decidere se investire L. 600 per una ringhiera di protezione,
Nella notte tra il 17 ed il 18 settembre 1904, una mano anonima imbratta di vernice il capitello del monumento. Come specificato nel rapporto della Polizia municipale la scritta era la seguente: “Abbasso Giolitti -Viva l’ Anarchia – Viva lo Sciopero Generale”. Dopo neppure 2 mesi, il 14 novembre 1904, viene asportata una delle palme in bronzo del capitello. Il rapporto della Polizia municipale riferisce di: “porzione di centimetri 30 in bronzo raffigurante una palma”. Il busto era comunque mal visto anche dall’Amministrazione comunale.
L’ errata colatura della cera durante la formazione dello stampo aveva creato uno “spiacevole equivoco”. In pratica Umberto I aveva la faccia quasi completamente coperta dall’elmo.
Fu così che nel 1916, il giorno della commemorazione del XX settembre venne scoperto il nuovo monumento, anche questo opera dello stesso Chilleri.
La seconda inaugurazione portò con se polemiche in Consiglio comunale. Lo “scoprimento” sarebbe dovuto avvenire senza grandi festeggiamenti, va ricordato che l’Italia era in guerra; quando invece ad agosto fu deciso di festeggiare degnamente l’inaugurazione “bis”, Tito Capoquadri, colpito da una probabilmente diplomatica febbre che lo avrebbe impossibilitato a partecipare, così scriveva al Sindaco Figlinesi: “…e non capisco cosa vi abbia fatto cambiare idea da marzo, quando decidemmo un inaugurazione senza alcuna pompa, oggi le sorti della guerra sono luminose per il nostro amato paese, ma come saranno per quel giorno? E se volgessero al peggio?”
Il monumento al Re, continuerà ad accogliere i viaggiatori in arrivo a Empoli fino al febbraio del 1940, quando in P.zza Adua, l’Amministrazione fascista non decise di rimuoverlo e sostituirlo con un laghetto. Il busto, tolto ed in seguito ricollocato in P.zza Umberto I (attuale P.zza Matteotti), non era quindi già più quello inaugurato con tanto sfarzo nel 1901.

(02/07/1891)
Lo studente quattordicenne Romeo Mancini ha accoltellato il maestro comunale Giovanni Cavalieri.

(04/07/1928)
Franato il pavimento di una casa in via delle conce. Rimanevano ferite Isola Mariotti e Ines Pellegrini, alle loro urla accorrevano altre tre donne: Zaira Giovannetti, Elisa Franchi e Niny Franchi, appena arrivate frano’ anche il loro pavimento. Tutte e 5 si trovano al nostro ospedale.

(06/07/1891)
Per la sfortunata esplosione del suo cannone, muore il Serg. Ugo Sannazzari. Il Sottufficiale era impegnato nel “campo di Empoli”.

(07/07/1902)
Per questioni di gioco è nata una furiosa rissa allo sferisterio di Empoli, sono dovuti intervenire i RR.CC. che dopo aver tratto in arresto Berto Masini, dovettero lottare con la folla che voleva liberarlo. Il M.llo.Comandante dei carabinieri dovette sparare verso la folla, Morelli Fortunato e Marzi Leonardo rimasero gravemente feriti.

(15/07/1400)
Muore a Empoli di “mala pestilenza” il capitano di ventura Ceccolo Broglia.

(20/07/1915)
Moriva nell’assalto del S.Michele Montanelli Francesco.

(21/07/1880)
È giunta a Empoli la notizia che Gaetano Fabiani ha conquistato il primo premio al concorso musicale internazionale di Firenze col Salmo 116. La Banda di Empoli ha percorso il fino a recarsi sotto casa del Fabiani. La festa ha coinvolto tutta la città.

(22/07/1902)
Nella sala della Deputazione Provinciale è stato firmato l’accordo per l’affrancazione dal pedaggio del ponte. La Provincia ha partecipato con un contributo di 50.000 lire.
Erano presenti: il Sindaco di Empoli Cav. Avv. Gregorio Chiamino, il Sindaco di Vinci Cav. Avv. Rodolfo Martelli, il Sindaco di Capraia e Limite Cav. Ing. Giulio Picchiotti e il rappresentante del Comune di Cerreto Guidi Giuseppe Verilli. Rappresentava la Provincia il Presidente Arturo Carpi. Per la Società anonima del ponte erano alla firma: Cav. Guido Cinotti, Signor Emilio Comparini e Avv. Tito del Vivo rappresentati dall’Avv. Alessandro Malanchini. Il telegramma della firma avvenuta è stato immediatamente mandato a Empoli, si sono registrate scene di gioia, da domani 23 sarà possibile attraversare il ponte senza pagarne il pedaggio.

(22/07/1915)
Moriva colpito da scheggia all’assalto del Monte Sabotino Cammilli Luigi di Dionisio, classe 1888 di S.Donato Val di Botte. Apparteneva al 126 fanteria.

(23/07/1883)
Il Sindaco Gen. Casuccini ha deciso di rendere più esteticamente apprezzabile la città, ha chiesto una manutenzione più accurata degli edifici e ha ordinato di iniziare i lavori all’acquedotto, inoltre dalla prossima settimana spazzini, lumai e cantonieri comunali vestiranno abbigliamento adeguato, sul cappello e sul petto avranno un’apposita placca in ottone.

(23/07/1896)
È stata sciolta con decreto l’associazione socialista empolese. Anche se non è possibile saperne ancora il motivo è probabile sia da far rapportare alle condanne penali ricevute dai suoi dirigenti, per ultime quelle derivanti dai disordini per le dimostrazioni contro la guerra in Africa e per lo sciopero delle trecciaiole.

(24/07/1944)
L’ eccidio del 24 luglio1944.
In questa data 29 nostri concittadini furono vilmente fucilati per rappresaglia dai nazisti. Sono tre le fasi che portarono alla tragedia:
– la sparatoria in Pratovecchio;
– il rastrellamento;
– la fucilazione.
Se delle ultime due si sa praticamente tutto, della sparatoria di S. Maria si conosce poco o niente.
L’ ANPI ha sempre affermato che la sera del 23, un gruppo di partigiani, pronto ad entrare in azione
venne sorpreso da una pattuglia tedesca e nella sparatoria che ne seguì 7 militari rimasero uccisi.
Alla luce dei documenti visionati è possibile affermare che la ricostruzione
“ANPI” è corretta. E’ inoltre possibile capire l’antefatto che portò la pattuglia tedesca alla casupola,
si evince inoltre che nella nostra zona non agivano solo normali formazioni partigiane ma anche
gruppi “GAP”.
Questi i fatti:
(giorni precedenti il 23 luglio) la collaborazionista dei tedeschi xxxxxx xxxxxxxxx ha una discussione
con la moglie di un “gappista” di Avane e minaccia di rivelare ai tedeschi l’ubicazione della
casupola di Pratovecchio, usuale ritrovo partigiano.
(22/23 luglio) i tedeschi stanno minando ponti, fabbriche e campanili;
(23 luglio sera) un gruppo partigiano si ritova in Pratovecchio, sono pronti ad entrare in azione quella
notte per sabotare i piani tedeschi;
(tarda sera del 23 luglio) su indicazione della xxxxxx xxxxxxxx i tedeschi si recano al casottino di
S. Maria, sorprendono i partigiani in armi e pronti ad entrare in azione e nasce una sparatoria
nella quale sono proprio i tedeschi ad avere la peggio.
Si può quindi affermare che la pattuglia tedesca non scoprì casualmente i partigiani ma si recò in
Pratovecchio a seguito di una “soffiata”.

(25/07/1909)
È nato il gruppo nazionalista Empolese. La nuova associazione ha tenuto la sua prima riunione al Teatro Salvini.

(26/07/1908)
È morto il Conte Costantino Papoudoff sposato con la nobile Alessandrina Bertolli.

(26/07/1907)
Con la costruzione della staccionata che circonda il mercato di frutta, legumi e erbaggi di P.zza Ferruccio, da oggi la tassa sui posteggi per i venditori è stata sostituita con una tassa di entrata.

(27/07/1893)
È giunto alla stazione il treno ospedale della Croce Rossa. Il Treno ospedale da guerra X era visitabile dalle 10.30 alle 13.00, f è stata la partecipazione del pubblico.

(27/07/1899)
Il Marchese C.Ridolfi ha donato oggi 100 lire alla banda musicale del Sig. A. Cinali per l’acquisto delle uniformi.

(27/07/1891)
Disordini a Monterappoli per dissidi tra il parroco e alcuni parrocchiani, alcuni di questi sono arrivati a minacciare di morte il prete, il quale da parte sua non pensa assolutamente di andarsene.

(28/07/1889)
Una tremenda grandinata ha colpito l’empolese, le zone più colpite sono state: S.Giusto, Corniola, Cerbaiola e Pianezzoli. I chicchi erano grossi come uova, gli anziani non ricordano una cosa del genere. L’uva nelle località descritte è andata completamente distrutta.

