Il miracolo del “Grosso”

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17/01/1392
Dopo una partita a dadi, lo sconfitto, in preda all’ira, prese la sua ultima moneta rimasta, un “grosso” (moneta pisana che aveva incisa l’immagine della Vergine Maria su una faccia) bestemmiò e la trafisse con il coltello. Dalla moneta iniziò a sgorgare sangue.
Il Vescovo di Firenze attestò il miracolo il 20/01/1392 e consegnò la moneta alla chiesa dei frati agostiniani di S.Spirito in Firenze.

Reliquie

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1530
Durante il sacco di Empoli, sarebbero state trafugate, dagli spagnoli, due importantissime reliquie presenti in collegiata e che erano state donate nel 1495 dal canonico Francesco Giovanni Brancadori:

  • una spina della corona di Gesù
  • una scheggia della Sacra Croce

Preghiera per il parto

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11/05/1834

– Dalle 06 di mattina alle 18 di sera si tiene una preghiera, con esposizione dell’immagine dell’Immacolata Concezione.
– Tale preghiera doveva essere di buon auspicio per la gravidanza della Granduchessa Maria Antonia. Le preghiere ebbero buon esito perchè il 21/05/1834 nacque Maria Isabella d’Asburgo Lorena.

Ss. Crocefisso

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1399
Viene costituita la Compagnia del Ss. Crocifisso (delle grazie);

24/08/1399
In Toscana dilaga la peste e ad Empoli si decide di portare la Sacra Croce in processione per tutta la regione. I confratelli della neonata compagnia, nel loro girovagare si fermano a riposare. Dopo aver appoggiato il crocefisso ad un mandorlo secco si allontanano. Al loro ritorno trovano l’albero in fiore e pieno di foglie. Rinfrancati dal miracolo tornano a Empoli e scoprono che la peste è finita.

Da allora fu deciso di festeggiare il 14 settembre, (giorno dedicato all’esaltazione della Sacra Croce). Negli anni a venire gli empolesi faranno spesso ricorso al loro Ss Crocifisso. Di seguito ne abbiamo riportato i più importanti.

06/03/1593
Per far fronte alla carestia che si sta abbattendo sul contado fiorentino, la croce viene esposta e portata in processione per la città. Vengono indetti tre giorni di preghiera. Circa 2.000 persone partecipano. Anche il Granduca Ferdinando I, accompagnato dall’Arcivescovo di Pisa, si reca in Collegiata;

12/13/14 giugno 1791
dopo la morte di Giuseppe II, Imperatore d’Asburgo, il Granduca Pietro Leopoldo fu chiamato a sostituirlo per complicate regole dinastiche. Sul trono del Granducato sedette il secondogenito di Pietro Leopoldo, Ferdinando I. Fu decisa l’esposizione per tre giorni del Ss.Crocifisso come buon augurio per i nuovi regnanti;
Ottobre 1804 viene decisa l’esposizione del Ss.Crocefisso per ben 3 motivi:

*invocarne la protezione dalla febbre gialla che da Livorno si sta diffondendo verso l’interno;
*proteggere Pio VII che si stava per recare a Parigi per incoronare Napoleone;
*mantenere in salute il neonato figlio del re Carlo Ludovico.

Fatti del 21

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1/03/1921

Alcune centinaia di militanti comunisti assaltano due camion di marinai in transito da Empoli. 9 tra militari e carabinieri di scorta vengono linciati, uccisi e orrendamente mutilati, 18 furono feriti mentre i restanti riuscirono a fuggire.
Lo sciopero dei ferrovieri stava paralizzando l’Italia, ed i marinai (appartenenti alle navi: Elena, Varese, Pisa, Ferruccio ed al sommergibile Mocebigo) erano stati comandati per sostituire gli scioperanti.
Appena giunti alla strettoia di Via Chiarugi la colonna fu fatta oggetto di colpi di arma da fuoco e lanci di materiali dalle finestre. I militari scesero dai camion e cercarono di qualificarsi, ma l’eccidio continuò.
Per tale episodio gli imputati furono 132, i condannati 92. Esisteva fino alla fine della guerra una lapide che ricordava l’accaduto.

