I DOCUMENTI DI PRATOVECCHIO
L’ eccidio del 24 luglio1944, dove 29 nostri concittadini furono vilmente fucilati per rappresaglia
si svolse in tre fasi:
– la sparatoria in Pratovecchio;
– il rastrellamento;
– la fucilazione.
Se delle ultime due si sa praticamente tutto, della sparatoria di S. Maria si conosce poco o niente.
L’ ANPI ha sempre affermato che la sera del 23, un gruppo di partigiani, pronto ad entrare in azione
venne sorpreso da una pattuglia tedesca e nella sparatoria che ne seguì 7 militari rimasero uccisi.
Alla luce dei documenti visionati e che trovate allegati, è possibile affermare che la ricostruzione
“ANPI” è corretta. E’ inoltre possibile capire l’antefatto che portò la pattuglia tedesca alla casupola,
si evince inoltre che nella nostra zona non agivano solo normali formazioni partigiane ma anche
gruppi “GAP”.
Questi i fatti:
(giorni precedenti il 23 luglio) la collaborazionista dei tedeschi xxxxxx xxxxxxxxx ha una discussione
con la moglie di un “gappista” di Avane e minaccia di rivelare ai tedeschi l’ubicazione della
casupola di Pratovecchio, usuale ritrovo partigiano.
(22/23 luglio) i tedeschi stanno minando ponti, fabbriche e campanili;
(23 luglio sera) un gruppo partigiano si ritova in Pratovecchio, sono pronti ad entrare in azione quella
notte per sabotare i piani tedeschi;
(tarda sera del 23 luglio) su indicazione della xxxxxx xxxxxxxx i tedeschi si recano al casottino di
S. Maria, sorprendono i partigiani in armi e pronti ad entrare in azione e nasce una sparatoria
nella quale sono proprio i tedeschi ad avere la peggio.
Si può quindi affermare che la pattuglia tedesca non scoprì casualmente i partigiani ma si recò in
Pratovecchio a seguito di una “soffiata”.