(29/07/1907)
Su progetto dell’Ing. Casini iniziano i lavori che trasformeranno l’ospedale. Il preventivo di spesa si aggira sulle 160.000 lire ma considerando che sarà necessario abbattere una parte di mura, è probabile che la spesa supererà le 200.000 lire. Grandi polemiche accompagnano l’inizio dei lavori, molti empolesi ritengono sbagliato spendere cifre così alte per un ospedale in centro, invece di una ristrutturazione avrebbero preferito un ospedale costruito exnovo fuori dal centro abitato, anche per evitare la presenza di malati infetti in centro. Altro rilievo rappresentato dai critici è riferita al progetto che prevede che l’ospedale arriverà in via Roma; la presenza di malati e le urla dei degenti sulla via principale di Empoli non vengono visti di buon occhio.

(30/07/1910)
È morto improvvisamente il farmacista Egisto Bargellini.

(30/07/1912)
I Marchesi Piero e Lucrezia Azzolini hanno donato 500 lire alla Misericordia per la costruzione dell’ospizio per i vecchi; anche il Sig. Antonio Neri in esecuzione della genitrice Regina Sestini, ha donato 200 lire alla Misericordia sempre per l’ospizio dei vecchi.

(30/07/1948)
Carlo Rigatti si dimette da Presidente dell’Empoli F.C

(31/07/1883)
Il Comune di Empoli in riunione d’urgenza ha decretato di stanziare 200 lire per il terremoto di Casamicciola.

(01/08/1910)
È giunta la notizia che il pittore Gino Catani, figlio del Cav. E. Catani originario di Ponte a Elsa ha compiuto un lavoro meraviglioso nella decorazione della chiesa della Santa Casa (spedale) e in quella di Santa Cecilia (entrambe in Brasile). Si ricorda che il Cav. Catani, padre del pittore, è stato per anni Presidente dell’emigrazione italiana.

(01/08/1925)
Viene decisa l’amnistia per il giubileo del Re. Molti condannati per i fatti del 21 saranno liberati.

(04/08/1908)
Con un telegramma urgente il M.llo dei Carabinieri di Empoli, richiedeva ai pompieri fiorentini il loro aiuto per un incendio ormai fuori controllo. L’incendio era sviluppato all’interno della segheria a vapore Borsellini. Nonostante l’arrivo di molte squadre l’incendio non accenna a terminare. Già ora è possibile quantificare i danni in 100.000 lire.

(11/08/1876)
La commissione di Sanità vieta le concerie in centro.

(13/08/1915)
Nell’ ospedale da campo N. 110 moriva il soldato Castaldi Emilio classe 1883.

(14/08/1906)
Due arresti nella giornata odierna. Il primo arrestato, Pietro Matteucci, si era introdotto con una chiave falsa nella fabbrica di fiaschi di Lido Busoni. Sembra che i furti in totale del Matteucci gli abbiano reso 2.300 lire. Durante le perquisizioni seguite all’arresto è stato sequestrato un quantitativo di fiaschi rubati, per tale motivo è stata tratta in arresto Maria del Terra, nella cui casa si trovavano detti fiaschi.

(14/08/1907)
Morte del carabiniere Imola (24 anni)
Troppi furti in quest’estate, Empoli non è mai stata tormentata da furti e borseggi, solo restando al mese di agosto si contano due strani episodi: le 20.000 lire sottratte al Cancelliere della Pretura ed il borseggio avvenuto sotto la tettoia della stazione per identico importo. P.S. e Carabinieri si convincono della presenza in città di “elementi esterni”, il Funzionario di PS Frosini ed il M.llo dei Carabinieri Anacleto Durazzi (un Comitato per l’ordine e la Sicurezza ante litteram) decidono di istituire pattuglie mobili supplementari.
Pattuglia mobile in quel 1907 vuol dire una cosa sola: carabinieri in bicicletta; il servizio dei carabinieri copre anche i paesi vicini, è infatti tornando da Cerreto Guidi che il Carabiniere Romano Imola, nato a Roma, della Legione allievi ed il Carabiniere Attilio Lisi nativo di Arezzo, si trovano a passare alle 1.20 di notte all’incrocio tra Via Ridolfi e Via de’ Neri. Notano tre individui avanti a loro, sembrano non essere “paesani”, i tre alla vista dei carabinieri iniziano a correre, Imola e Lisi lanciano a terra le biciclette e cominciano l’inseguimento, dopo pochi metri il carabiniere Imola ferma uno dei due, l’ altro malintenzionato visto il compagno arrestato estrae una pistola e spara, già il primo colpo raggiunge il povero Imola, il fuggitivo non contento esplode altri 4 colpi, anche se ferito il militare scarica i 6 colpi della sua rivoltella che raggiungono il malvivente, nel frattempo il Lisi punta la pistola all’altro bandito e lo immobilizza , il terzo riesce a fuggire. 11 colpi di pistola in centro a notte fonda fanno accorrere molti empolesi, tre di loro raccolgono il carabiniere ferito e lo portano al vicino ospedale.
Il medico di guardia dichiara il Carabiniere Imola in imminente pericolo di vita “un proiettile è penetrato nella regione epigastrica sinistra ed è fuoriuscito dal torace dal nono spazio intercostale, un altro proiettile è rimasto nella massa muscolare”.
Giunge da Siena il Comandante della Legione esterna Cap. Furlani, arrivano inoltre il Giudice Istruttore e il Procuratore del Re di S.Miniato, le indagini iniziano immediatamente: una rivoltella, arnesi da scasso e torce elettriche vengono rinvenuti nel giardino dell’ospedale, i tre si scopre soggiornassero all’Hotel Sole di fronte alla stazione, importantissimo il contributo che dà il proprietario dell’albergo: Emilio Montepagani.
Il malvivente ucciso e il suo complice arrestato sono velocemente identificati si tratta di due pisani:
il primo, rimasto ucciso, è Armando Cellai di anni 27, precedenti per truffa, resistenza e oltraggio a pubblico ufficiale, non più di un anno prima aveva sparato a un graduato dei carabinieri. Due Guardie di Città arrivate appositamente da Pisa lo riconoscevano avendoci più volte avuto a che fare.
Il bandito arrestato è Ruffo Franzoni, ladro internazionale, più volte arrestato per furti a danno delle ferrovie. Era stato inviato a domicilio coatto a Lampedusa da cui era fuggito vestito da prete e da allora era latitante.
Del terzo non è stato possibile stabilirne l’identità.
I due identificati vengono riconosciuti come anarchici dichiarati.
Nella notte tra il 15 e il 16 le condizioni del Carabiniere Imola si aggravano, il Dott. Paladini tenta un intervento di laparotomia disperato, lo assistono i Dr: Notario Salimbeni, Gaetano Santini e Luigi Fragassini, nonostante l’ impegno del personale medico il Carabiniere Imola Romano cessa di vivere alle ore 06.00 del 16 agosto 1907.
I funerali dello sfortunato Carabiniere si tengono il 17; quel caldo pomeriggio di agosto tutti i commercianti decidono di propria iniziativa di tenere chiusi i loro negozi, tutta Empoli si stringe intorno al proprio Carabiniere, un plotone di carabinieri, un plotone di guardie di città e un plotone di pompieri seguono il corteo funebre composto da tutte le Autorità comunali sfilando tra due ali di folla. I funerali si tengono alla chiesa della Misericordia; prima della sepoltura il Sig. Ficarolo, cognato del Carabiniere Imola, ringrazierà il popolo empolese per l’affetto ricevuto.
Il Carabiniere Imola Romano è sepolto nel cimitero della Misericordia.

(14/08/1911)
Il Direttore delle Vetrerie Empolesi e Consigliere Socialista Lattanzio Mannaioni ha incontrato questa mattina in via Roma: Monsignor Gennaro Bucchi; il politico dopo aver rivolto poche parole al Proposto della Collegiata lo ha colpito con un pugno in faccia. Il motivo del contendere va ricercato nella morte, avvenuta il 6 agosto, della giovane moglie del Mannaioni a cui il Proposto ha negato il funerale religioso perché i coniugi non erano sposati secondo il rito ecclesiastico.

(15/08/1897)
La società del tiro a segno nazionale di Empoli ha conquistato il terzo posto assoluto agli internazionali di Livorno.

(15/08/1903)
La Società filarmonica di Fiesole e la Corale di Fiesole aggredite a Empoli mentre tornavano alla stazione. Un gruppo di socialisti ha chiesto ai bandisti di eseguire “l’inno dei lavoratori”, alla risposta negativa sono stati fatti oggetto di lanci di pietre e pugni. Alcuni musicanti sono rimasti feriti, tra loro il Sindaco Fanfani.

