L’ albero di Piazza Farinata degli Uberti (Piazza dei Leoni)

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Luglio 1615: Venne eretta nella piazza antistante la chiesa di S. Andrea, anche chiamata Piazza del Mercato, una colonna in pietra sul cui capitello alla base era raffigurato un leone che sosteneva lo stemma mediceo ( “Il Marzocco”).
2 Aprile 1799: Dall’entrata in Firenze dei soldati repubblicani francesi, non era passata una settimana, che come previsto venne eretto “l’Albero della Libertà”. Il cipresso piantato nel centro della piazza fu estirpato dal convento dei Cappuccini. Per gli empolesi, fedelissimi al Granduca, l’albero veniva visto come il simbolo della conquista francese. Pochi giorni dopo il cipresso, considerato albero cimiteriale, fu sostituito da un olmo (l’olmo fu scelto per  conciliare l’obbligo napoleonico di avere un albero nel centro delle piazze principali, con la tradizione empolese. Infatti fino alla costruzione della colonna medicea, un olmo esisteva da sempre in Piazza Farinata degli Uberti, tanto che il mercato di Empoli era chiamato “il mercato all’olmo”.
20 Aprile: Viene abbattuta la colonna Medicea e sostituita con un capitello a 4 facce riportante il motto della Repubblica francese. Il tutto era circondato da una cancellata. Venne organizzata una cerimonia per l’erezione dell’albero, la data prevista era il 13 maggio.
4 Maggio: Si sparse la voce (infondata) che le truppe asburgiche di Francesco II stavano entrando in Firenze. Ad Empoli ci furono scene di giubilo: il capitello francese fu distrutto e venne portato in processione lo stemma mediceo. Assistette alla scena un soldato francese di passaggio che torno’ immediatamente a Firenze ed avvisò il suo comandante.
5 Maggio: La festa ad Empoli stava ancora andando avanti; essendo domenica anche molti paesani dei dintorni si erano radunati in città. Nel primo pomeriggio arrivò la notizia che alcuni cavalieri francesi erano in arrivo. Le campane richiamarono più di 1000 empolesi che si radunarono, con armi di fortuna, al Campaccio (piazza della Vittoria) con lo scopo di difenderla. I 60 cavalieri francesi si fermarono a Pontormo. Non essendosi dispersi i rivoltosi del Campaccio, il comandante Pinarr (comandante del plotone francese) chiese rinforzi da Firenze.
6 Maggio: Arrivarono da Firenze 120 cavalieri e 100 fanti francesi. Ristabilita la calma il comandante Espert obbligò gli empolesi a rimettere l’albero in piazza. In data 6 Maggio venne di nuovo sistemato l’albero.
5 Luglio: La Francia stava perdendo la guerra ed i francesi in ritirata abbandonarono anche Empoli. Dopo l’esperienza del 4 maggio gli empolesi non festeggiarono.
6 Luglio: L’arrivo dei militari granducali confermò la liberazione, venne di nuovo abbattuto l’ “albero repubblicano” sostituendolo con lo stemma mediceo.

Madonna del Pozzo

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Anno 1522.

Un incendio distrusse completamente l’ albergo la “Cervia” situato nell’attuale P.zza della Vittoria, appena fuori le mura. La proprietà dell’albergo era della Compagnia di S.Andrea, fondata nel 1340. La distruzione fu completa, rimasero solo cenere e macerie. Miracolosamente venne rinvenuta intatta un immagine della Beata Vergine che era posizionata sopra un pozzo del giardino. I confratelli della Compagnia di S.Andrea decisero di costruire una chiesa sulle macerie dell’albergo, nella quale posizionarono l’effigie della Maria Santissima.
La chiesa si chiamerà da allora “la Madonna del Pozzo”.
L’architetto della cupola e del loggiato esterno fu l’empolese Andrea Bonistalli soprannominato “il Fracassa”. La costruzione fu terminata nel 1621.