LE VITTIME:

Marinai:

Bottini Enrico
Incarbone Alberto
LoPinto Salvatore
Santaniello Salvatore
Sergianni Antonio
Tulli Carlo Alberto

Carabinieri:

Cinus Francesco
Masu Salvatore
Pinna Giovanni

Bombardamento 1943

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Ore 13 del 26/12/1943

36 Marauder B26s del 319° Bomber Group colpiscono Empoli. Il bersaglio principale è la stazione, infatti i quartieri più colpiti sono quelli vicini alla linea ferroviaria (Cascine,Ponzano,Pratignone e Puntone) ma alcune bombe colpiscono anche altre zone, seminando morte e distruzione anche in Borgo ed a Pontorme.

Le vittime saranno 123, le case completamente distrutte 72, mentre saranno 193 quelle seriamente danneggiate.

Ospedale

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OSPEDALE

18/03/1767

Il proposto Giovan Carlo Falagiani benedice l’edificio dell’ospedale. Essendo la vigilia di San Giuseppe, a tale santo viene intitolato il nosocomio. Inizialmente l’ospedale poteva contare su 28 posti letto (16 per gli uomini e 12 per le donne).

La costruzione dell’ospedale ebbe inizio il 19/04/1743. Gli empolesi decisero di utilizzare una parte dell’immensa eredità di Giuseppe del Papa per tale scopo. Il del Papa con il suo lascito (donato al popolo empolese) aveva voluto creare borse di studio in medicina per i meno abbienti, una parte veniva assegnato alle ragazze del circondario con lo scopo di crear loro una dote.
Gli esecutori testamentari rappresentarono la necessità di un ospedale per la città di Empoli. Il Granduca Francesco I autorizzò la costruzione il 18/04/1743 dedicando al mantenimento dell’ospedale 600 scudi ogni anno. Il costo dell’edificio ammontò a 14.000 scudi. Non essendo sufficienti i 600 scudi annuali, venne aumentata tale cifra, integrandola con altro denaro derivante dall’eredita di Giuseppe del Papa, togliendo l’appannaggio alle donne che a 33 anni ancora non si erano sposate.
Infine il mercante empolese Agostino Cecchi lasciò all’ospedale un eredità di 8.000 scudi.

Il Papa a Empoli

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Ore 03:00 del 29/03/1815

Papa Pio VII ed il Sacro Collegio attraversano Porta Pisana; dopo il ritorno di Napoleone a Parigi, temendo il ripetersi dei fatti del 1809, il Papa fugge da Roma. Durante il veloce tragitto verso Genova il Pontefice transita da Empoli nel più totale anonimato.
E’ certo (ma non localizzabile su mappa) che lo stesso Pio VII fosse già passato da Empoli la mattina del 09/07/1809, quando tratto in arresto fu trasferito in Francia. Si può dedurre che i militari francesi con un detenuto tanto importante abbiano evitato di passare dal centro della città.
Pio VII non fu comunque il primo Papa a passare da Empoli. E’ documentato, ma anche in questo caso non localizzabile, che il 27/06/1434 passò Papa Eugenio IV diretto a Firenze.

Mario Tuti

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20:30 del 24/01/1975

3 agenti di polizia suonano alla porta di Mario Tuti, geometra del comune ma anche terrorista e fondatore del Fronte Nazionale Rivoluzionario.
Gli agenti devono procedere all’arresto ed effettuare una perquisizione in casa alla ricerca di armi. 2 giorni prima sono stati arrestati 2 appartenenti al gruppo clandestino e vengono ricondotti al Tuti.
Il geometra è considerato una persona tranquilla, gli agenti sanno già che troveranno armi (il Tuti è un cacciatore ma sono altre le armi che cercano) e non possono sospettare quello che a breve succederà.
Gli agenti cercano di mascherare il vero motivo della visita facendola passare per un controllo amministrativo, cercano molto probabilmente di condurlo al commissariato in modo tranquillo e lì procedere all’arresto.
Improvvisamente il Tuti afferra un fucile SIG calibro 7.62, uccide il brigadiere Leonardo Falco, l’appuntato Giovanni Ceravolo ferisce gravemente l’appuntato Arturo Rocca e scappa.
Verrà catturato in Francia dopo 6 mesi di latitanza.

http://www.falcoeceravolo.it/