(18/08/1897)
Acqua potabile al centro dell’interesse cittadino. Un elaborato progetto tecnico dell’ Ing. comunale Ugo Fucini prevede di collegare due nuove fonti all’acquedotto: sorgente di Sammontana e tomba di Berto. Lo stesso progetto prevede la sostituzione delle cittadine condutture in coccio con quelle in ghisa. In questi stessi giorni è stato diffuso uno studio dei neodottori Lotario Bartolini Salimbeni e Luigi Fracassini riguardanti suddette sorgenti. Se per l’acqua della tomba di Berto sgorgante a 13 gradi e batteriologicamente pura non esistono problemi, l’acqua di Sammontana, non solo sgorga eccessivamente calda, ma viene definita assolutamente non potabile.

(18/08/1910)
Festa di beneficenza a Ponte a Elsa. Dopo il concerto della Banda di Empoli si è tenuta la corsa di velocipedi. La prossima settimana corsa podistica. Si ricorda che dal mese di settembre nel Teatro Antonini opererà una Compagnia di “Operetta”.

(20/08/1892)
Iniziano le esercitazioni per il “campo di Empoli”, al comando dei reparti il Tenente Generale Ponzo Vaglia. Parteciperanno: Brigata Granatieri agli ordini del Ten. Gen. Morelli di Popolo, la Brigata Abruzzi comandata dal Magg. Generale Buschetti, 11′ Reggimento Bersaglieri, una brigata del 19′ reggimento Artiglieria, 3 squadroni del 1′ Cavalleria Aosta e 1 plotone dell’8′ reparto genio. Per la 6′ volta Empoli è stata scelta come sede per un campo militare. Le manovre termineranno il 31 agosto.

(20/08/1896)
L’ Accademia filodrammatica dei Fidenti ha organizzato un banchetto per salutare il Pretore Carlo Borgo trasferito a Siena. Il Borgo, nominato Presidente onorario ha ricevuto dal Presidente dei Fidenti, Cap. dei RR. Carabinieri R. Calvani (della riserva) una pergamena preparata dal socio Pietro Mazzoni. Si è occupato del banchetto il Sig. Montepagani.

(20/08/1906)
Due incendi hanno colpito l’ empolese. Il primo ha attaccato la colonica di Adolfo Pandolfi, distruggendo masserizie per un valore di 1.500 lire. Il secondo ha. colpito la casa di Francesco Cioni causando un danno di 700 lire.

(20/08/1911)
A seguito dell’epidemia colerica il Sindaco Gino del Vivo ha voluto ramaffisso, con un manifesto affisso, alcuni articoli del Regolamento Comunale di Igiene Pubblica, rimarcando in particolar modo quelli riguardanti la pulizia degli alimenti, la pulizia personale e lo smaltimento dei rifiuti. I rappresentanti dell’ Associazione Commerciale ha fatto esplicita richiesta al Sindaco di prevedere alla disinfezione delle persone in arrivo da località infettate.

(21/08/1900)
Il Ministero dell’Istruzione ha vietato la costituzione per il prossimo anno di un Ginnasio privato.

(22/08/1926)
Un morto in uno scontro a fuoco tra cacciatori di frodo e guardiani in una bandita. Morto il contadino Giulio Zani.

(23/08/1909)
Il Livornese Archimede Archini è annegato in Arno all’altezza dei macelli.

(23/08/1895)
I Signori Bianchini e Valori, dopo aver venduto delle bestie al mercato di Empoli si stavano dirigendo a Montespertoli. Furono aggrediti da dei banditi che li avevano seguiti e orribilmente uccisi. Gli assassini sono fuggiti col Barroccio delle vittime, quando non è più servito loro lo hanno abbandonato. il ritorno a casa del cavallo col Barroccio insanguinato ha permesso di dare l’allarme.

(23/08/1910)
Ignoti sono entrati nel villino del Cav. Dario Grassi in P.zza Umberto I. Il Cav. Grassi che si trova alle bagnature di Livorno, aveva messo al sicuro denari e oggetti di valore. I banditi per il disinganno subito hanno fatto molti danni alla casa, lasciando anche un biglietto dove spiegavano il loro gesto. La mancanza di vigilanza notturna è un problema molto sentito.

(24/08/1399)
Partenza dei penitenti.
In Toscana dilaga la peste e ad Empoli si decide di portare la Sacra Croce in processione per tutta la regione. I confratelli della neonata compagnia, nel loro girovagare si fermano a riposare. Dopo aver appoggiato il crocefisso ad un mandorlo secco si allontanano. Al loro ritorno trovano l’albero in fiore e pieno di foglie. Rinfrancati dal miracolo tornano a Empoli e scoprono che la peste è finita.
a allora fu deciso di festeggiare il 14 settembre, (giorno dedicato all’esaltazione della Sacra Croce). Negli anni a venire gli empolesi faranno spesso ricorso al loro Ss Crocifisso.

(24/08/1925)
Salvini Ugolini col suo Barroccio trainato da due buoi, nell’attraversare il passaggio a livello di S.Maria a Ripa, veniva investito da un treno merci in arrivo da S.Miniato. Il povero Ugolini è rimasto ucciso.

(27/08/1910)
Onde evitare il propagarsi anche alla nostra città del morbo del colera che dalla Puglia ha raggiunto tutta Italia, sono state messe in atto procedure di emergenza sanitaria: la stazione ferroviaria è costantemente monitorata e vengono disinfestate quotidianamente le fogne.

(03/09/1912)
Festa patriottica.
Per festeggiare l’artigliere Oo Fanciullacci di ritorno da Derna, il Parroco di Cerbaiola Corrado Tinti ha organizzato una festa in suo onore. 250 popolani si sono riuniti in canonica per festeggiare il Fanciullacci. Il banchetto è stato offerto dal Capitano Vannucci. La festa si è protratta fino alle 23. Prima di congedarsi, gli intervenuti, prepararono un telegramma di ringraziamento per il Capitano Vannucci che si trova ai bagni a Marina di Pisa.

(03/09/1910)
Il Signor Tuti Gino di Franco, maestro vetraio di 24 anni, mentre si trovava a pescare dal ponte alla Motta, cadeva finendo su di un monte di pietre che si trovava a filo d’acqua fratturandosi una gamba. prima a intervenire la Misericordia di Pagnana che non è però dotata di lettiga con ruote. Due lettighe con ruote sono arrivate più tardi, una della Misericordia e una della Pubblica Assistenza. Il Tuti, una volta trasportato a Empoli è stato affidato alle cure del Dott. Lotario Bartolini Salimbeni.

(08/09/1631)
Il proposto Raffaello Ciaperoni benedice la posa della prima pietra del convento, costruito grazie all’eredità di Cosimo di Domenico Sandonnini.
18/10/1633 L’Arcivescovo Pietro Nicolini benedice la chiesa del convento.
21/11/1638 Le prime due suore (provenienti dal monastero empolese delle Benedettine)
Suor Ceciia di Lorenzo Berti e Suor Maria Anna di Santi del Bianco entrarono nel convento.
Con loro entrarono anche 12 ragazze aspiranti suore.
La Ss. Annunziata continua ininterrottamente fino ad oggi la sua Opera, perchè anche sotto
il dominio francese, quando fu decisa la soppressione di tutti gli ordini religiosi, vennero
dispensate in quanto dedite all’insegnamento.

(08/09/1911)
La consueta fiera di fine settembre è confermata ma le Autorità Sanitarie, allo scopo di limitare il rischio colerico che sta colpendo l’Italia, hanno vietato la presenza in città di circhi equestri e saltimbanchi.

(08/09/1911)
Certi Borsini e Casalini avevano un gioiello del valore di 100 lire in comune. Il Borsini ricevette l’incarico di venderlo dall’amico. Il Borsini tentò di venderlo all’orefice Gazzini e Bini. Non essendosi accordati sul prezzo restituì la scatoletta al Casalini. Quando questi l’apri poco dopo la trovò vuota. Il Casalini ritrovò l’amico in Via G. del Papa di fronte al Monte Pio, nacque una discussione. All’arrivo degli agenti il gioiello fu trovato addosso al Borsini che venne arrestato.

(11/09/1894)
Viva emozione ha destato in città la notizia che l’attentatore Passanante è stato trasferito all’Ambrogiana.

(12/09/1906)
Durante il Consiglio Comunale il Sindaco Chianini ha dato la bellissima notizia del ritrovamento di una grandissima falda di acqua potabile, detta falda si trova vicino all’Arno sotto il terreno delle corse (il Piaggione). La grandezza della falda e la qualità dell’acqua hanno spinto il Sindaco ha definire finito il problema acqua per Empoli. Verrà installata una potente pompa che convoglierà l’acqua in serbatoi ubicati sui colli empolesi.
Nello stesso Consiglio Comunale sono state nominate due nuove maestre, una della scuola rurale di Martignana (maestra Nardi Amalia) e l’altra per la scuola del capoluogo (maestra Ancillotti Vittoria).

(12/09/1885)
Ottimi risultati per il Conservatorio della SS Annunziata, le ragazze che hanno seguito il corso sono in grado di sostenere l’esame per il diploma di Magistero superiore, questo grazie alla Direttrice Suor Tommasa Morozzi, e al Prof.
Jacopo Giannini di Firenze. Le signorine Gemma Parri, Giuseppina Marinelli e Olga Galli hanno ricevuto una menzione speciale per le loro dimostrazioni sull’elettricità dinamica.
Grazie all’interessamento del Consigliere Generale Casuccini, il Ministero della Pubblica Istruzione ha concesso 3.000 lire per il rifacimento dei locali.

(12/09/1909)
Il nostro concittadino Cesare Innocenti ha ricevuto a Roma la medaglia d’oro per la qualità dei suoi prodotti di profumeria.

(13/09/1891)
Il Consiglio Comunale ha confermato che dal giorno 27 c.m. si terrà la consueta fiera. Grazie ai due concittadini Giovanni Gerini e Emilio Brogi sarà possibile assistere all’ippodromo di Empoli, alle corse di cavalli (sulky, birroccini e alla romana con fantino. Ci saranno più di 5.000 lire di premi.

(23/09/1911)
In occasione della fiera, al Teatro Salvini verrà rappresentata l’opera “La Traviata”. Interpreti: Dora Domar (soprano), De Celes (tenore), Giuseppe del Chiaro (baritono), Maestro Enrico Calosi (direttore).

(24/09/1921)
Sono stati arrestati questa notte: gli Assessori del Comune di Empoli: Raffaello Busoni, Venanzio Lupi, Giulio Borgioli e Paolo Caciagli. Sono imputati di complicità per l’eccidio del 1 marzo.

(24/09/1909)
Nasce oggi a Empoli un nuovo quindicinale il “Notiziario Commerciale” (commercio, industria, teatro, Arte e divertimenti). Editrice del giornale è la tipografia R. Noccioli.

(25/09/1890)
Le Signorine del Conservatorio SS Annunziata hanno ricevuto il premio per il profitto nell’anno scolastico 89/90. Le studentesse hanno cantato in coro un inno composto per l’occasione dal Signor Fabiani, maestro di musica nel conservatorio. Più tardi sono stati mostrati i lavori prodotti dalle studentesse, a dimostrazione che la fama di cui gode il Conservatorio è motivata. Recentemente sono stati inoltre ristrutturati i locali alloggi e le aule.

(26/09/1595)
Giulio di Luca da Vitolini viene giustiziato sul Campaccio per furti e omicidi commessi. L’esecuzione si svolge esattamente all’incrocio tra il Campaccio e la strada che conduce a Pontorme.

(27/09/1260)
Inizia la “Dieta di Empoli”
Si tenne in tale data la Dieta di Empoli con lo scopo di gestire la situazione economica e politica, dopo la sconfitta Guelfa di Montaperti (04/09/1260).
In Toscana, dopo la battaglia di Montaperti la parte guelfa (Firenze) dovette soccombere
all’alleanza Ghibellina, fu deciso di tenere un congresso tra tutte le parti vincitrici.
Per comodità tale riunione si tenne a Empoli. Era venuto il momento per senesi e pisani
di prendersi la rivincita Firenze. Apparse subito chiaro qual’era il pensiero comune dei
vincitori: distruggere Firenze e renderla un borgo. Fu solo grazie al fiorentino Farinata
degli Uberti se la città venne risparmiata. Il nobile ghibellino (eroe di Montaperti) minacciò la rottura con gli altri delegati pur di salvare la sua città.

(27/09/1873)
In località Cortenuova si è sviluppato un incendio che ha distrutto la capanna di proprietà deLele nobili Bertolli distruggendola completamente, l’incendio si è poi propagato a una colonica vicina. Le fiamme sono durate per 4 ore. Anche le polemiche sono divampate: da 3 anni il Consiglio Comunale ha stanziato i fondi per formare un corpo di pompieri, sono stati acquistati anche i macchinari che si trovano nel magazzino comunale ma mai sono stati assunti i pompieri.

(04/10/1608)
Il proposto della Collegiata di Empoli, Cosimo Bartoli, benedice la chiesa di San Giovanni Battista ed il convento dei cappuccini.
In data 06/09/1604 il Granduca Ferdinando I aveva firmato l’autorizzazione all’ edificazione del convento. Le spese per la sua costruzione furono coperte con una donazione del nobile Giovanni di Benedetto Giomi; come luogo fu scelto “il Padule” che si trovava sulla via per Monterappoli. Nell’edificio del convento fu inglobata la chiesa di San Ruffino già presente in tale luogo.
I frati dovettero abbandonare il convento quando, nel periodo di dominio francese, furono soppressi gli ordini religiosi. I cappuccini furono liberi di tornare il 25/09/1814 dopo la sconfitta di Napoleone.

(04/10/1921)
Questa notte sono evasi dalle carceri di Empoli: Giovanni Bignoli di Pistoia e i fiorentini Leone Bianchi, Gino Francini e Roberto Benelli; i tre dopo aver richiesto acqua al custode lo hanno aggredito e buttato dalle scale. Dopo avergli sottratto le chiavi sono fuggiti.

(06/10/1906)
L’empolese Andrea Ricci ha ricevuto la medaglia d’oro all’Esposizione di Milano, sezione agraria.
Il famoso apicoltore Empolese, in attività dal 1874, ha alle sue spalle infinite pubblicazioni e innovazioni nei metodi di coltura. È inoltre il Signor Ricci l’inventore dei gessi cerei che hanno sostituito le stampe americane.

(18/10/1921)
Il giovane fascista I.G. è stato ucciso a Pontorme sulla via principale.

(22/10/1906)
Il Magistrato della Misericordia, come tradizione, ha offerto un banchetto ai suoi infermeri e conduttori di lettiga.Al termine del banchetto il Presidente dott. Arnolfo Pandolfi ha inviato un telegramma a S.M. il Re che ha risposto il giorno successivo.

(25/10/1917)
Muore a Cicer-Vhe meritandosi la terza medaglia d’argento al valor militare l’eroe della 1′ Guerra Mondiale Luigi Doronzo, Vigile Urbano del Comune di Empoli richiamato sotto le armi.

(27/10/1861)
Nasce a Empoli la Società Operaia fondata dall’ Avv. Bucchi, Salvagnoli e altre persone in vista della città.

(04/11/1333)
Una disastrosa alluvione sommerge Empoli e Pontorme distruggendone le mura.

(04/11/1966)
L’alluvione.
Dopo giorni di piogge eccezionali, l’aqua inizia a fuoriuscire dagli argini dell’ Arno e a tutti gli altri fiumi vicini: Elsa e Orme. Anche i fossi, non potendo più scaricare in Arno iniziano ad esondare.
Dal sottosuolo le fogne, ormai con gli sbocchi bloccati, cominciavano ad allagare i terreni. Fu questo il motivo per cui le zone interessate dall’alluvione non furono solo quelle vicine ai corsi d’acqua come Avane, S.Maria e Pagnana ma anche zone lontane da fiumi, si ritrovarono sott’acqua.
L’alluvione causò 2 morti: la signora Bini Agostina ed il signor Mancini Palmiro.
Il danno alla città ed alle sue attività produttive fu immenso. Anche il ponte che collega Empoli a Sovigliana rimase fortemente danneggiato.

(06/11/1908)
Grave incendio a Ponzano, solo il veloce e preciso intervento dei pompieri comunali diretti dall’Ing. Antonini ha evitato il propagarsi delle fiamme. I fratelli Tani, proprietari della capanna, hanno subito un danno di 3.000 lire.
Era questo il cinquantesimo incendio grave accaduto dall’inizio dell’anno.

(09/11/1902)
Deliberato l’acquisto dello stabile Lambruschini che sarà in seguito demolito per permettere la costruzione della strada che congiungerà Via G.del Papa e Via Cavour.

(09/11/1908)
Decisa la costruzione di una pesa pubblica con ponte a bilico a Ponte a Elsa.

(13/11/1906)
Dal Barroccio del Sig. Amedeo Giorgi fu sottratto un sacco di sigari di varie qualità. appena ritirato presso l’Ufficio delle primative, Il valore del materiale rubato era di 180 lire.

(13/11/1908)
Grave incendio al Pozzale Popolo di San Giusto, ha preso fuoco la capanna confinante con la casa del colono Fanciullacci, è proprietario della capanna il Sig. Calamandrei di Empoli. I nostri pompieri riuscivano a spengere l’incendio in poche ore. Il danno è stato quantificato in 2.000 lire ma per fortuna il proprietario è assicurato.
Sembra che la causa dell’incendio sia dolosa, alcuni individui sono stati visti in atteggiamento sospetto vicino alla capanna prima dell’incendio e fuggire all’approssimarsi della gente. Non è il primo incendio doloso che avviene in zona.

(22/11/1908)
La Corale di S. Cecilia ha festeggiato il suo centenario. La Collegiata era sfarzosamente preparata. La mattina dopo alcune messe al piano, alle 10.00 Monsignor Bucchi canto’ la S. Messa, dirigeva il Sig. Alfredo Innocenti mentre suonava il piano il Maestro Ivo Salvi. Dopo la messa 60 appartenenti alla Corale si ritrovavano al ristorante La Rosa. Erano presenti: Consigliere Agostino del Vivo (rappresentante del Sindaco), Padre Bianconi Proposto di Capraia e Angiolo Mancini redattore del Piccolo. Nel pomeriggio dopo i Vespri Solenni Padre Bianconi benedì gli associati. Monsignor Bucchi dovette assentarsi per recarsi alla festa della Misericordia di Limite.

(27/11/1906)
Tremenda esplosione presso la Villa di Bastia di proprietà del Signor Carlo Alberto Del Vivo. La casa colonica a due piani è abitata dalla famiglia Ciampolini. L’esplosione è stata causata da una fuga di acetilene ed è avvenuta alle ore 20.30.
Sono rimasti sepolti dal crollo dei soffitti Annunziata Ciampolini, il cognato Paolo Ciampolini e il figlio Guglielmo. Paolo e Guglielmo sono estratti vivi anche se gravemente feriti, Annunziata Ciampolini è stata trovata cadavere, colpita alla testa da una trave.

(30/11/1758)
Una terribile alluvione devasta Empoli. S.Maria a Ripa è la zona più colpita. Il Marchese Folco Rinuccini sarà uno dei primi a prestare soccorso. Egli si trovava nella sua villa di Empoli vecchio (S.Maria a Ripa).

(30/11/1908)
Accademia musicale di beneficenza pro-ricreatorio festivo, si è tenuta presso l’asilo infantile.

(30/11/1913)
Un opera attribuita a Della Robbia è stata rubata nel paese di Martignana (altre fonti riferiscono Marcignana).

(01/12/1908)
È morto oggi il Cav. Odoardo Duranti, il Duranti era un reduce della battaglia di Curtatone e Montanara dove fu ferito due volte gravemente. Per molti anni Sindaco di Empoli, ricoprì importanti cariche in città.

(03/12/1906)
È iniziato lo sciopero alla Vetreria Empolese. Motivo dello sciopero dovrebbe essere il licenziamento di un operaio. La Camera del lavoro e la Federazione vetraria hanno cercato una soluzione. La proprietà nonostante avesse proposto una “riparazione” non ha voluto riassumere l’operaio, da qui la decisione di scioperare. La protesta, oltre ai dipendenti, coinvolge anche alcuni mastri vetrai per un totale di 60 persone.

(06/12/1908)
È morto oggi, nel convento dei Cappuccini, all’età di 90 anni Padre Francesco Fabiani (empolese). Era il decano dei Cappuccini di tutta la Toscana, oltre ad essere l’empolese più anziano. Ricordato con affetto anche a Livorno, dove aveva vissuto per molto tempo, la nostra città perde un personaggio intelligente e amato da tutti.

(10/12/1119)
Con l’ accordo tra i Conti Guidi (Contessa Emilia e Conte Guido Guerra) e il Pievano Rolando (custode e Proposto di Empoli), la Contessa si impegna entro il maggio successivo “a ordinare a tutti gli uomini del distretto di Empoli, che vivevano alla spicciolata, in castelli, borghi o castelli, anche a quelli della Cittadella (tra Empoli Vecchio e Empoli) affinché stabilissero il loro domicilio presso la chiesa di S.Andrea; donando per tale effetto un casalino e un pezzo di terra per costruirvi abitazioni”. Inizia l’incastellamento di Empoli.

(10/12/1906)
Dal banco del mercato di Leopoldo Cecchi, i soliti ignoti hanno sottratto 70 lire.

(22/12/1906)
Ignoti grazie a una chiave falsa si sono introdotti nei pollai di Orlando Benassai e Raffaello Barsotti rubando polli per 80 lire.Tu

(22/12/1908)
Si è tenuta nei locali dell’asilo infantile la festa dell’ Albero di Natale. Ciascuno dei 200 fanciulli dell’asilo riceverà un capo di vestiario in regalo donato da benefattori empolesi.

(26/12/1943)
Bombardamento di S.Stefano.
36 Marauder B26s del 319° Bomber Group colpiscono Empoli. Il bersaglio principale è la stazione, infatti i quartieri più colpiti sono quelli vicini alla linea ferroviaria (Cascine,Ponzano,Pratignone e Puntone) ma alcune bombe colpiscono anche altre zone, seminando morte e distruzione anche in Borgo ed a Pontorme.
e vittime saranno 123, le case completamente distrutte 72, mentre saranno 193 quelle seriamente danneggiate.

(27/12/1883)
Il pericoloso assassino “Fallaci” è uccel di bosco da giorni, giorni dalla sua amante francese è stata catturata a Firenze. La polizia scopre così che si dovevano incontrare oggi 27 dicembre a Empoli. In un cascinale vicino a Pontorme, indicato come punto d’incontro, si sono nascosti molti carabinieri e agenti, appena il Fallaci fu vicino il M.llo dei Carabinieri Gnocchi è riuscito a trarlo in arresto. L’assassino è stato tradotto nelle carceri mandamentali di Empoli ma a breve verrà portato a Firenze.

(29/12/1908)
Taddei Giuseppe, 40 anni di S.Maria a Ripa (bracciante), mentre attraversava il binario in stazione, veniva colpito dal respingente del treno delle 18.45 da Livorno. L’ uomo è stato sbalzato a 2 metri. Si trovava in stazione il Cav. Dott. Arnolfo Pandolfi che prestò le prime cure, trasportato in ospedale fu visitato dal Dott. Paladini che riscontrò solo ferite esterne non gravissime.

(29/12/1930)
L’antifascista Aurelio Regini giustiziato (in effigie) in Belgio. L’assurda messa in scena, prevista dall’ordinamento belga, consiste nel giustiziare su pubblica piazza il condannato, in sua assenza. È prevista la presenza di gendarmi, boia, medico e giudice ma manca il condannato. Per fortuna del Regini non di trovava in Belgio.

(31/12/1906)
Il bravissimo baritono Arturo Romboli è stato applauditissimo nella Salomé di Strauss eseguita alla Scala.

IL COLERA

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IL COLERA A EMPOLI

(1835-1836-1837-1849)

Gran Bretagna, Paesi Bassi, Europa centrale, Francia, nel 1832 il colera bussava alle frontiere italiane, era ormai solo una questione di tempo ed il contagio avrebbe colpito anche le città del nord Italia, che infatti si stavano già organizzando creando “lazzeretti” nella speranza di non farsi trovare impreparate.

Nel 1835 i primi casi si palesarono a Livorno, La diffusione in città fu velocissima e migliaia di livornesi in fuga dal colera si diressero verso l’interno della Toscana, portando il contagio anche in citta’ e paesi distanti dalla costa. Fu infatti da Livorno che l’epidemia si diffuse nell’ empolese. Sono moltissime le notizie che si possono trovare sul decorso del contagio a Empoli e Limite grazie ad un pool di medici e chimici che non solo combatterono la malattia sul campo a rischio della loro vita (il Dr Fucini di Limite non solo morì per i postumi del colera ma ebbe la famiglia decimata quando in seguito alle cure prestate al primo infetto documentato “portò la malattia” a casa sua), ma fecero anche altro. Questo pool ebbe anche un approccio moderno nel combattere la malattia con un continuo scambio di informazioni, gestione dei casi, elaborazione di cure condivise ed esame anamnesico dell’ ambiente (macrozona: il territorio) (microzona: ambiente di vita dei contagiati).

Prima di elencare i primi casi che portarono il Colera “da noi” è doveroso elencare questi combattenti:

Pietro Betti: chirurgo a S.Maria Nuova e insegnante di istituzioni chirurgiche. Nominato responsabile dei lazzeretti toscani durante l’ epidemie di colera;

Antonio Salvagnoli Marchetti: medico, coordinatore degli interventi contro il colera nellempolese, in seguito per l’efficenza e preparazione dimostrata fu nominato Medico Ispettore della Commissione Sanitaria Grossetana (amico del Dr Turchetti elencato di seguito);

Odoardo Turchetti: medico condotto nominato dal Governo come sostituto del Dr Fucini fino alla fine dell’emergenza colera;

Fucini: medico condotto nel comune di Limite, curò i primi malati nel suo comune, riconoscendo la malattia e attivando il gruppo di esperti che subito dopo iniziarono il loro lavoro;

Prof.Cav. Targioni Tozzetti: chimico, inviato a Empoli e Limite per lo studio degli ambienti e dei pozzi;

Pandolfi Andrea: medico, nominato responsabile dei lazzeretti empolesi. Col Dr Pandolfi viene citato lo stretto collaboratore Dr. Susini.

Una menzione particolare la merita la Misericordia di Empoli che fu parte itegrante del soccorso agli infetti e ricorderemo con l’elogio dedicato alla “Venerabile Arciconfraternita” dal Cav. D. Luciani inserito alla fine del post.

I PRIMI CASI (Limite):

  1. “Il paziente numero 1”, come si dice oggi fu Antonio Caparrini (limitese) lavorante presso la villa del Marchese Cosimo Ridolfi. Il Dr Fucini dopo aver visitato il Caparrini tornò a casa e si cambiò degli abiti, abiti dei quali si occupò la madre del chirurgo, Ancilla Fucini (60 anni) rimanendo infetta e morta pochi giorni dopo. Ancilla fu la prima delle vittime di casa Fucini, morì poco dopo il padre del medico, Lorenzo. Seguirono altri 5 morti nella famiglia

  2. Il secondo paziente contagiato fu Cecchi Jacopo, anche lui visitato dal Dr Fucini, il Cecchi a differenza del Caparrini guarì.

  3. Dopo i primi due malati un terzo caso, Angiolo Bini, si manifestò a Limite. In un paese che contava al tempo circa 600 abitanti è facile immaginare l’angoscia che iniziò a diffondersi.

Il manifestarsi della malattia attivò il pool di esperti ed infatti il Salvagnoli riferisce a Pietro Betti la relazione che Targioni Tozzetti preparò nei giorni successivi. Ricordiamo che la maggior parte delle informazioni riportate derivano infatti dai riscontri che i medici condividevano tra di loro.

Nel suo studio degli ambienti di Empoli e Limite Tozzetti non rileva per la prima nessuna criticità, criticità che invece trova per Limite evidenziando che le acque in arrivo dal Montalbano non fluivano facilmente in Arno, rilevava inoltre che lo stesso Monte Albano creava un pericoloso ristagno di aria sul paese. Altro problema esistente in Limite era presentato dalla grande fabbrica di candele in sego. Queste informazioni portarono il Dr Turchetti a dichiarare nelle sue considerazioni finali che: “-io sarei propenso a considerare le cause intrinseche al paese come preparanti e fomentanti, e le estrinseche come occasionanti ed efficienti la malattia”.

Per quanto riguardava la ricerca dei contatti tra i contagiati e possibili cause si scoprì che il Caparrini aveva dato ospitalità ad una livornese in fuga dalla città. Stessa cosa avevano fatto gli altri ammalati, sia il Cecchi che il Bini convivevano da giorni con famiglie scappate da Livorno. Il Dr Fucini aveva avuto invece contatti diretti con tutti e tre.

I PRIMI CASI (Empoli):

Anche a Empoli molti livornesi erano ospitati da giorni in città e frequentissimi erano i contatti commerciali con Livorno, sia tramite la strada postale Firenze-Livorno sia tramite i navicelli in Arno. Contatti che furono immediatamente sospesi grazie ad un cordone sanitario che venne creato al diffondersi dei primi casi di colera. Fu infatti un navicellaio di Avane il primo contagiato empolese:

Gaspero Allegri: appena rientrato col suo navicello carico di merci da Livorno, dove aveva sostato per 3 giorni mostrò i segni della malattia. Nel periodo passato a Livorno L’Allegri aveva visto morire il figlio di colera.

Vannini (anni 35): navicellaio, di sana e robusta costituzione era morto pochi giorni dopo l’ Allegri;

bambina di casato Lupi (nome sconosciuto): morta 2 giorni dopo il Vannini;

bambinaia del figlio del Deputato Giuliano Ricci: fuggita da Livorno, la famiglia Ricci si era rifugiata nella villa di Gricciano. Ai primi segni della malattia erano stati chiamati i medici di Montespertoli che si erano rifiutati. La donna fu salvata dalle cure del Dr Salvagnoli;

profugo livornese: già ammalato era accompagnato da un barrocciaio, prima di entrare in Cerreto Guidi furono affrontati da una folla inferocita che non li fece entrare in paese. Al barrocciaio non rimase che dirigersi a Empoli e lasciare l’ammalato alle cure del Dr Pandolfi che lo ricoverò nel lazzeretto di Avane.

Questi i primi casi che colpirono Empoli. Se per la bambinaia del Deputato Ricci, del profugo e dell’ Allegri fu facile trovare il collegamento con Livorno per gli altri due fu più complicato stabilire i contatti finchè non furono così ricostruiti: il Vannini, navicellaio come l’Allegri si era recato a trovarlo il giorno precedente a quello in cui si manifestarono i sintomi. La bambina era invece rimasta contagiata dagli abiti dell’ Allegri. Il Salvagnoli dopo aver visitato Gaspero Allegri aveva ordinato di bruciarne tutti gli abiti e pagliericci. Gli abiti in attesa di essere bruciati erano entrati in contatto con la bambina.

Dopo che nel primo periodo la malattia rimase circoscritta a pochi casi negli anni successivi si diffuse largamente.

Il Dr Pandolfi elencava così i casi Empolesi nel 37:

Empoli 166 casi

Avane 47 casi

Pontorme 25 casi

S.Maria 26 casi

Pagnana 8 casi

Marcignana 1 caso

Riottoli 10 casi

Cortenuova 17 casi

S.Giusto 2 casi

Monterappoli 17 casi

Bastia 3 casi

Corniola 1 caso

Ponzano 1 caso

Brusciana 1 caso

TOTALE 325 casi

Il colera venne considerato debellato a fine 1849 con quello che il Dr Salvagnoli definisce il metodo Turchetti. Da sottolineare l’abbondante utilizzo di “oppio” come antidolorifico.

ELOGIO ALLA VENERABILE ARCICONFRATERNITA DELLA MISERICORDIA EMPOLESE

“Quello stabilimento (Misericordia di Empoli) potrebbe onorare qualunque città, anzi, così netto, così ampio, così ben ordinato, così cristianamente condotto, da destare meraviglia e riverenza, non è tanto facile ad osservarsi in altri paesi civilizzati. Ivi ammassi di biancheria da darsi ai poveri, e colla biancheria anche l’ elemosina del denaro. Nè si creda che abbia rendite di beni; no; tutto si regge sulla tassa di 2 lire all’ anno dei fratelli, e su quel di più che possono accumulare da qualche elargizione; ma l’amministrazione si compie col suggello della carità, e tutto si opera collo zelo proprio di essa. La biancheria passò anche allo spedale di Avane, e per tutto penetrò lo spirito de’ suoi benefizi. Si fecero le lettighe per i trasporti ed i colerosi ad ogni momento confortevolmente furono trasportati. Mancavano gli assistenti nelle case, mancava chi si prestasse a qualunque utile ed indispensabile operazione; e dodici sempre di turno prestavano giorno e notte la loro assistenza ai malati a domicilio. Bella e santa lezione per quei paesi dove ebbe luogo l’ emigrazione delle principali famiglie”.

Fonti: 1° e 2° considerazione sul colera asiatico che contristò la Toscana dal 1835;

documenti annessi alla considerazione sul colera asiatico che attristò la Toscana dal 1835;

Gazzetta medica Italiana federativa Toscana vol.2 1856.

IL BEATO DI SANTA MARIA

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IL BEATO

 

L’8 marzo 1510 muore, all’età di 50 anni, nel comvento di S.Maria a Ripa,
Fra Bartolomeo Magi da Anghiari. Fra Bartolomeo non è un frate come tutti
gli altri, ormai da anni vive in odore di santità e diversi miracoli gli sono riconosciuti,
Fra Bartolomeo è inoltre colui che più di ogni altro ha postulato la
costruzione della chiesa della S.Croce a Anghiari. Proviamo a farne una piccola biografia aiutandoci con la “vita de Snti e Beati fiorentini” di Giovanni
Maria Brocchi.
Fra Bartolomeo all’età di 19 anni entra in convento al Santuario della Verna,
anche suo fratello seguirà il medesimo percorso col nome di Fra Girolamo.
Anche se giovane viene nominato “Maestro dei novizi” per la sua ferrea osservanza alle regole dell’Ordine. Diversi avvenimenti miracolosi gli vengono
riconosciuti in questo periodo: riceve la notizia della morte della sorella durante una visione e più volte viene visto lievitare nella posizione del crocefisso.
Viene infine destinato al convento di S.Maria dove, fino al giorno della sua
morte, continuerà con la sua convinta osservanza delle regole francescane,
oltre al ripetersi di eventi e guarigioni miracolose. Dopo la morte le spoglie
verranno sistemate sotto l’ altare maggiore, fino a quando,per paura di furti,
il corpo viene spostato in sacrestia. Su iniziativa del guardiano del convento,
Fra Valerio Martelli, si decide di riportare Fra Bartolomeo sotto l’altare maggiore. Viene interessato anche il Granduca Ferdinando che si prende a cuore della cosa. Lo stesso Granduca volle essere presente il giorno della traslazione, giorno in cui diversi prodigi vennero osservati.
Negli anni seguenti,sempre più forte si fece la devozione verso il frate Beato.
Riportiamo di seguito alcune “guarigioni” avvenute nell’empolese, anche in
queste descritte nella “vita de Santi e Beati fiorentini”:
– “fanciulla di anni 10, per nome Caterina, figliuola di Michel Biancone,
guarita da febbre quartana,dopo aver toccato la cassa mentre veniva
portata in processione;
– Lisabetta Fugnietti di Bassa;
– Maddalena di Silvestro;
– “Michele Zerini travagliato da gran dolore di testa in maniera che da
molti giorni non poteva prendere riposo, invocato il Beato Bartolomeo
restò subito libero.
Da notare che questo miracolo viene attribuito al frate Beato nei primi
anni del 1600, e che come si evince da documenti conservati
presso L’Archivio storico del comune di Empoli, viveva un tal “Michele
Zerini, titolare di un osteria.
Nel mese di agosto 1603 le spoglie mortali (una parte) poterono tornare
al paese natale.

LA CROCE DI CORNIOLA

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Un’altra parrocchia empolese oltre a S.Maria a Ripa è stata retta da un religioso in seguito dichiarato beato. Il religioso in questione è il Beato Angelo Paoli, e la parrocchia è la chiesa del Carmine dedicata ai Santi Simone e Giuda a CORNIOLA, dove rimase per soli 12 mesi. Oltre a qualche cenno sulla sua vita concentreremo questa brevissima biografia sul periodo passato a Empoli, furono infatti molte le parrocchie in cui Padre Angelo Paoli prestò la sua opera.
Padre Angelo Paoli nacque ad Argigliano (Massa-Carrara) il 1 settembre 1642 da Angiolo Paoli e Santa Morelli. Rimasto orfano e sentito il richiamo della fede si presentò al Vescovo di Sarzana che gli conferì la “tonsura” ed i primi due ordini minori (1660) col nome di Francesco Cerviis (cognome di una prozia).
Passò poi al convento dei Carmelitani. Dimostrò da subito il suo amore per i poveri e deboli, una forte
rigidità morale e purtroppo numerosi problemi di salute. Dopo essere stato a Pisa e Firenze venne mandato a curarsi a Pistoia. Tornato a Firenze fu da qui inviato a Corniola nel 1676, dove rimase fino all’ottobre del 1677. Attorno alla sua figura aleggiava un aria di fama e santità tanto che ad ogni sua uscita per i servizi di chiesa era seguito da decine di persone e fanciulli come una chioccia con i pulcini.
“Passa Padre Angelo con i pulcini” era diventato proverbio a Empoli. Cercò di risvegliare l’interesse per la passione di Cristo e A TALE SCOPO SI FECE CONSEGNARE DALLA GUARDIA DI S.A.R. 2 PINI CON CUI FECE UNA CROCE ALTA CIRCA 5 METRI, E LA POSIZIONÒ SU UN COLLE VICINO CHE CHIAMAVANO “CUCULIO” E CHE SI TROVAVA VICINO ALLA STRADA.

La croce rimase al suo posto per molti anni fino a quando non fu distrutta dalle intemperie. Nel bosco vicino erano presenti molte grotte nelle quali il religioso si ritirava a pregare. Quando nell’ottobre successivo fu trasferito a Siena, molti empolesi testimoniarono sotto giuramento l’operato del Beato.
La vita successiva del Beato fino alla morte (1720), ed i numerosi miracoli riconosciuti dalla Chiesa sono storia di tutti e non più empolese.

LE TRECCIAIOLE

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Lo sciopero delle TRECCIAIOLE  24/05/1896

Una grave carestia investì la nostra zona a partire dal 1894. Quando il terreno
iniziò a non dar più da vivere, molte donne abbandonarono il lavoro nei campi, reimpiegandosi come lavoratrici per i produttori di cappelli di paglia, o come impagliatrici per i fiaschi della grande industria vetraria empolese.
Il numero delle trecciaiole (nome che racchiude genericamente tutte le lavoratrici della paglia) ebbe una crescita esponenziale; nel 1896 su richiesta dell’ apposita commissione d’inchiesta presieduta da Luigi Ridolfi, fu fatto un censimento volto a capire quante empolesi fossero impiegate nella lavorazione della paglia. Tra il centro e le varie frazioni il loro numero superava abbondantemente le 1.500 unità (cifra indicata per difetto) su una popolazione totale che non raggiungeva i 20.000 abitanti.

AVANE 118 trecciaiole
MARCIGNANA 57 trecciaiole
S.PIETRO/PAGNANA 52 trecciaiole
PONTORME 189 trecciaiole
BRUSCIANA 53 trecciaiole
S.MARIA 215 trecciaiole
BASTIA 32 trecciaiole
RIOTTOLI 22 trecciaiole
PIANEZZOLI 24 trecciaiole

La sovrabbondanza di manodopera, l’elevato costo della materia prima e una
speculazione eccessiva resero la retribuzione delle trecciaiole non solo non dignitosa ma insufficiente per la sopravvivenza. Il compenso giornaliero non raggiungeva le 30 lire; a Empoli la situazione era ancor più grave rispetto
ai paesi vicini per una peculiarità tutta “nostra” nell’ organizzazione del lavoro. Le trecciaiole empolesi compravano di tasca propria la paglia da lavorare che poi consegnavano, come prodotto finito, ai FATTORINI (intermediari che contrattavano direttamente con produttori e negozianti).
Dai primi giorni del 1896 Empoli e le sue frazioni sono teatro quotidiano di di-
sordini e tumulti; il Governo centrale inviò una compagnia del 9° Bersaglieri con compiti di ordine pubblico. Quando a Marzo dello stesso anno è programmato il rientro della compagnia, il preoccupatissimo Comune di Empoli richiede al Governo, con delibera 11/03/1896,di mantenere una presenza
militare sul territorio, accollandosi la spesa per gli alloggi (albergo Giappone,
locanda “L’Italia”). Il Comune nella stessa delibera evidenzia come pericolosa e destabilizzante sia la presenza del Partito Socialista. Nel giugno del 1896
anche la Prefettura richiede rinforzi di polizia, al fine di controllare i “partiti estremisti” presenti in comune. La richiesta di invio di truppe non viene accolta.

Nei primi giorni di maggio sono iniziati gli scioperi nell’area fiorentina. Per cercare di risolvere la situazione, il 22 maggio il Presidente della Camera di
commercio riunisce commercianti e fattorini a nella sala della Borsa.
Al termine della riunione vengono prese le seguenti decisioni:

1) la produzione dei cappelli di paglia sarà retribuita con 0,30/0,40 lire per il 12 e 0,10/0,13 per ogni giro successivo fino al 15 poi 0,07 per ogni giro successivo fino al 20. Per le trecce, non potendo stabilire un minimo si applicherà lo stesso principio di progressività;

2) soppressione dei fattorini secondari;

3) creazione di un sodalizio e immediata apertura di una nota di acquisto;

4) pubblicazione entro la sera stessa di un manifesto contenente le conclusioni.

Lista degli industriali che sottoscrissero l’accordo ed i relativi impegni di spesa:

Franceschini Pietro 30.000 cappelli

Santini Tullio 40.000 cappelli 20.000 trecce

F.lli Filippni 10.000 cappelli 10.000 trecce

Tesi Pietro 50.000 trecce

Conti e Mannozzi 5.000 cappelli 20.000 trecce

Burghisser 25.000 cappelli 25.00 trecce

Tozzi Adolfo 5.000 cappelli 5.000 trecce

Camilli e figli 30.000 trecce

F.lli Ballerini 15.000 cappelli 10.000 trecce

Ladstalter P. 15.000 cappelli 10.000 trecce

Cozzi Amos 5.000 cappelli 5.000 trecce

F.lli Derberg 12.000 cappelli 20.000 trecce

Stagis G. 1.000 cappelli 1.000 trecce

GLI SCIOPERI A EMPOLI

La mattina del 23 maggio, un piccolo gruppo di donne con cartelli inneggianti a pane e lavoro, parte da Pontorme e si riunisce con altre trecciaiole a S.Maria. In prossimità del convento vengono raggiunte dal delegato di Pubblica sicurezza Morelli, dai RR Carabinieri guidati dal M.llo Taddei e dagli agenti di Polizia Municipale che sequestrano le bandiere e disperdono le dimostranti. Le trecciaiole pontormesi, nel rientrare al borgo, sostano di fronte al Comune, l’assenza del Sindaco DelVivo (fuori città) le convince a rimandare la protesta.

La mattina del 24 trecciaiole di Spicchio, S.Maria, Avane e altre frazioni si recano a Pontorme. Le manifestanti raggiungono il numero di 3.000 e si dirigono verso il Palazzo Pretorio. Di fronte al palazzo trovano i RR Carabinieri e gli agenti di P.M. agli ordini del funzionario Morelli. I militari vengono colpiti da una fitta sassaiola. Una pietra ferisce gravemente il Morelli. I Carabinieri sguainano le sciabole ma vengono sopraffatti e calpestati dalle scioperanti.
Viene incendiato il portone del palazzo, a quel punto il Sindaco decide di ricevere una delegazione, le richieste saranno le seguenti:

1) prezzo minimo da pagare alle lavoranti L 1 per fattura di treccia o cucito per ogni cappello;
2) dal mercato successivo di giovedì 28 maggio tutti i fattorini dovranno essere
sostituiti da un rappresente delle fabbriche.
L’ impegno preso dal Sindaco calma le trecciaiole che alle 14.00 iniziano a disperdersi ma durante il lento defluire si sparge la voce di un ribasso nel prezzo dei “fasciatini” (i fiaschi da esportazione), i disordini riprendono e dureranno fino alla tarda serata. Alle 21.15 giunge alla stazione una compagnia del 5° fanteria di linea con compiti di ordine pubblico. I militari comandati dal Cap. Adolfo Senno e Ten. Sgarbi e Pagliesi (acquartierati nel convento delle Benedettine) riescono, nei giorni seguenti, a fermare i disordini.
In questo clima, il 31 maggio, il Col. Cosimini avvisa il Sindaco che il giorno
successivo la compagnia lascerà Empoli.

Purtroppo anche se terminano gli scontri, non finiscono i problemi per le lavoratrici empolesi, rimangono addirittura senza commesse di lavoro.
La sottoprefettura di S.Miniato individua il problema nei fattorini che continuano a gestire gli affari e a decidere i prezzi. Chiede al Sindaco di invitare le trecciaiole a rivolgersi direttamente ai commercianti. Ancora a settembre 1897 un fattorino di Ponte a Signa viene malmenato al mercato settimanale.

Le decisioni intraprese, oltre ad una robusta ripresa dell’economia iniziano a dare risultati. Nel 1898 la crisi delle trecciaiole va lentamente a risolversi.

FONTI:
Archivio storico comune di Empoli;
Emeroteca digit. Reg. Toscana.
“LA NAZIONE”;

I FATTI DI PRATOVECCHIO

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I DOCUMENTI DI PRATOVECCHIO
L’ eccidio del 24 luglio1944, dove 29 nostri concittadini furono vilmente fucilati per rappresaglia
si svolse in tre fasi:
– la sparatoria in Pratovecchio;
– il rastrellamento;
– la fucilazione.
Se delle ultime due si sa praticamente tutto, della sparatoria di S. Maria si conosce poco o niente.
L’ ANPI ha sempre affermato che la sera del 23, un gruppo di partigiani, pronto ad entrare in azione
venne sorpreso da una pattuglia tedesca e nella sparatoria che ne seguì 7 militari rimasero uccisi.
Alla luce dei documenti visionati e che trovate allegati, è possibile affermare che la ricostruzione
“ANPI” è corretta. E’ inoltre possibile capire l’antefatto che portò la pattuglia tedesca alla casupola,
si evince inoltre che nella nostra zona non agivano solo normali formazioni partigiane ma anche
gruppi “GAP”.
Questi i fatti:
(giorni precedenti il 23 luglio) la collaborazionista dei tedeschi xxxxxx xxxxxxxxx ha una discussione
con la moglie di un “gappista” di Avane e minaccia di rivelare ai tedeschi l’ubicazione della
casupola di Pratovecchio, usuale ritrovo partigiano.
(22/23 luglio) i tedeschi stanno minando ponti, fabbriche e campanili;
(23 luglio sera) un gruppo partigiano si ritova in Pratovecchio, sono pronti ad entrare in azione quella
notte per sabotare i piani tedeschi;
(tarda sera del 23 luglio) su indicazione della xxxxxx xxxxxxxx i tedeschi si recano al casottino di
S. Maria, sorprendono i partigiani in armi e pronti ad entrare in azione e nasce una sparatoria
nella quale sono proprio i tedeschi ad avere la peggio.
Si può quindi affermare che la pattuglia tedesca non scoprì casualmente i partigiani ma si recò in
Pratovecchio a seguito di una “soffiata”.

La Rivolta

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LA RIVOLTA DEL 1849

– 1846:Pio IX viene eletto Papa;
– 1847:circola in tutta Italia un forte spirito unitario.
Il tollerante Leopoldo II concede nel
granducato la libertà di stampa;
– 1848:Carlo Alberto nel regno di Sardegna ed il
Granduca in Toscana concedono la Costituzione.
A Firenze nasce il 1° governo
costituzionale. Nel Granducato viene adottata
la bandiera tricolore con lo stemma
degli asburgo-Lorena. Le truppe toscane
e molti volontari affiancano le truppe piemontesi
contro gli austriaci.
Il Granduca si allontana da Carlo Alberto,
incidenti a Livorno;
– 1849:Leopoldo II fugge volontariamente a Porto
Santo Stefano e nasce il governo provvisorio
Montanelli/Guerrazzi.
I toscani sono divisi tra favorevoli al
granducato e costituzionalisti.

NEL FRATTEMPO A EMPOLI.

– 02/1849:Più di 300 empolesi fedeli a Leopoldo
incendiano la stazione ferroviaria, alcuni
vagoni e alcuni capannoni vicini.
Verso Montelupo vengono divelti i binari.
Il generale D’Apico viene incaricato dal
governo provvisorio di sopprimere i tumulti.
La brigata composta da 2.000
uomini e 5 pezzi d’artiglieria si muove
verso Empoli. Il generale riceve fuori da
Montelupo una rappresentanza delle
personalità più importanti che manifesta
di dissociarsi dagli avvenimenti. I
militari proseguono verso Empoli ed
entrano in città in assetto da combattimento.
Si accasermano sul “campaccio”
e occupano militarmente la città con
rastrellamenti e arresti dei sospettati. La
notte del 19 un incendio in zona p.zza
S.Rocco fa pensare ad un sabotaggio
alla polveriera lì ubicata. Si dimostra un
falso allarme e tutto finisce con lo
spegnimento dell’incendio da parte dei
soldati.
Le campane di alcune chiese avevano
suonato per chiamare a raccolta i riottosi
durante gli incidenti, per tale motivo
il generale presenta un documento
del governo che ordina di requisire le
campane per farne cannoni da usare
contro gli austriaci. Dopo 2 giorni i
rappresentanti della comunità Empolese
e vicine fanno atto di sottomissione al
governo provvisorio, consegnano un
pezzo d’artiglieria allo scopo di salvare
le campane. Termina così la rivolta
empolese.

DORONZO LUIGI

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Nel maggio del 1914 il Comune di Empoli indice un concorso per agente di Polizia municipale

Luigi Doronzo chiede di partecipare al concorso. In quel momento sta prestando servizio come Guardia di Città a Firenze, per questo motivo viene allegata alla domanda lo stato di servizio rilasciato dalla Delegazione di Pubblica Sicurezza di Empoli

Il Comune di Empoli dichiara il Doronzo vincitore di concorso, lo invia a prestare giuramento e ne richiede l’abilitazione alla Prefettura di Firenze.

Nel 1915 Luigi Doronzo diventa padre di Vittorio. Nel 1916, rimanendo comunque dipendente comunale, Luigi Doronzo viene chiamato sotto le armi. Nel luglio dello stesso anno riceve la sua prima medaglia d’argento al valor militare e riceve per lo stesso motivo il plauso del Consiglio comunale.

L’anno successivo Doronzo riceverà la seeconda medaglia d’argento al valor militare e la promozione a “Aiutante di battaglia”.

Nell’ottobre del 1917, nel compimento dell’ennesimo atto eroico che gli costerà la vita, riceve la terza medaglia d’argento al valor militare.

A Luigi Doronzo la città di Barletta (paese natale) ha dedicato una via.

 

Per motivi di privacy abbiamo omesso il nome della moglie (empolese).

SCUOLE DI SANTA MARIA

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L’AFFRESCO CHE NON C’E’ PIU’

1956

Le scuole elementari di S. Maria sono in costruzione. La Giunta municipale decide di abbellire il prospetto principale dell’ edificio con un affresco. La scelta dell’ artista cade forse su uno dei migliori in quel momento: il Prof. Sineo Gemignani. Le dimensioni dell’opera saranno di ml 3,50 per 4,60.

Se passate oggi per vederlo rimarrete delusi, dov’era presente l’affresco ci sono 2 finestrelle.
Teniamoci stretto quello che rimane di questo artista.